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Nel corso della 13ª giornata di Ligue 1 il Paris Saint-Germain ha mantenuto la vetta e allungato sul Nizza grazie alla vittoria per 0-2 sul campo del Le Havre, nonostante l’espulsione di Donnarumma dopo solo 10 minuti a causa di un’uscita completamente fuori tempo, grazie ai gol di Kylian Mbappé e Vitinha.

Se del fenomeno francese c’è ormai ben poco di nuovo da dire, è interessante andare a conoscere meglio il centrocampista portoghese che, un po’ a sorpresa, è diventato uno dei giocatori più importanti della squadra parigina.

Vitinha, centrocampista tuttofare scuola Porto

Figlio d’arte (il padre Vitor Manuel ha collezionato 64 presenze in Primeira Liga negli anni ‘90), Vítor Machado Ferreira è entrato nelle giovanili del Porto a 11 anni, dove ha militato per 8 stagioni inframezzate da un anno in prestito alla Padroense.

Il 14 gennaio 2020 fa il suo esordio in prima squadra in Coppa del Portogallo, e due settimane più tardi arriva anche la prima presenza in Primeira Liga poco prima di compiere 20 anni, a cui ne fanno seguito altre 7.

Con il titolo di Campione del Portogallo e di vincitore della Coppa Nazionale, si trasferisce quindi in prestito in Inghilterra, in quella colonia portoghese che era il Wolverhampton allestito da Jorge Mendes ed allenato da Nuno Espirito Santo. In una stagione colleziona 19 presenze in Premier League e 3 nelle coppe nazionali (con il suo primo gol da professionista segnato in FA Cup contro i dilettanti del Chorley).

Il Wolverhampton però decide di non riscattarlo e nell’estate 2021 fa il suo ritorno al Porto, mettendosi al servizio di Sergio Conceiçao. Nell’arco di un mese si guadagna la maglia da titolare in pianta stabile, chiudendo la stagione contribuendo con 2 gol alla conquista della Primeira Liga e con altri 2 a quella della Coppa di Portogallo, oltre che a mettersi in luce anche in Champions League ed Europa League. 

Il trasferimento in Francia e l’ascesa nel PSG, nonostante il giudizio di Messi

Con il Porto Vitinha si è rivelato un centrocampista abile tecnicamente, dotato di sufficente dinamismo ad occupare tutte le posizioni nella zona nevralgica del campo, regista, mezzala o trequartista, sfruttando la sua visione di gioco e la sua capacità di giocare la palla nello stretto.

Tanto che il Paris Saint-Germain non ci ha pensato troppo a pagare i 41,5 milioni della clausola rescissoria per portarlo all’ombra della Tour Eiffel e metterlo a disposizione di Christophe Galtier. 

I primi tempi di Vitinha a Parigi però non sono stati semplici: il giocatore è stato spesso accusato di prestazioni non all’altezza dalla stampa ed è stato anche al centro, a inizio 2023, di un acceso scontro con Leo Messi in allenamento. Secondo quanto riportato dall’Equipe, a seguito di un duro intervento in allenamento la stella argentina avrebbe ripreso malamente il giovane portoghese, apostrofandolo con parole durissime: “Non solo mi fai male, ma sei anche scarso!”.

Vitinha ha smentito questa ricostruzione, ma nonostante gli infortuni del connazionale Renato Sanches gli avessero garantito sempre più spazio nel corso della stagione, sembrava che la sua esperienza parigina dovesse concludersi quest’estate, nonostante l’incoraggiamento a restare da parte dell’altro portoghese Danilo Pereira che l’ha sempre indicato come uno dei migliori prospetti della squadra.

Dove può arrivare Vitinha

L’arrivo di Luis Enrique sulla panchina del PSG però (e chissà, forse anche l’addio di Leo Messi), ha ribaltato le prospettive di Vitinha che si è riscoperto giocatore fondamentale per il gioco dell’ex c.t. della Spagna. Nelle prime 13 giornate di Ligue 1 ha già segnato 4 gol, il doppio di tutti quelli messi a segno nella stagione precedente, e risulta essere il centrocampista più utilizzato alle spalle di Warren Zaire-Emery (il quale però ora è ai box per infortunio).

Vitinha è uno dei giocatori simbolo del cambio di paradigma operato dal PSG negli ultimi due anni: non più un assemblaggio di stelle prelevate a suon di milioni da tutti gli angoli d’Europa, ma una squadra costruita con criterio e prospettive di crescita, non badando a spese ma spendendo bene. 

Anche con la maglia del Portogallo è ormai diventato un titolare inamovibile e promette di essere uno dei grandi protagonisti di Germania 2024. A soli 23 anni Vitinha ha avuto una crescita esponenziale nelle ultime 3 stagioni, e in questo momento sembra essere, sia in nazionale che al PSG, in un contesto che valorizza al meglio le sue caratteristiche e lo mette nelle condizioni di esprimersi al meglio. Sentiremo sicuramente parlare ancora di lui nei prossimi mesi.