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Prenderà il via martedì l’edizione numero 75 del Tour de Romandie, corsa a tappe che lo scorso anno è stata vinta da Geraint Thomas, britannico della Ineos Grenadiers, davanti a Fausto Masnada (Deceuninck Quick-Step) e Richie Porte (Ineos Grenadiers). Nel 2021 la classifica a punti andò a Sonny Colbrelli, che si impose nella seconda tappe che come tutti sappiamo purtroppo quest’anno non potrà essere al via.

Il prologo del Tour de Romandie scatterà e arriverà a Losanna. 5,12 chilometri su un percorso piatto e nel quale la faranno da padroni gli specialisti nelle corse contro il tempo: la prima maglia gialla di leader della classifica generale andrà sulle spalle di uno di loro.

La prima tappa andrà in scena mercoledì: porterà da La Grande Béroche a Romont, sulla distanza di 178 chilometri.

Dopo un inizio di tappa relativamente pianeggiante, la strada salirà a partire dal trentesimo chilometro. Il gruppo dovrà quindi affrontare due volte il circuito finale di 46 km: un percorso collinare e faticoso che potrebbe già dare qualche scossone alla classifica.

La seconda tappa, in programma giovedì, sarà la Echallens-Echallens (168,2 km).  2.500 metri di dislivello in questa frazione che dovrebbe favorire un arrivo in gruppo. Superata la collina di La Praz (6,7 km al 4,64%) a metà tracciato, il percorso dovrebbe essere adatto ai migliori velocisti del plotone.

La Valbroye-Valbroye (165,1 km) di venerdì presenterà cinque salite di terza categoria: non sono ripide e non dovrebbero creare troppi problemi. Anche in questo caso non è da escludere ci possa essere un arrivo a ranghi compatti per decretare il vincitore.

La quarta frazione, la Aigle-Zinal di 180,1 km, è considerata la tappa regina del Tour de Romandie del 2022. Dopo i primi 50 chilometri completamente pianeggianti, i corridori dovranno affrontare cinque salite di prima categoria e una di seconda. I favoriti per la classifica generale, soprattutto sul Col Les Pontis (km 7,30 al 7,53%) e sul Grimentz (km 6,20 al 7,11%), dovranno mettere le cose in chiaro e dimostrare di che pasta sono fatti.

La cronometro che porterà dal Centro Mondiale di Ciclismo di Aigle a Villars (15,84 km la distanza tra il punto di partenza e quello di arrivo) si correrà sul medesimo percorso di quattro anni fa, quando si impose Egan Bernal, fatta eccezione per i primi 5 chilometri di pianura che sono stati aggiunti nel 2022. Durante la corsa contro il tempo che domenica primo maggio chiuderà il Tour de Romandie i corridori ancora in lizza dovranno percorrere dieci chilometri con una pendenza media superiore al 7% tra Ollon e Villars.

Tra i favoriti per la vittoria finale si possono senza dubbio annoverare il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che venerdì si è imposto nell’ultima tappa del Tour of the Alps vinto dal connazionale Bardet, e il gallese Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), che farà il possibile per confermare il titolo brillantemente conquistato nel 2021. Non si può dimenticare anche il talentuoso svizzero della UAE Emirates Marc Hirschi e va fatta molta attenzione a Damiano Caruso della Bahrain-Victorious.

Priva dei super-big, la Quick-Step Alpha Vinyl punterà anche sull’italiano Mattia Cattaneo per fare bella figura sulle strade elvetiche.