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La Slovenia non conta solo su Primoz Roglic e Tadej Pogacar, quando si parla di ciclismo ad alti livelli. È quello che ha voluto dimostrare Jan Polanc, che ha vinto la 59esima edizione del Trofeo Laigueglia: la gara ligure, come da tradizione consolidata, ha alzato il sipario sul calendario italiano del 2022, una stagione che si preannuncia piena di appuntamenti stuzzicanti.

Il portacolori della UAE Team Emirates è stato protagonista di un vero e proprio colpo a sorpresa: è rientrato sul gruppetto di testa a meno di un chilometro dalla conclusione e ha preceduto sul traguardo i compagni di squadra Juan Ayuso e Alessandro Covi, che hanno confermato tutto il potenziale del team emiratino.

L’avvio di gara è stato caratterizzato da una lunga serie di attacchi, tutti senza successo fino a quando, intorno al venticinquesimo chilometro, al comando si è formato un drappello di cinque corridori: Lorenzo Roda (Biesse Carrera), Riccardo Tosin (General Store), Jacopo Cortese e Francesco Carollo (Mg.K Vis) e Gil Gelders (Bingoal). I battistrada hanno collaborato e, dandosi regolarmente il cambio, sono stati capaci di accumulare un vantaggio massimo di 4’21” al chilometro 121.

L’azione dei fuggitivi si è però esaurita in vista dell’inizio delle fasi finali con le quattro ascese a Colla Micheri: sotto le spinte dei portacolori della Intermarché Wanty, che hanno lavorato alacremente per ricucire, al comando si è formato un gruppetto di 22 unità, tra le quali tutti i portacolori della UAE Team Emirates.

Nel corso delle quattro tornate conclusive il drappello di testa si è frazionato notevolmente fino a quando, a circa 10 chilometri dall’arrivo, sono rimasti al comando solamente in cinque: Covi, Ayuso e Polanc (UAE Team Emirates), Rota (Intermarché Wanty) e Rodriguez (Ineos Grenadiers).

Nell’ultimo tratto in salita Polanc e Rodriguez hanno perso contatto dalla testa e il finale sembrava essere una questione privata tra Ayuso, Covi e Rota, con il terzo penalizzato dal fatto di essere in fuga con due compagni di squadra.

A poche centinaia di metri dal traguardo però, mentre i tre battistrada stavano per impostare lo sprint finale, cosa che li ha portati a rallentare, Polanc, autore di un’azione potentissima, è riuscito a rientrare per poi partire in contropiede e quindi andare ad aggiudicarsi la gara superando la linea del traguardo a braccia alzate.

Per il classe 1992 sloveno sulla Penisola quella di Laigueglia non è stata di certo la prima soddisfazione: nel corso della propria carriera ha conquistato due tappe al Giro d’Italia, indossando anche la maglia rosa di leader nel 2019, al termine della dodicesima tappa.

Sono un gregario che non vince molte gare ma quando succede è una sensazione speciale – le parole del trionfatore -. Mi sono sentito bene per tutta la gara, sapevamo che Covi era il più veloce dei nostri ragazzi quindi stavamo lavorando con l’idea di farlo venire fuori in un piccolo gruppo. A un certo punto mi sono staccato, ma ho spinto un po’ in discesa e vedendo che davanti rallentavano ho deciso di provarci ed è andata bene. Vorrei dedicare questa vittoria alla mia famiglia“.