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A volte ritornano. E, nel caso di Mark Cavendish, quando ritornano vincono.

L’esperto velocista della Quick Step-Alpha Vynil Team, che dal 2013 non si faceva vedere al Giro d’Italia, si è imposto nella terza tappa della 105esima edizione della Corsa Rosa, la Kaposvar-Balatonfured di 201 chilometri: pilotato alla perfezione dal treno della sua squadra, ha lanciato la sua volata sul rettilineo finale ai -300 metri e non si è fatto più riprendere.

Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Arnaud Demare, francese della Groupama-FDJ e Fernando Gaviria, colombiano in forza all’UAE Team Emirates.

L’olandese Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) ha conservato la maglia rosa di leader della Classifica Generale con la quale ha lasciato l’Ungheria.

Dopo la tre giorni in terra magiara, infatti, la carovana si trasferirà in Italia e martedì, dopo il primo giorno di riposo, ricomincerà a pedalare sulle strade del Belpaese, precisamente in Sicilia, con la suggestiva Avola–Etna/Nicolosi (Rif. Sapienza) di 172km.

Sarà il primo arrivo in salita del Giro d’Italia. Non ci sarà Jan Tratnik: lo sloveno della Bahrain-Victorious è stato costretto ad abbandonare a causa delle conseguenze della caduta che lo ha coinvolto nell’ultimo km della tappa inaugurale.

Domenica il connazionale di Roglic e Pogacar ci ha provato ma causa del forte dolore al polso della mano destra e delle difficoltà incontrate nel riuscire a tenere il manubrio, nonostante indossasse un tutore, è sceso dalla bicicletta per salire mestamente sull’ammiraglia.

La sensazione è la stessa della mia prima vittoria al Giro d’Italia – ha raccontato un più che soddisfatto Cavendish -. Amo correre e sono felice quando sono in bici. Mi piace essere al Giro e i miei compagni di squadra mi danno tanta fiducia. Siamo un grande team. Nel finale ho visto Mathieu Van der Poel partire ed ho capito che dovevo lanciare la mia volata presto e fare uno sprint lungo. La Grande Partenza in Ungheria è stata incredibile, tanta folla a bordo strada, tante persone in bicicletta e numerose piste ciclabili. È stato un privilegio correre e vincere qui“.

Van der Poel è rimasto davanti a tutti nella Classifica Generale, con 11 secondi di vantaggio su Simon Yates e 16 su Tom Dumoulin. “Non ho cercato di fare la volata ma lanciarla per Jakub Mareczko – ha spiegato il nipote del mitico Raymond Poulidor -. Abbiamo fatto un buon lavoro ma purtroppo Jakub è rimasto bloccato da altri corridori. Penso che come squadra abbiamo lavorato bene. Mi è piaciuto correre in maglia rosa e adesso sono felice di portarla in Italia dove mi piacerebbe provare a vincere ancora una tappa. Non credo che riuscirò a difendere la maglia rosa sull’Etna ma mai dire mai“.

Gaviria, intanto, si dice già pronto a riprovarci. “È stato uno sprint duro e velocissimo – osserva il portacolori dell’UAE Team Emirates -. Abbiamo lottato per vincere e la squadra ha fatto un ottimo lavoro per portarmi davanti. Punteremo sicuramente alle prossime tappe adatte a noi. Siamo contenti di come è andata domenica, ma siamo anche concentrati per puntare a una vittoria“.