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È stato un giovedì da incorniciare quello vissuto da Fran Miholjevic, che si è imposto nella terza tappa del Giro di Sicilia e che è il nuovo leader della corsa quando manca solamente una frazione, quella di venerdì.

Il giovane croato del Cycling Team Friuli ASD, figlio dell’ex professionista Vladimir, è riuscito a imbucarsi nella fuga di giornata e quindi a sbarazzarsi dei suoi compagni d’avventura quando mancavano 12 km all’arrivo di Piazza Armerina.

Miholjevic, che alla partenza da Realmonte accusava un ritardo di 35″ da Damiano Caruso, è riuscito a resistere al ritorno del gruppo conservando 41″ di vantaggio che, aggiunti ai 12″ conquistati attraverso gli abbuoni, gli hanno permesso di vestire la Maglia Giallo Rossa di primo della classe.

Nel primo gruppo inseguitore, del quale facevano parte i big della classifica generale, il canadese Pierre-Andrè Cotè ha regolato in volata Filippo Fiorelli, nuova Maglia Ciclamino. Ha cambiato padrone anche la Maglia Bianca che è passata sulle spalle del vincitore di giornata mentre Stefano Gandin non si è fatto sfilare la sua Maglia Verde Pistacchio.

Venerdì in programma il gran finale con arrivo sull’Etna e una classifica generale molto aperta nella quale Miholjevic è al comando davanti a tre corridori siciliani: ha 18″ di vantaggio su Damiano Caruso, 22″ su Vincenzo Nibali e 23″ su Filippo Fiorelli. Domenico Pozzovivo chiude la top 5 a 24″ dal battistrada.

A inizio corsa sapevo che quello di giovedì sarebbe stato l’unico giorno possibile perché una fuga andasse in porto – ha commentato un raggiante Miholjevic -. Ho dato il massimo per farne parte e ci sono riuscito: poi ho resistito fino alla fine. Prima di questa corsa, vedevo corridori come Nibali e Caruso soltanto in televisione dopo i miei allenamenti. Venerdì farò di tutto per onorare la maglia di leader e restare con i migliori“.

La squadra ha fatto un ottimo lavoro, per provare a chiudere sulla fuga, perché volevamo trovare il risultato pieno, ma il vantaggio dei fuggitivi era molto ampio e non abbiamo sempre trovato collaborazione dietro – ha detto Fiorelli, portacolori della Bardiani Csf Faizanè -. Salire sul podio per una maglia non è come farlo per una vittoria per questo ho un po’ di rammarico, ma è stato comunque perché c’erano tutti i miei parenti, e molti amici ed è stato molto emozionante. Questa maglia è per me un nuovo punto di inizio, spero che questa condizione continui a salire per fare qualcosa di buono e davvero importante al Giro d’Italia“.

Venerdì sotto con la Ragalna-Etna, 140 chilometri che non daranno tregua ai partecipanti dopo metà corsa. La prima parte si snoderà lungo la strada che contorna l’Etna collegando Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto e Randazzo. Qui la corsa si inerpicherà lungo il vulcano per contornarlo più in quota.

Discesa attraverso Linguaglossa fino a Piedimonte Etneo dove inizierà la prima salita “Superior” della tappa che porta a Contrada Giuliana. Discesa impegnativa attraverso Milo e Santa Venerina fino a Giarre. Dopo Mascali comincerà la seconda ascesa a Contrada Giuliana: sarà diversa e leggermente più impegnativa della precedente.

Dopo il GPM breve falsopiano a scendere prima dell’ascesa finale di 18 km, a partire da Fornazzo, che sale sul versante Est dell’Etna seguendo un ritmico alternarsi di tornanti lungo colate di lava più o meno recenti.

La pendenza media è del 6.0%: all’interno della salita è presente una breve discesa dopo il bivio del Rifugio Citelli, ma gli ultimi 3 chilometri presentano le medie maggiori (circa 9%) e il picco dell’11% a un chilometro e mezzo dall’arrivo.