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Da Bali (Indonesia) a Iași (Romania). E’ questo il percorso virtuale che il World Esports Championship targato IESF sta per completare.

L’edizione 2023 del Campionato Mondiale di Esports è infatti in programma nella città rumena al confine con la Moldavia dal 24 agosto al 4 settembre. E’ la seconda volta che la kermesse fa tappa in Romania. Nel 2013 il WEC si è svolto a Bucarest e in quella occasione i titoli competitivi sono stati 4: League of Legends, Alliance of Valiant Arms, StarCraft II e Tekken Tag Tournament 2.

Quest’anno sono invece 7, gli stessi utilizzati a Bali nel 2022. E cioè: Dota 2, Tekken 7, eFootball, PUBG MOBILE, Mobile Legends: Bang Bang e CS:GO, quest’ultimo con un torneo maschile e uno femminile. Il montepremi complessivo è di 500.000 dollari.

L’elemento peculiare della kermesse voluta e organizzata dall’International Esports Federation è che al WEC i giocatori partecipano in rappresentanza delle rispettive nazioni, anziché per le società esportive di cui fanno parte. In sostanza, l’intero evento ha il sapore di una mini-olimpiade esportiva.

Per partecipare, gli esporters hanno dovuto superare i classici qualifier regionali. Questi si sono conclusi a metà luglio, per cui abbiamo già il quadro generale dei vari tornei da medaglia.

La competizione maschile di CS:GO inizia con 24 team nazionali divisi in 4 gruppi da 6 ciascuno. Quello femminile ne ha invece 10. I team di Dota 2 sono 16 e anche in questo caso il torneo inizia con un Round Robin da 4 team per 4 gironi.

Le nazioni rappresentate nel torneo di eFootball sono ben 126. Tra queste c’è l’Italia che manda a Iași Christian “GOAT_DIAMOND7” Giordano. In gara ci sono anche pezzi da 90 dell’e-calcio prodotto da Konami: il polacco Mikolaj “Ostrubuch” Zietek, il turco Arda “Yildiz“, lo spagnolo Miguele “Mestre” Oltra, il tedesco Omer Hasan “Mednasah” Demirci e il serbo Marko “Roksa” Roksic, giusto per citare i più famosi.

105 sono invece i giocatori di Tekken 7. C’è anche un italiano, Sebastiano “Evil46” Pezzile, che avrà sulle spalle il compito di difendere il secondo posto conquistato lo scorso anno da Daniele Madonia. L’azzurro dovrà fare attenzione soprattutto al Pakistano Atif Butt e ai rappresentati del Far East.

16 squadre da 5 giocatori ciascuno partecipano al torneo di MLBB e altrettante (da 4 players) a quello di PUBG Mobile.

BALI, INDONESIA: World Esports Championship 2022 (Photo by Johannes P. Christo/Anadolu Agency via Getty Images)

Giunto alla 15ma edizione, il WEC ha esordito nel 2009 con un appuntamento dimostrativo (IESF Challenge) proseguito nel 2010 (IESF Grand Final).

L’International Esports Federation nel 2011 ha inaugurato ad Andong (Corea del Sud) il suo primo vero World Championship. In quella occasione si sono svolti solo due eventi, uno di Starcraft II e uno di FIFA, ma da allora il programma si è ampliato molto, così come è cresciuto il seguito degli appassionati a testimonianza della bontà del progetto.

Certo, i numeri sono ancora molto lontani da quelli dei principali eventi internazionali di eSports (Worlds, EVO, The International, FIFAe e via dicendo). Lo scorso anno, CS:GO, eFootball, Tekken, Dota 2 e PUBG MOBILE messi assieme hanno totalizzato soltanto 102.000 views. I peggiori sono stati i tornei di Tekken e CS:GO con picchi rispettivamente di 3.000 e 5.700 spettatori. L’unica a salvarsi in termini di audience è stato MLBB con un picco di 670mila spettatori. Va detto che il MOBA di Moonton/ByteDance è molto diffuso nell’area del Far East/Pacifico, in particolare in Indonesia dove si è svolto il WEC. (fonte dati escharts.com)

L’attrattore principale quest’anno potrebbe essere il torneo di eFootball, un gioco con un forte seguito nell’area balcanica e più in generale a livello europeo. Staremo a vedere se il WEC 2023 supererà le precedenti edizioni.

Immagine di testa credits Getty Images