Vai al contenuto

Il Tour de France del 2024 parlerà molto italiano.

Di più, la Grande Partenza (le “Grand Départ”) sarà proprio nel nostro Paese. A Firenze per la precisione, con tre tappe che apriranno la Grande Boucle in pieno territorio italiano e non come in passato sfiorando solo le Alpi per qualche chilometro.

Saranno tre frazioni di lusso, un omaggio a tre grandi campioni del nostro ciclismo come Gino Bartali, Marco Pantani e Fausto Coppi.

Tour de France 2024, un mini Giro d’Italia

Da Firenze a Torino, da Bartali a Coppi (che non era proprio di Torino, ma insomma piemontese di Castellania, borgo che oggi porta anche il suo nome) passando per Cesenatico e quindi la città sinonimo di Marco Pantani.

Nomi di caratura internazionale, insieme questi tre campionissimi hanno vinto cinque volte il Tour: due a testa per Bartali e Coppi, uno Pantani nel 1998, ultimo anno in cui un ciclista sia stato in grado di conquistare sia la Grande Boucle che il Giro d’Italia.

Si comincerà quindi il 29 giugno con la Firenze-Rimini, una tappa che si preannuncia decisamente interessante a prescindere da chi parteciperà tra un anno alla corsa: passaggio attraverso gli Appennini al Valico dei Tre Faggi nel Casentinese, da dove si entrerà in Emilia-Romagna.

Frazione dura con quasi 4mila chilometri di dislivello con arrivo in piano, a Rimini, non prima di aver scollinato anche a San Marino. Facile che possa arrivare in fondo una fuga anche con tanti corridori. Comunque si sono viste prime tappe del Tour de France più tranquille.

La seconda tappa da Cesenatico a Bologna si prospetta altrettanto interessante, con 200 chilometri non privi di trappole. Partenza dalla città di Pantani, a vent’anni dalla sua morte, e risalita entrando dal ravennate e dall’imolese, con infine doppio circuito cittadino a Bologna.

Nel passaggio a Imola occhio alla salita di Gallisterna (1,2 chilometri al 12,8% di pendenza media), dove Julian Alaphilippe di fatto vinse il titolo mondiale nel 2020 con un attacco dei suoi, lasciandosi alle spalle Van Aert, Hirschi, Kwiatkowski, Fuglsang e Roglic, per poi trionfare nel circuito “Enzo e Dino Ferrari”.

Una volta a Bologna (si entrerà da Casalecchio di Reno) un ulteriore momento decisivo potrebbe essere la doppia ascesa al Colle di San Luca, che però è posizionata a 12 chilometri dal traguardo nel centro della città. Anche qua, comunque, come nell’arrivo a Rimini, la fuga rischia di arrivare fino in fondo se gestita bene.

Ultima delle tre tappe totalmente italiane del Tour de France 2024 sarà la Piacenza-Torino. Percorso quasi da Classica per questa frazione, che omaggerà Fausto Coppi soprattutto transitando da Tortona, città del “Campionissimo” oltre che di Costante Girardengo.

Diciamo da Classica non a caso perché per alcuni tratti i corridori ricalcheranno il disegno della Milano-Sanremo, tra Stradella e Voghera. Poi naturalmente niente svolta verso il Turchino e la Liguria, bensì risalita verso lo spettacolare scenario del Monferrato e delle Langhe, con passaggi a Barbaresco e Alba.

Finale a Torino dopo ben 225 chilometri con possibile volata nel centro della città. Nessuna difficoltà altimetrica, l’unica casomai è mantenere la gamba su un percorso così lungo già alla terza tappa del Tour de France 2024. Sprinter comunque già con le orecchie drizzate in vista della frazione dell’1 luglio.

Tre tappe che si preannunciano interessanti e ricche di spunti, in una Grande Boucle del prossimo anno speciale a prescindere, non solo per la partenza “made in Italy”.

Visto infatti che Parigi ospiterà le Olimpiadi, in agosto, l’arrivo non sarà sui Campi Elisi come al solito (sempre successo tranne nelle prime due edizioni del Tour de France, nel 1903 e nel 1904), ma a Nizza. E addirittura non con una tappa in linea, ma con una cronometro di 35 chilometri con partenza da Montecarlo, che potrebbe addirittura rivoluzionare la classifica generale.

Un’edizione quindi da ricordare, per noi italiani ancora di più.