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Hellblade: Senua’s Sacrifice è un videogioco sviluppato e pubblicato da Ninja Theory inizialmente per PlayStation 4 e Microsoft (8 agosto 2017). Nell’aprile del 2018 è uscita la versione per Xbox One (11 aprile 2018), seguita da quelle per Nintendo Switch (11 aprile 2019) e per Xbox Series X/S (9 Agosto 2021).

TIPOLOGIA DI VIDEOGAME

Hellblade: Senua’s Sacrifice è una fiaba dark, piena di sospensione dell’incredulità e punti poco chiari, che mira principalmente a far vivere un’esperienza.

E’ un titolo tanto semplice quanto complesso. Non vuole essere un action né un puzzle game né tantomeno un horror, per quanto presenti tutti gli elementi tipici di questi generi. Hellblade è piuttosto un mix di generi – forse più riuscito nelle intenzioni che nella pratica – il cui obiettivo è coinvolgere il giocatore stesso in un viaggio narrativo al fianco di Senua, la protagonista.

Il gioco punta a raccontare il mondo delle psicosi e delle malattie mentali. Non a caso, infatti, Ninja Theory ha collaborato con un team di medici e di pazienti per riuscire a rappresentare questi disturbi nel modo più realistico possibile.

Questi temi, di solito estranei al mondo videoludico, sono portati sullo schermo in modo realistico e lontano dal buonismo che trasforma un personaggio disturbato in un personaggio edgy e accattivante, sebbene l’ambientazione norrena e tendenzialmente fantasy smorzino un po’ la crudezza del tema.

GAMEPLAY

Hellblade appartiene alla categoria dei videogiochi su binari in terza persona. Il giocatore controlla la guerriera norrena Senua e deve principalmente svolgere tre attività: esplorazione, risoluzione di enigmi e combattimento.

L’esplorazione, per quanto contenuta viste le dimensioni ristrette delle mappe, è una gioia per gli occhi. Gli ambienti di gioco sono variegati, curati e belli da vedere, anche se l’interazione con l’ambiente è ridotta all’osso se non quasi assente.

Gli enigmi sono interessanti e ben posizionati all’interno delle mappe, ma dopo un po’ tendono a risultare ripetitivi.

Il combattimento, criticato da molti per la scarsa quantità di tipologie di avversari e di mosse a disposizione di Senua, pad alla mano è decisamente piacevole. E’ vero, le tipologie di nemici sono poche, così come sono limitati gli attacchi a disposizione della protagonista (potente, veloce e calcio). Tuttavia, soprattutto grazie alle parate, l’azione rimane abbastanza realistica e non annoia. La vera chicca del combat system di questo titolo sta nelle voci che tormentano la protagonista. Queste, sempre presenti nel corso dell’avventura, durante il combattimento avvisano Senua dei colpi in arrivo quando il nemico risulta fuori dall’inquadratura, a causa della telecamera molto stretta sulla protagonista.

Altra meccanica di cui viene avvisato il giocatore all’inizio dell’avventura è il permadeath. Il braccio di Senua viene infettato da una sorta di marciume nero che ad ogni sconfitta si espande. Una volta raggiunta la testa, la protagonista muore, i salvataggi spariscono e bisogna ricominciare il gioco dall’inizio. In realtà, si tratta di una meccanica fasulla. ll giocatore scopre che non c’è morte permanente in Hellblade, ma l’avviso serve per calarlo in uno stato di tensione analogo alle paranoie della protagonista.

COMPARTO TECNICO

Tecnicamente parlando, Hellblade: Senua’s Sacrifice è tanto bello quanto pieno di difetti. L’ambiente è splendido ma l’interazione con esso è completamente assente, se non nei casi in cui è scriptata. Non c’è attenzione alla fisica naturale e alcuni dettagli sono completamente ignorati, come ad esempio le impronte della protagonista sulla sabbia.

Le animazioni sono molto belle e molto fluide. In particolare le animazioni facciali di Senua, ancora oggi tra le migliori viste in un videogioco. Il problema è che sono limitate alla protagonista. Gli altri personaggi sono infatti portati sullo schermo in full motion video: sono cioè degli attori filmati senza alcuna trasposizione in computer grafica, semplicemente mascherati grazie all’utilizzo di filtri.

ACCOGLIENZA

Il gioco ha ricevuto un’accoglienza generalmente positiva sia dalla critica che dal pubblico, se non per alcuni glitch e bug presenti al lancio in grado di penalizzare alcuni aspetti dell’esperienza di gioco. Va però sottolineato che una parte dell’utenza ha puntato il dito sulla poca varietà di nemici e sulla ripetitività degli enigmi. E con ragione, nonostante le intenzioni dello sviluppatore di far rientrare anche queste meccaniche nel tema della psicosi. Alla fine dei conti, Hellblade: Senua’s Sacrifice risulta un gioco piacevole, anche se non eccelle in nulla se non nella sua estetica.

Il titolo ha influenzato i successivi lavori di Ninja Theory. Fra questi, c’è anche il secondo capitolo di Hellblade, annunciato durante i Game Awards 2019 come esclusiva Xbox Series X ma di cui ancora non è stata fissata la data d’uscita.