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Il tanto atteso momento è arrivato.

La corsa a tappe più prestigiosa del pianeta prende finalmente il via. Comincia da Copenaghen, la capitale della Danimarca, un Tour de France che promette grande spettacolo e che vedrà darsi battaglia i principali interpreti delle due ruote, fatta qualche eccezione dovuta a problemi fisici o legata al Covid-19, al quale tutti guardano con grande preoccupazione.

La Grand Boucle terminerà domenica 24 luglio a Parigi. 21 le tappe che vedranno protagonisti 22 squadre e 176 corridori: Tadej Pogacar, che si presenterà al via con il dorsale più prestigioso, è il favorito numero 1 e sarebbe difficile pensare il contrario visto quanto lo sloveno è riuscito a fare nelle ultime edizioni.

Sarà il centro di Copenaghen a fare da teatro alla cronometro di 13,2 chilometri che venerdì inaugura il Tour 2022.

I partecipanti prenderanno il via da Nørre Voldgade per poi dare tutto quello che hanno: l’unico rilevamento cronometrico intermedio è collocato davanti alla chiesa di San Giacomo, sulla Østerbrogade, dopo 6,6 chilometri, mentre la linea del traguardo è stata piazzata di fronte ai Giardini di Tivoli, celebre parco divertimenti.

Inutile girarci intorno, tanto più che lo stesso Filippo Ganna si è più volte esposto, ammettendo di sognare la maglia gialla: il portacolori della INEOS Grenadiers è il favorito numero uno di questa prima corsa contro il tempo della Grande Boucle 2022.  

Si tratta di un appuntamento con la storia per il fuoriclasse piemontese, che in passato ha anche portato la maglia rosa e che, come sappiamo, ha rinunciato a partecipare al Giro d’Italia di quest’anno: una scelta per certi versi dolorosa ma necessaria per prepararsi nella maniera più adeguata al Tour de France.

Naturalmente Ganna venerdì non sarà il solo a proiettarsi verso la maglia gialla, un simbolo che tutti i corridori si augurano di potere indossare almeno per un giorno nella loro carriera.

Top Ganna dovrà fare attenzione in modo particolare a Wout van Aert (Jumbo-Visma) che, seppur non in condizioni fisiche ottimali, ha classe e caparbietà sufficienti per potere dire la propria anche contro il cronometro. Altri nomi che vengono in mente sono quelli di Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), di Stefan Küng (Groupama-FDJ) e Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), gente che quando è in giornata può davvero tirare fuori il classico coniglio dal cilindro.

Detto che Tadej Pogacar potrebbe cercare di dare subito un primo segnale e che le condizioni climatiche potrebbero sparigliare le carte non bisogna sottovalutare la spinta in più che il pubblico di casa potrebbe dare ai loro connazionali in gara: Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Kasper Asgreeen (QuickStep-Alpha Vinyl) e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) sono i più indicati per potersi collocare nelle posizioni che contano ma non va sottovalutato neppure Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), a cui il talento non manca di sicuro.

Insieme con Ganna ci sono anche altri italiani, naturalmente, a potere rendere la vita difficile a tutti già dalla cronometro di venerdì: in particolare, tra questi, ci sentiamo di citare Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e Mattia Cattaneo (QuickStep-Alpha Vinyl).