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Come sembrava chiaro a tutti ormai da qualche giorno Tadej Pogacar è andato fino in fondo e ha vinto la Tirreno-Adriatico, classica competizione di inizio stagione dalla grandissima tradizione: quella che si è conclusa è stata l’edizione numero 57.

Dopo avere dominato nella sesta tappa di sabato, vinta in solitaria, lo sloveno ha chiuso senza grandi problemi la prova di domenica. A San Benedetto del Tronto, in un’ultima giornata che come ben si sapeva era adatta ai velocisti, dopo 159 chilometri è stato Phil Bauhaus, portacolori della Bahrain-Victorious, a tagliare il traguardo per primo nella frazione che è iniziata e che si è conclusa nella città marchigiana: il ventisettenne tedesco lo ha fatto precedendo Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech) e Kaden Groves (Team BikeExchange-Jayco).

Nella classifica generale Pogacar ha lasciato a 1’52” Jonas Vingegaard, venticinquenne danese in forza alla Jumbo Visma, mentre al terzo posto si è piazzato l’esperto corridore spagnolo Mikel Landa (Bahrain Victorious), distanziato di 2’33” dal trionfatore.

La maglia verde del leader del Gran Premio della Montagna è finita sulle spalle di Quinn Simmons (Trek-Segafredo): è stata la prima volta per un corridore proveniente dagli Stati Uniti.

Per il secondo anno di fila, quindi, Pogacar si è portato a casa l’iconico tridente, il trofeo destinato al vincitore della Corsa dei Due Mari. Mentre Landa ha confermato il terzo posto di dodici mesi fa, l’unico cambio sul podio è stato caratterizzato dall’inserimento nei magnifici tre del danese, che ha rimpiazzato il suo compagno di squadra Wout Van Aert. 

Quale tra le mie due vittorie alla Tirreno-Adriatico è stata la migliore – ha raccontato lo slavo –? Non saprei scegliere: sono entrambe bellissime e si sono concretizzate dopo un lavoro straordinario da parte di tutti nel mio team. La mia condizione è molto simile a quella di un anno fa e non è lontana da quella che ho esibito allo scorso Tour de France. Non mi metto pressione addosso, però è chiaro che mi piace andare alle corse per vincere come squadra. Ci presenteremo alla Milano-Sanremo competitivi ma sarà molto difficile farcela. Non ho abbastanza dita per contare i favoriti quindi preferisco non fare nomi“.

Solamente il leggendario belga Roger De Vlaeminck, che ha vinto la Corsa dei Due Mari per sei volte di fila dal 1972 al 1977, ha ottenuto più successi in classifica generale di Tadej Pogacar, che adesso è a quota due con assi delle due ruote di casa nostra quali Francesco Moser, Giuseppe Saronni e Vincenzo Nibali, ma anche Rolf Sorensen, Tony Rominger e Nairo Quintana.

Sono molto felice di avere conquistato il secondo posto in questa grande corsa – le parole di un più che soddisfatto Vingegaard -. Sono orgoglioso delle mie prestazioni in questa settimana fatta eccezione per la cronometro d’apertura anche se alla fine dei conti non ha influito sulla classifica generale. Sarei comunque stato secondo anche con una prova migliore contro il tempo. Qui ero il capitano del team Jumbo Visma e arrivando secondo alle spalle di uno del calibro di Tadej ho dimostrato di saper reggere la pressione“.