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Sudamerica protagonista al Giro d’Italia. Non solo perché l’ecuadoriano Richard Carapaz ha conservato il primato: è stato infatti il colombiano Santiago Buitrago ad assicurarsi la tappa numero 17 della Corsa Rosa.

Il portacolori della Bahrain Victorious ha messo le cose in chiaro fin dal mattino andando in fuga, quindi ha ripreso e staccato Mathieu van der Poel e Gijs Leemreize sulla selettiva salita di Monterovere per poi andare a tagliare il traguardo di Lavarone in perfetta solitudine e nonostante una scivolata nella discesa che portava alla linea d’arrivo.

Leemreize (Jumbo Visma) si è piazzato al secondo posto a 35″ dal vincitore mentre Jan Hirt (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), che si era imposto martedì nella tappa del Mortirolo, ha completato il podio di giornata.

Richard Carapaz è arrivato insieme a Jai Hindley, che quindi ha sempre 3 secondi di ritardo dal leader. Mikel Landa ha perso sei secondi dai due ma ha tolto a Joao Almeida il terzo posto nella classifica generale.

Lo spagnolo è staccato di 1’05” dall’uomo della Ineos Grenadiers, mentre il portoghese dell’UAE Team Emirates (comunque maglia bianca in quanto leader della Classifica dei Giovani) è ora a 1’54”.

Vincenzo Nibali, buon quinto, è però piuttosto distante: il siciliano, al suo ultimo Giro in carriera, accusa 5’48” di ritardo da Carapaz.

Santiago Buitrago è il sedicesimo colombiano a vincere una tappa del Giro d’Italia. L’ultimo era stato Egan Bernal a Cortina d’Ampezzo lo scorso anno. Buitrago è il più giovane vincitore di tappa colombiano del Giro d’Italia a 22 anni, 7 mesi e 29 giorni: ha battuto il record di Fernando Gaviria, che aveva 22 anni, 8 mesi e 18 giorni quando è giunto primo a Cagliari nel 2017.

Questa vittoria significa molto per me – ha detto Buitrago -. In questo Giro ho superato le mie aspettative. Siamo venuti con Landa con l’obiettivo di lottare per la classifica generale. Lo vedo in buone condizioni. Sono riuscito ad aiutarlo martedì. Mikel sa cosa significa questa vittoria per me e ci darà morale e fiducia per le tappe che ci rimangono fino a Verona“.

Sarà uno tra me, Landa e Hindley a vincere il Giro – il commento di Carapaz -. Penso di essere in forma e di correre in maniera intelligente ma anche la Bahrain sta facendo un buon Giro. Tutti i corridori nelle prime posizione della classifica generale hanno unito le forze quando Almeida ha iniziato a staccarsi“.

La Borgo Valsugana-Treviso di oggi, giovedì, è la tappa (lunga 156 chilometri) che congiunge la Valsugana con la pianura Veneta attraverso il passaggio sulle Scale di Primolano, unica asperità della frazione assieme al Muro di Ca’ del Poggio.

Si arriverà quindi a Treviso attraverso strade rettilinee generalmente larghe. Nella città la corsa affronterà un circuito di circa 11 km da ripetere una sola volta su strade ampie e pianeggianti fatta eccezione per un breve tratto, tra i 4 e i 2 km dall’arrivo, che risulta leggermente più stretto.

Una sola svolta impegnativa è a 3 chilometri dall’arrivo. Un’ultima curva è a circa 1200 metri dal traguardo.