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Prima settimana abbondante conclusa al Giro d’Italia 2024, nove tappe con un evidente dominatore come del resto c’era da aspettarselo: Tadej Pogacar. Già padrone della Corsa Rosa, da qui in avanti cercherà di mantenere la condizione alta in vista del Tour de France.

Ecco comunque le pagelle dedicate agli spunti più interessanti che il Giro d’Italia 2024 ci ha offerto.

Giro d’Italia 2024, Tadej Pogacar da 10

Niente lode ancora perché comunque mancano due settimane. Contiamo di dargliela alla fine del Giro quando presumibilmente solleverà il Trofeo Senza Fine a Roma. Tre successi di tappa, 3 minuti circa di vantaggio su Daniel Felipe Martinez, addirittura un lavoro da gregario per tirare la volata (non vinta) a Molano a Napoli. Ovunque.

Johnatan Narvaez – 8

Potrà raccontare ai nipotini di aver indossato la Maglia Rosa al Giro d’Italia 2024, quello di Tadej Pogacar. L’ecuadoriano ha vinto a Torino battendo in volata lo sloveno nella prima tappa e solo per questo merita un voto positivo a prescindere.

Daniel Felipe Martinez – 7,5

Per ora è il primo dei “terrestri”, nessun successo di tappa ma il migliore in quanto a regolarità, inclusa la cronometro. Era arrivato al Giro d’Italia 2024 un po’ a fari spenti, ma il podio non è un’utopia.

Filippo Fiorelli e i giovani italiani – 7,5

Prendiamo il leader della Bardiani per dare una virtuale pacca sulla spalla a tutti i nostri corridori giovani presenti al Giro e che stanno dando ottima prova di sé. Fiorelli in vetta alla classifica dell’Intergiro, Davide Piccolo protagonista di alcune fughe, Lorenzo Piganzoli anche in palla.

Antonio Tiberi – 7

In crescendo dopo la caduta andando verso Oropa. Una grande cronometro a Perugia l’ha riportato in alto e ora ha detto chiaramente che punterà quantomeno alla top 5 con un pensierino al podio, perché no. Tatticamente accorto, speriamo di dargli un voto più alto nelle prossime settimane…

Jonathan Milan – 7

Va al primo giorno di riposo del Giro d’Italia 2024 con una vittoria di tappa e la Maglia Ciclamino sulle spalle. Ancora una volta il suo stile un po’ troppo “agitato” in volata non gli ha permesso di raccogliere un altro successo, ma il bis nella classifica a punti è alla portata.

Geraint Thomas – 6

Di stima, perché non è che abbia entusiasmato molto fin qua. Rispetto al solito non è cambiato, sempre regolare, pochi spunti, ma nella cronometro di Perugia è andato quasi a picco ed ecco spiegato il distacco dalla vetta già pesante in questo Giro d’Italia 2024. Podio a rischio, ma ha una squadra fortissima come la Ineos.

Julian Alaphilippe – 6

Beffato a Rapolano Terme da Pelayo Sanchez, sempre propositivo negli attacchi o nei tentativi di fuga. Avesse 6-7 anni in meno tutti gli andrebbero dietro per fermarlo, ma adesso il chilometraggio inizia a presentargli il conto. Merita una vittoria di tappa.

Visma – 5,5

Abbiamo parlato del “karma” che ha colpito la squadra migliore del 2023. Con Kooij bene la vittoria di tappa in volata a Napoli, ma per il resto il Giro d’Italia 2024 è un disastro, tra cadute e abbandoni, con Uijdtebroeks un po’ abbandonato a se stesso.

Romain Bardet – 4

Dei big attesi alla vigilia è l’unico che ha davvero steccato perché anche Arensman dopo un avvio tremendo è rientrato nella top 10 della generale del Giro d’Italia 2024. Per il francese un mezzo attacco verso Prati di Tivo poi il nulla: deludente.