Vai al contenuto

A gennaio di quest’anno è stato rilasciato l’Early Access di Palworld su Microsoft Windows, Xbox One, e Xbox Series X/S.

Il gioco, sviluppato dalla giapponese Pocket Pair, era stato annunciato nel 2021 come parodia militare di Pokémon. Una mossa piuttosto inaspettata che ha fatto pensare a una mezza bufala. Per questo non tutti si aspettavano che uscisse davvero, e invece eccolo qui.

Credits Pocket Pair

Palworld è davvero un plagio?

Dal lato estetico e creativo, Palworld è – per usare un eufemismo – ispirato a Pokémon. Il design delle creature (chiamate Pal) è infatti molto molto simile a quello del classico videogame uscito per Nintendo Game Boy alla fine degli anni Novanta. La differenza è data dall’inserimento di armi in un contesto pacifico e buonista come quello di Pokémon.

Ma questa scelta può nascere soltanto come semplice parodia di un altro gioco? La risposta è no. L’inaspettata svolta combattiva è anche un aggancio visivo per spingere i videogiocatori a provare il titolo, una specie di esca commerciale al pari dei giochi mobile che richiamano palesemente le mode del momento.

Nel gameplay, invece, Palworld si dimostra molto diverso da tutti i titoli Pokémon. Il gioco ha sicuramente una componente di “raccolta mostri” (monsters collecting), anch’essi catturati grazie all’utilizzo di sfere, ma poi risulta essere una mescolanza di generi in cui l’elemento survival si dimostra predominante.

Il giocatore dovrà infatti esplorare l’open world delle isole Palpagos, gestendo il proprio livello di fame, raccogliendo materiali e costruendo strumenti e basi. Inoltre, i Pal catturati non supporteranno l’avatar del giocatore solo nei combattimenti (a cui prenderà parte egli stesso), ma fungeranno anche da manodopera negli insediamenti. In definitiva, se non prendiamo in considerazione i canoni estetici, Palworld risulta più simile ad un (Pokémon) Evolved Mod per Ark che ad un videogame Pokémon standard.

Cambierà qualcosa nel mondo Pokémon?

L’affinità con il titolo classico ha sollevato alcune questioni sulla legittimità dell’operazione. The Pokémon Company ha infatti sempre tenuto d’occhio il progetto Palworld e, al lancio dell’early access, ha anche pubblicato una dichiarazione nella quale specificava di non aver mai concesso i diritti sulla sua proprietà intellettuale.

Una minaccia neanche tanto velata nei confronti di Pocket Pair che tuttavia non si è mai tradotta in azione legale. Il motivo? Non ci sono gli estremi veri e propri per una querela per plagio, come ha dovuto ammettere “sottovoce” The Pokémon Company.

C’è poi da considerare un potenziale interessamento di Microsoft. Palword è già su Xbox Game Pass e adesso in rete circolano voci che il colosso fondato da Bill Gates potrebbe decidere di acquisire la stessa Pocket Pair. In fondo, dopo le spese pazze per avere Activision Blizzard, cosa saranno mai 1-2 miliardi di dollari in più da investire?

Anche perché, con una mossa del genere, è molto probabile che il già debole “ammonimento” fatto da The Pokémon Company andrebbe definitivamente in soffitta.

D’altra parte, non si può trascurare il fatto che Palworld ha avuto sùbito un grande successo. Al lancio ha venduto tre milioni di copie in quaranta ore, superando i numeri di Baldur’s Gate 3. Secondo il publisher, il videogame vanta già 19 milioni di giocatori, 7 dei quali su Xbox Game Pass.

A questo punto subentra anche un altro interrogativo. C’è infatti da chiedersi se l’operazione Palworld potrà in qualche modo influenzare lo sviluppo dei futuri titoli Pokémon, sempre più adagiati sugli allori della loro forza e del loro successo. Secondo noi è poco probabile per almeno due ragioni.

Innanzitutto, Pokémon è un franchise da cento milioni di dollari che non solo investe pochissimo nel settore videoludico marginando il possibile (per loro 15 milioni di copie vendute sono da considerarsi un insuccesso) e guadagnando da altro, ma possiede anche una forza tale da rendere molto rischioso qualsiasi ulteriore esperimento sul genere monster collection.

L’altro motivo riguarda le difficoltà che il gioco ha messo in mostra dopo meno di un mese dall’uscita. Nonostante il picco iniziale, adesso Palworld si trova davanti ad una prima e grandissima battuta d’arresto, legata ai bug e lag dell’ultima patch.

Sembra infatti che negli ultimi giorni quasi la metà dei giocatori si sia freezata. Potrebbe essere solo una tempesta passeggera; oppure il rapido crollo potrebbe significare che Palworld è solo una meteora destinata a sparire.

Si ringrazia Nicola Benetton per la consulenza tecnica

Related Posts

None found