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Mentre la Serie A si ferma per l’ultima sosta stagionale prima del rush finale, infiamma la lotta per evitare la retrocessione. Vediamo allora insieme quali sono e come stanno, le protagoniste della volata salvezza per rimanere in massima serie.

Serie A: il borsino delle pericolanti

Diciamo subito che escludiamo la Salernitana da questa analisi, nonostante i granata non siano ancora matematicamente tagliati fuori dalla lotta per la salvezza in Serie A. Tuttavia, pensare di recuperare i 9 punti di svantaggio sul quartultimo posto in altrettante giornate, per una squadra che in 29 giornate ha vinto soltanto 2 volte, sembra pura utopia.

Ecco allora lo stato di salute delle 7 squadre, raccolte in appena 5 punti, che rimangono loro malgrado candidate per le altre due retrocessioni previste.

Lecce p.28

L’importanza del successo esterno ottenuto a Salerno è di quelli epocali. E pazienza, se i ragazzi del neo-allenatore Luca Gotti ci sono riusciti con una gara di puro contenimento e appena il 28% di possesso palla. La permanenza in Serie A non permette di andare troppo per il sottile: nella cucina delle pericolanti non bisogna guardare troppo alla presentazione dei piatti, ma alla sostanza.

La valenza dei tre punti dell’Arechi sale considerando poi altri fattori, come la qualità della rosa e il calendario. Il Lecce si è scoperto non certo rinforzato, dal mercato di gennaio. L’infinita sapienza di Corvino, sempre abile nello scovare delle piccole miniere d’oro (vedi Dorgu, pagato un tozzo di pane e che oggi vale 7 milioni), potrebbe non bastare più da sola. Il calendario dei salentini è piuttosto duro, con 4 scontri diretti Empoli e Udinese in casa, Sassuolo e Cagliari fuori), ma anche impegni con squadre dagli alti obiettivi come Roma, Milan e Atalanta. Anche per questo, il successo contro la Salernitana vale tanto oro (o bitcoin se preferite, viste le tendenze recenti) quanto pesa.

Udinese p. 27

Lo scivolone interno contro il Torino complica non poco i piani di Cioffi, che mantiene comunque tre punti di vantaggio sul terzultimo posto. Qualitativamente, la rosa dell’Udinese è tra le migliori in questo novero di pericolanti, ma il calendario è infido: 5 scontri diretti di cui 4 in trasferta (Sassuolo, Verona, Lecce e Frosinone). Certo, ma anche Inter e Roma oltre al Bologna fuori casa. Dipenderà molto anche da cosa combinano quelle dietro, ma per la squadra del presidente Pozzo sarà fondamentale arrivare alla trentaseiesima, ovvero alla vigilia dei tre scontri diretti finali (Lecce fuori, Empoli in casa, Frosinone fuori) con un buon margine di vantaggio.

Verona p.26

Il vero miracolo lo sta compiendo Marco Baroni con l’Hellas Verona. Se davvero i gialloblu dovessero salvarsi, la panchina d’oro si potrebbe dire già assegnata. Dopo un mercato di gennaio in cui la squadra è stata stravolta per le impellenti necessità della società di far cassa, imbottendo la rosa di nomi per lo più sconosciuti ed estremamente low cost, in molti avrebbero scommesso su un crollo verticale. Invece, due cruciali successi in altrettanti scontri diretti (Sassuolo e Lecce) hanno rilanciato incredibilmente le chance degli scaligeri. Anche il calendario è impegnativo ma non impossibile, con due scontri diretti (Cagliari in trasferta, Udinese in casa) e impegni contro squadre superiori ma magari senza troppo mordente, e la Salernitana fuori casa alla penultima, che a quel punto sarà già retrocessa da un po’.

Cagliari p.26

L’ennesima impresa di Claudio Ranieri nella sua lunga e leggendaria carriera, potrebbe prendere forma. Non sarà facile, ma gli 8 punti nelle ultime 5 giornate testimoniano un Cagliari estremamente sul pezzo. Già alla prossima, in casa con il Verona, potrebbe arrivare una bella staffa in termini di punti e fiducia. Poi ci sono in calendario altri due scontri diretti, uno in casa (Lecce) e uno fuori (Sassuolo alla penultima). Peccato che nel mezzo ci siano anche Atalanta, Inter, Juventus e Milan, oltre alla Fiorentina all’ultima. Sarà durissima.

Empoli p.25

Il KO interno con il Bologna era da mettere in conto ma è comunque una brutta notizia, considerando il calendario che attende i toscani. Subito l’Inter e poi due scontri diretti, con Lecce e Udinese fuori e col Frosinone in casa. Davide Nicola ha mostrato di aver preso subito in mano la squadra e di avergli conferito la sua personalità forte, ma è probabile che ciò non basti. Non dimentichiamo che l’Empoli ha il peggior attacco della Serie A con appena 22 gol segnati. Simbolico è il fatto che il capocannoniere sia Zurkowski, un centrocampista arrivato in gennaio e che le 4 reti le ha segnate nelle sue prime due presenze. Come dire, tutto molto episodico. Il prolungato quanto inatteso digiuno di Nicolò Cambiaghi, da record con oltre 2mila minuti giocati in campionato e 61 tiri scoccati, senza mai riuscire a trovare la via del gol, certamente non aiuta.

Frosinone p.24

Siamo alle note dolenti, perché a un certo punto il vantaggio dei ciociari sul terzultimo posto era arrivato alla doppia cifra. Le 7 sconfitte nelle ultime 8 giornate hanno tirato giù la squadra di Eusebio Di Francesco, che si è detto stufo di raccogliere complimenti e non punti. La qualità della rosa ci sarebbe, anche visti i diversi talenti in prestito da big come la Juventus, ma la china infilata è di quelle pericolose. Perché rischia di intaccare profondamente l’autostima, fondamentale soprattutto in un gruppo così giovane. In questo caso, il pur impegnativo calendario non è il peggiore dei nemici.

Sassuolo p.23

Il disastro è davvero vicino. Dopo 11 campionati consecutivi in Serie A, i neroverdi potrebbero dover salutare la compagnia. Ed è davvero paradossale, se si pensa che a inizio stagione, nello spazio di appena 4 giorni (tra il 23 e il 27 settembre), il Sassuolo aveva battuto in sequenza Juventus e Inter. I problemi fisici di Mimmo Berardi hanno poi contribuito a complicare il cammino, insieme alla scelta di insistere su difensori dal rendimento davvero scadente come Ruan Tressoldi. In generale, tuttavia, quello del Sassuolo è un reparto difensivo assemblato in maniera forse un po’ troppo ottimistica, anche considerando l’attitudine generalmente offensiva che aveva con Alessio Dionisi.

Il nuovo grave infortunio di Berardi ha fatto precipitare le cose, l’esonero di Dionisi era a quel punto quasi inevitabile. Ora è tutto affidato nelle mani del “signor Wolf” Ballardini, chiamato all’ennesimo miracolo. Un calendario con Milan e Inter e tre scontri diretti (tutti in casa).


Volata salvezza Serie A: il calendario

Squadra e punteggioGiornata 30Giornata 31Giornata 32Giornata 33Giornata 34Giornata 35Giornata 36Giornata 37Giornata 38
Lecce p.28RomaMILANEmpoliSASSUOLOMonzaCAGLIARIUdineseAtalantaNAPOLI
Udinese p.27SASSUOLOInterRomaVERONABOLOGNANapoliLECCEEmpoliFROSINONE
Verona p.26CAGLIARIGenoaATALANTAUdineseLAZIOFiorentinaTorinoSALERNITANAInter
Cagliari p.26VeronaAtalantaINTERJuventusGENOALecceMILANSASSUOLOFiorentina
Empoli p.25INTERTorinoLECCENapoliATALANTAFrosinoneLAZIOUDINESERoma
Frosinone p.24GENOABolognaNAPOLITORINOSalernitanaEMPOLIInterMONZAUdinese
Sassuolo p.23UdineseSALERNITANAMilanLecceFIORENTINAInterGENOACagliariLAZIO
legenda: in maiuscolo le gare in trasferta, in grassetto gli scontri diretti

Il borsino in grafica

SquadraFormaCalendarioTotale
Lecce p.2866****
Udinese p.2766***
Verona p.2675***
Cagliari p.2674**
Empoli p.2554**
Frosinone p.2435*
Sassuolo p.2344*