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Le festività natalizie sono l’occasione migliore per riunire parenti e amici attorno allo stesso tavolo. Non solo per mangiare, ma anche per giocare.

Nelle lunghe giornate “sotto l’albero”, la convivialità creato da cibo e bevande si sposa alla perfezione con qualche gioco. Ci sono le carte, i giochi da tavoliere (scacchi, backgammon etc), la tombola e i cosiddetti boardgame o giochi di società.

Questi ultimi sono un ottimo modo per coinvolgere e intrattenere un numero di giocatori che normalmente è superiore a due. Il nome ne evidenzia l’aspetto socializzante, ma attenzione: senza un pizzico di competitività e di sana discussione post-partita non sono veri giochi di società!

Ma quali sono i boardgame più famosi e gettonati durante le feste?

Una partita di Coloni di Catan (credits justnerd.it)

MONOPOLY

Il gioco di società più famoso e diffuso nel mondo è senza dubbio il Monopoly. Sembra che derivi da un gioco inventato nel 1903 da Elizabeth Phillips, chiamato The Landlord’s Game. Monopoly è invece quello brevettato da Charles B. Darrow: un ingegnere disoccupato che nel 1934 pubblicò da solo il boardgame, dopo che l’editore Parker Brothers lo aveva respinto. Le 5000 copie andarono “sold out” in pochissimo tempo e così Parker Brothers nel 1935 decise di acquistarlo.

In Italia Monopoly è diventato Monopoli nel 1936, nel pieno del regime fascista che lo ha italianizzato completamente, toponimi compresi. Oltre alla versione italiana, Monopoly è stato tradotto in 47 lingue diverse e venduto in 114 paesi del mondo.

Dal 2009 Monopoli è di proprietà Hasbro, il colosso americano che possiede anche il famoso gioco di carte collezionabili Magic: The Gathering. Secondo i dati forniti da Hasbro, quasi un miliardo di persone nel mondo ha giocato almeno una volta a Monopoly e le copie vendute finora sono poco meno di 300 milioni.

Il Monopoli italico (credits occhionotizie.it)

RISIKO!

Tra i giochi più amati c’è RisiKo!. Anche se la storia di questo boardgame è più giovane rispetto a quella di Monopoly, la sua diffusione è altrettanto globale. Lo ha inventato nel 1957 il regista francese Albert Lamorisse (Palma d’Oro a Cannes nel 1957 con Il Palloncino Rosso) con il nome di La conquête du monde (La conquista del mondo). Dopo l’acquisizione da parte di Parker Brothers il gioco ha preso il nome di Risk e da lì si è diffuso in tutto il mondo.

In Italia è arrivato nel 1968, con il nome dell’edizione tedesca Risiko e per opera di Giochiclub Milano. Nel 1977 è stato rilevato da Editrice Giochi che a sua volta, nel 2016, ha ceduto tutti i propri titoli a Spin Master. La ditta canadese ha uniformato regole e denominazione con il brand RisiKo!.

In tutte le sue varie forme, il boardgame dei mini carri armati in plastica ha venduto oltre 100 milioni di copie (dato al 2018).

SCARABEO

Per chi al successo negli affari (Monopoly) e alla conquista del mondo (RisiKo!) preferisce le parole, c’è Scarabeo. Il nome è quello della versione italiana di Scrabble, gioco inventato nel 1938 dall’americano Alfred Mosher Butts e pubblicato da James Brunot. Scarabeo differisce da Scrabble non solo per il nome ma anche per alcune regole, tessere e plancia di gioco. Ma la sostanza rimane la stessa: creare con le tessere-lettere a disposizione le parole che consentono di guadagnare più punti.

Scarabeo è stato pubblicato nel nostro Paese da Aldo Pasetti alla fine degli anni ’50 e poi è stato rilevato da Editrice Giochi. Scrabble e Scarabeo insieme vantano 150 milioni di copie vendute fino al 2017.

Per gli appassionati di giochi con le parole, consigliamo anche il più recente Taboo (1989). Si gioca in due gruppi di persone. Lo scopo di ogni squadra è indovinare le parola misteriosa che solo il suggeritore conosce. Quest’ultimo deve però evitare di usare le cinque parole tabù indicate nella carta a lui/lei riservata. Il divertimento è garantito!

La versione di Scarabeo di Editrice Giochi (credits Roma.com)

TRIVIAL PURSUIT

Rimaniamo nell’ambito della cultura generale con Trivial Pursuit, il gioco di domande e risposte su temi diversi. Ad inventarlo sono stati nel 1979 i giornalisti canadesi Chris Haney e Scott Abbott, mentre erano immersi proprio in una sfida di Scrabble.

Il gioco è simile ai quiz televisivi molto in voga negli anni ’80. Alla partita possono partecipare singoli concorrenti o squadre: l’obiettivoo è riuscire ad accumulare una risposta esatta per ogni categoria e poi rispondere correttamente al domandone finale.

Nel 1983 Haney e Abbott diedero la licenza agli editori Hasbro e Horn Abbot che nel giro di un paio d’anni fecero decollare il gioco. Alla fine del 1984 di Trivial Pursuit erano già state aquistate 20 milioni di scatole. 

Nel corso del tempo Trivial Pursuit ha raggiunto 26 nazioni diverse, per un totale che supera i 100 milioni di copie vendute. E’ stato tradotto in almeno 17 lingue

Si dice – ma non è confermato – che i due ideatori abbiano incassato 80 milioni di dollari grazie ai diritti. Purtroppo, Chris Haney ha beneficiato parzialmente del grande successo di Trivial Pursuit: è deceduto nel giugno del 2010, a soli 56 anni.

Trivial Pursuit (credits Player.it)

CLUEDO

Con Cluedo si cambia genere. Si entra nel mondo dell’investigazione e delle atmosfere tipiche dei “gialli”. Giocano un massimo di sei persone che impersonano altrettanti potenziali autori di un delitto. Lo scopo è venire scagionati scoprendo chi è l’unico vero colpevole.

Cluedo è nato nel 1948 da un’idea di Anthony E. Pratt, assistente di un avvocato di Birmingham (UK). La prima edizione è del 1949 e l’ha realizzata il publisher inglese Waddington Games. Oggi è di proprietà della Hasbro. Finora ne sono state vendute 150 milioni di unità.

1957 – Una partita in famiglia con Cluedo (Photo by Popperfoto via Getty Images/Getty Images)

PICTIONARY e INDOMIMANDO

Pictionary e Indomimando sono giochi ad alta socializzazione. Come in Taboo, un giocatore deve suggerire al proprio team una parola, una frase, un titolo famoso (di un film, di un libro…) che solo lui conosce. Nel caso di Pictionary deve farlo disegnando i suggerimenti; con Indomimando deve improvvisarsi mimo.

Pictionary è nato nel 1985 grazie al canadese Robert Angel (sarà forse il freddo la ragione di tanta creatività “sotto l’acero?”). Secondo lo stesso autore, fino al 2017 le copie vendute del gioco sarebbero arrivate a 10 milioni. Entrambi i giochi sono distribuiti da Hasbro.

COLONI DI CATAN

In ordine di tempo è il più giovane rispetto a quelli fino a qui presentati. Il creatore è Klaus Teuber che nel 1995 lo ha pubblicato in Germania. In brevissimo tempo è arrivato un po’ ovunque nel mondo. Nonostante un’età ancora giovane, nel corso degli anni è stato tradotto in oltre trenta lingue e ha venduto quasi 30 milioni di copie.

Ci sono varie espansioni, ma in linea di massima si gioca con un massimo di 6 persone. La ricetta del successo di Coloni di Catan è un mix di strategia, contrattazione, un pizzico di calcolo e una buona manciata di fortuna! Il tutto condito da un bel design e pezzi in legno che invitano ad essere manipolati.

E’ un po’ più complesso degli altri giochi, ma anche con Coloni di Catan passerete di sicuro un Natale all’insegna dell’intrattenimento ludico!

Fonti di riferimento: Mental Floss via metallirari.com