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Alejandro Valverde si è meritato quasi tutti i titoli dei giornali dell’undicesima tappa di LaVuelta.

Il ciclista murciano ha fatto un vero e proprio bagno di folla nella sua terra, all’inizio di una frazione scattata dagli impianti ElPozo di Murcia.

Anche altri ciclisti della zona come Luisle, Rubén Fernández o José Joaquín Rojas sono stati applauditi come ovvio, ma la stragrande maggioranza dei riflettori è stata puntata su un “Bala” che ha gareggiato per l’ultima volta in casa.

Tutto quello che sto vivendo è emozionante. Vorrei lasciare con una vittoria di tappa, ma la cosa più importante è aiutare Enric Mas, che è in un’ottima situazione nella classifica generale“, ha detto ai microfoni di Marca prima che il nastro venisse tagliato.

C’è stata però una brutta notizia, oltre a quella per cui altri ciclisti non sono partiti a causa del Covid: in particolare gli ultimi a dover alzare bandiera bianca sono stati Yates, Sivakov, Carretero, Adrià e Miquel.

Il conto in questo senso è già troppo alto. Julian Alaphilippe è caduto a 65 km dal traguardo. Il francese, che stava facendo un ottimo lavoro per Remco Evenepoel in questa Vuelta a España, è dovuto salire sull’ambulanza, dolorante alla mano e alla spalla. Il gruppo, per un motivo o per l’altro, continua quindi a perdere pezzi e probabilmente arriverà a Madrid l’11 settembre con meno di cento corridori.

Il campione del mondo è stato trasferito in un ospedale di Almería, dove gli esami medici hanno rivelato l’entità della lesione e le radiografie hanno confermato l’assenza di frattura. Giovedì pomeriggio Julian si recherà in Belgio, dove sarà sottoposto ad ulteriori esami all’ospedale Herentals per escludere altri possibili danni.

Al momento i tempi di guarigione non sono stati stabiliti. Si tratta di una perdita importante per la Quick Step, in quanto Alaphilippe è stato fondamentale quando ha lavorato per Evenepoel nelle tappe di montagna. Era infatti l’uomo incaricato di fare la selezione per la successiva fase del suo leader. Con questo incidente, la presenza della doppia maglia iridata ai Mondiali del 25 settembre a Wollongong (Australia) potrebbe complicarsi.

Tornando alla cronaca della tappa di ieri, Vojtech Repa (Kern Pharma Team), Joan Bou (Euskaltel-Euskadi) e Jetse Bol (Burgos-BH) sono stati i più coraggiosi della giornata. Le tre squadre spagnole hanno mosso le loro pedine per avere una rappresentanza in testa e aggiungere minuti televisivi.

L’ultimo a mantenere il comando è stato l’uomo di Burgos BH, che è stato ripreso a 27 chilometri dal traguardo. A quel punto la volata è stata inevitabile.

Gli uomini veloci si sono giocati la vittoria sul traguardo di Cabo de Gata. È stato Groves a tagliare il traguardo davanti a tutti. Ora però è già tempo di pensare alla dodicesima tappa, la Salobreña-Peña Blancas (195,5 km).

Il plotone attraverserà la provincia di Malaga da un capo all’altro per finire sul durissimo Puerto de Peñas: 20 km con una pendenza media del 6,5% e tratti continui superiori all’11%.

Gli uomini di classifica sono chiamati a sfidarsi senza esclusione di colpi.