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L’inverno sta per concludersi e con la sua fine sta entrando nel vivo l’annata del ciclismo. Si è gareggiato anche lunedì e sono arrivate buone notizie per quanto riguarda l’Italia. Matteo Trentin ha infatti colto sulle strade del Belgio il decimo successo per l’UAE Team Emirates nel 2022: per il trentino di Borgo Valsugana si è concretizzata la prima affermazione stagionale personale, il tutto grazie a una potente volata che lo ha portato alla vittoria de Le Samyn.

Il trentaduenne ex Quick Step e CCC Team ha preso la testa della corsa assieme ad altri sette corridori negli ultimi 20 km acciottolati del circuito finale, in una giornata che ha portato gli atleti da Quaregnon a Dour su un percorso lungo oltre 200 chilometri, 209 per la precisione.

Trentin, che è apparso in ottime condizioni di gamba, ha provato più volte a sfruttare la sua buona forma per piazzare alcuni attacchi nei chilometri conclusivi: gli altri componenti del drappello, però, ogni volta sono riusciti a rintuzzare ogni suo tentativo di salutare la compagnia andando a vincere in solitaria.

Il corridore dell’UAE Team Emirates si è quindi concentrato sulla volata del ristretto gruppo di testa, che è riuscito a regolare precedendo Hugo Hofstetter, francese che porta i colori dell’Arkea-Samsic. Dries De Bondt (Alpecin-Fenix) si è piazzato terzo.

È stata per me una gara molto buona, molto dura e corsa in maniera aggressiva dall’inizio alla fine – ha sottolineato a fine gara Trentin -. L’intenzione della nostra squadra era quella di evitare un epilogo in volata di gruppo. Gli attacchi sono iniziati presto, io sono uscito dal plotone inizialmente in un drappello di 25 atleti che si è gradualmente ridotto a poche unità“.

Ho voluto fare la corsa, invece che inseguire gli altri concorrenti, e alla fine questo atteggiamento ha pagato bene, dato che è arrivata una vittoria importante e che fa morale per il proseguimento della stagione” ha concluso soddisfatto il trentino.

L’esclusione delle squadre russe

Tra le ultime Federazioni sportive a pronunciarsi in merito alla spinosa questione delle squadre russe, l’UCI ha nel frattempo sciolto le riserve alla vigilia del Trofeo Laigueglia, prima gara del calendario italiano, in programma nella giornata di mercoledì sulle strade della Liguria e alla quale era stata invitata anche la Gazprom-RusVelo, formazione che ha la sua sede in Svizzera ma che ha sia il management che gli sponsor più importanti russi.

Al Team Gazprom, del quale fanno parte i i ciclisti azzurri Marco Canola, Christian Scaroni, Matteo Malucelli, Giovanni Carboni, Andrea Piccolo, Alessandro Fedeli e Nicola Conci, così come alle altre squadre russe e bielorusse, è stata revocata con effetto immediato la licenza UCI, come da nota ufficiale riportata dalla stessa Federazione.

Qualsiasi partecipazione di atleti russi o bielorussi deve essere in veste neutrale e gli organizzatori sono pregati di ritirare qualsiasi riferimento alla Russia o alla Bielorussia, inclusi il nome, gli emblemi, gli acronimi e le bandiere, e sostituirli con un riferimento o una denominazione neutrale su tutti i documenti relativi all’evento e in linea con le istruzioni che devono essere fornite dall’UCI” ha fatto inoltre sapere il massimo organismo ciclistico mondiale.