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Ci sono voluti quasi 5 anni, ma finalmente The Old World è diventato realtà.

Era infatti l’inizio del 2019 quando Games Workshop ha annunciato per la prima volta il progetto di un nuovo wargame tridimensionale in continuità con il defunto – ma mai dimenticato dai giocatori – Warhammer Fantasy Battle. The Old World è infatti proprio questo: un sequel di WHFB in termini di gameplay e un suo prequel per quanto concerne l’ambientazione.

Poi c’è stato il biennio pandemico che certamente ha rallentato lo sviluppo del gioco, il quale adesso è pronto per fare la sua comparsa nei migliori negozi di giochi. La data ufficiale di uscita è il 20 gennaio 2024, ma già nel giorno dell’Epifania (6 gennaio) sarà possibile effettuare il pre-ordine!

Ma cosa potranno acquistare gli appassionati?

Contrariamente a quanto fatto con le ultime 5 edizioni di WHFB (dalla 4a all’8a), Games Workshop ha scelto di duplicare gli starter set, cioè le scatole che contengono i materiali per il gioco. Anziché presentare unità di due eserciti diversi nello stesso starter, adesso i giocatori possono scegliere tra quello dedicato al Kingdom of Bretonnia e quello dei Tomb Kings of Khemri. Nulla però vieta di acquistarli entrambi!

La scelta operata dall’azienda di Nottingham potrebbe far storcere il naso a qualcuno. Al tempo stesso, bisogna ammettere che la quantità di miniature disponibili per ogni starter (76 nel caso dei bretonniani, 93 per gli ossuti Re dei Sepolcri) consente da subito di giocare partite di medie dimensioni, cosa che invece non accadeva in passato. Inoltre, lo split favorisce i veterani che nelle loro collezioni potrebbero già possedere una delle due razze, ma magari non l’altra.

Negli starter set ci sono inoltre gli strumenti necessari per giocare. Un paio di misuratori, sagome per “effetti”, un po’ di dadi, qualche adesivo (solo per Bretonnia) e soprattutto il regolamento.

Quest’ultimo intimidisce un po’ con le sue 352 pagine. Forse non sarebbe stato male averne una versione più “leggera” o magari un gioco con meno regole… Tuttavia, il “tomo” è in continuità con le edizioni passate di Warhammer Fantasy ed era quindi prevedibile che anche TOW lo avrebbe avuto di pari dimensioni.

Mancano invece i libri specifici degli eserciti che vanno acquistati separatamente. In questo caso, GW ha avuto l’ottima idea di pubblicarne solo due: quello delle Forces of Fantasy, cioè del “Bene” (Nani, Bretonnia, Impero degli uomini, Elfi Alti ed Elfi Silvani), e quello delle Ravening Hordes che rappresentano il “Male” (Orchi e Goblin, Guerrieri del Caos, Uominibestia e Re dei Sepolcri).

Veniamo ai prezzi. Sul sito non sono ancora presenti, ma il canale YouTube Tabletop Skirmish Games è riuscito in qualche modo a scoprirli. Ve li proponiamo: nei Paesi della Comunità Europea, la scatola di Bretonnia costa €206, quella di Khemri è in vendita a 230.

Poi ci sono i libri, tutti acquistabili anche senza starter set. Il regolamento costa €55, i libri delle fazioni 40 ciascuno, mentre gli Arcane Journal (volumetti tematici ma non indispensabili per il gioco) di Bretonnia e dei Tomb Kings si acquistano a 21 euro l’uno. Per i prezzi delle singole miniature e delle basette, il rimando è al sito ufficiale di Games Workshop.

A proposito di basette, sembra ormai chiaro (lo si intuisce anche dalle foto) che quelle utilizzate in TOW saranno un po’ più grandi rispetto al passato. E’ pressoché sicuro l’impiego della basetta 25x25mm per la fanteria “normale”, mentre alcuni modelli di cavalleria potrebbero finire su 30x60mm.

Se l’uscita del gioco dovesse confermare le modifiche all’imbasettamento, i giocatori che già possiedono uno o più eserciti del vecchio Warhammer potrebbero avere qualche problema. Cambiare le basette alle miniature è infatti un lavoro abbastanza delicato e lungo, soprattutto per eserciti che schierano molti pezzi. Sembra però probabile il ritorno degli ottimi set di elementi modulari di Games Workshop con i quali adattare le vecchie miniature alle nuove basette, pur con qualche limite estetico e a un costo un po’ elevato.

Infine, nelle ultime tre settimane l’azienda ha rilasciato altre informazioni sulle meccaniche del gioco, concentrandosi sui test di psicologia, sugli incantesimi, sulle regole speciali e infine sulla costruzione delle armate. In linea di massima, TOW rimane in linea con Warhammer, soprattutto con l’ottava edizione del vecchio gioco. Qualcosa di nuovo però c’è e riguarda principalmente la magia.

Era già stato annunciato nei primi post apparsi su Warhammer Community: la magia è il vero grande cambiamento rispetto a WHFB. The Old World, infatti, ne semplifica la meccanica rendendola al tempo stesso più strategica.

Per lanciare una magia è sufficiente tirare 2d6, aggiungere il livello del mago (1-4) e confrontare il risultato con il punteggio richiesto dall’incantesimo stesso: se è uguale o superiore, l’azione va in porto. Ma l’incantesimo può sempre essere disperso tirando 2d6+livello del mago che difende: se il risultato supera quello di chi lancia, la magia non ha effetto.

TOW elimina quindi i vecchi “pool” di dadi da usare in un’unica fase magica, anche perché nel nuovo gioco la magia può essere utilizzata in momenti diversi. L’importante è tenere presente che sia il lancio che la dispersione hanno un raggio specifico di azione e sono pertanto vincolati a distanze specifiche. La chiave strategica diventa quindi il corretto posizionamento dei maghi durante la fase di movimento.

Detto questo, ora la palla passa al mercato e alla risposta che gli appassionati di wargame 3D daranno all’uscita di The Old World. Stay tuned!

Immagini utilizzate nel testo credits Games Workshop