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Un celebre detto italiano recita «aprile non ti scoprire», ma è a maggio che la Lazio si è raffreddata. Se le sconfitte con Torino e Inter erano ancora accettabili – la prima nell’ottica del ‘non si possono vincere tutte’, la seconda in quella del ‘si può perdere contro una squadra più forte –, il 2-0 esterno subìto sempre a Milano ma contro il Milan e il pareggio interno (2-2) di settimana scorsa contro il Lecce hanno preoccupato Sarri e i tifosi.

La Lazio conserva ancora un vantaggio importante sulla quinta (il Milan), che dista 4 punti, e un’eventuale penalizzazione per la Juventus (si parla di almeno 9 punti) escluderebbe di fatto ogni ipotetica preoccupazione sul traguardo relativo ai primi quattro posti della classifica per i biancocelesti.

Eppure, se c’è una cosa che lo stesso Sarri teme – e che ha ribadito anche dopo il 2-0 esterno di Milano –, è l’eccessivo rilassamento dei suoi in questa fase della stagione: uno scioglimento degli ormeggi che andrebbe di pari passo con un (legittimo) calo fisico, testimoniato nelle ultime settimane. Dall’altra parte, in questo senso, c’è forse l’avversario peggiore per la Lazio: l’Udinese di Sottil, che ha rinnovato fino al 2026 proprio oggi. I bianconeri non hanno particolari motivazioni, se non di finire il campionato con dignità e determinazione. Ma questa leggerezza d’animo potrebbe fare la differenza contro una Lazio stanca e nervosa.

I precedenti tra Udinese e Lazio

Udinese e Lazio si sono affrontate 99 volte nella loro storia in tutte le competizioni. Il bilancio è favorevole ai biancocelesti, che hanno vinto 46 volte. 27 le vittorie dei friulani, 26 i pareggi. All’andata, con l’Udinese lanciata verso l’Europa e la Lazio che perse Immobile già nel primo tempo, finì 0-0.

Un interessante precedente riguarda Sarri, che da quando siede sulla panchina della Lazio non ha mai vinto contro l’Udinese. Tutti pareggi per il tecnico toscano – spettacolare quello dell’anno scorso, finito 4-4 all’Olimpico. Un solo successo, ma ai supplementari negli ottavi di Coppa Italia. Come per il Torino e l’Atalanta, la ragnatela sarriana sembra soffrire l’aggressività degli uomini di Sottil.

Statistiche e numeri di Udinese e Lazio

Occhio al fattore casa per l’Udinese. I friulani non perdono infatti alla Dacia Arena da ben quattro mesi (15 gennaio, sconfitta contro il Bologna). Eppure la Lazio può sorridere, perché nelle ultime nove uscite ad Udine non ha mai perso (6V, 3N). L’ultima volta che i biancocelesti hanno giocato più trasferte contro l’Udinese senza perdere nel massimo campionato è stata tra il 1989 e il 2001 (10).

I bianconeri, dal canto loro, vogliono sfatare la statistica sui recenti confronti coi biancocelesti: l’Udinese ha vinto solo una delle ultime sedici gare di Serie A contro la Lazio (5N, 10P), pareggiando le ultime tre (record tra le due formazioni in Serie A). .

Sempre nelle ultime 16 sfide, l’Udinese non ha trovato la via del gol in ben 11 occasioni. Contro nessun’altra avversaria ne conta così tante dal 2015 in avanti. È un dato rilevante, soprattutto se pensiamo ai 19 clean-sheets della Lazio in campionato finora. Raggiungendo il 20esimo, i biancocelesti entrerebbero nel ristretto club di squadre in grado di registrare questo dato nell’era dei tre punti a vittoria – la Roma, nella stagione 2003/04 e 2013/14, il Milan nella stagione 2010/11 e la Juventus, nelle stagioni 2011/12, 13/14, 15/16 e 17/18.

In campionato, tuttavia, la Lazio viene da un momento negativo, come detto. Soprattutto fuori casa, dove ha perso le ultime due partite di campionato, dopo che aveva registrato appena due sconfitte nelle precedenti 18 uscite (11V, 5N). La Lazio non perde tre trasferte di fila dal 2021. E l’Udinese in casa è imbattuta da 8 gare (3V, 5N). Tuttavia, i biancocelesti sono la squadra del campionato ad aver fatto più punti in trasferta: 31, frutto di 9 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Solo il Napoli ha fatto meglio della compagine romana.

L’arma segreta dei friulani è quella delle palle inattive. Nessuna squadra ha segnato più gol in Serie A su sviluppo di calcio di punizione indiretto: cinque (di cui due delle ultime cinque reti). Nessuna delle ultime 11 reti subìte dalla Lazio è stata subìta da palla ferma, un fondamentale sul quale i biancocelesti faticavano da morire ad inizio stagione.

Infine, qualche statistica sui due giocatori più attesi, Pereyra e Immobile. Il Tucumano, che dovrà sobbarcarsi quasi da solo il peso di un attacco sdentato, ha servito sei assist in questo campionato, e solo nel 2020/21 (7) ha fatto meglio.

Immobile, dall’altra parte, è vicino ad essere coinvolto in 200 reti in Serie A – al momento è fermo a 161 gol e 38 assist totali. Inoltre, il capitano della Lazio ha già segnato 10 gol in Serie A contro l’Udinese. Solo Luis Muriel (12) ne conta di più contro i friulani tra i giocatori in attività nella competizione.

Le probabili formazioni

Nell’Udinese, assente Becao per squalifica. Resta in dubbio la presenza di Beto, partiranno allora Pereyra e Nestorovski davanti. Nella Lazio Vecino tenta un recupero in extremis, con Marcos Antonio che contro un centrocampo così fisico come quello dell’Udinese potrebbe andare in difficoltà. Marusic potrebbe tornare, ma non è al meglio. Scalpita allora Lazzari.

  • UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Perez, Bijol, Masina; Ebosele, Lovric, Walace, Samardzic, Udogie; Pereyra; Nestorovski.
  • LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.

Le chiavi tattiche di Udinese Lazio

All’andata, le due squadre si studiarono ad alta intensità. Ebbe un’enorme chance Deulofeu nel primo tempo, e Immobile poco prima di farsi male ed uscire dal campo. Molto però è cambiato da quell’incontro. L’Udinese non ha più le motivazioni dell’andata, e ha inoltre perso Beto e Deulofeu per infortunio. La Lazio ha motivazioni se possibile ancora maggiori, ma vive un netto calo fisico al momento.

Servirà dunque una prova quasi perfetta ai biancocelesti, che soprattutto a centrocampo sanno di dover fare proprio l’incontro. L’Udinese è una squadra fisica, e Walace-Lovric avevano messo in difficoltà la Lazio già all’andata. Davanti, saranno fondamentali le sfuriate di Zaccagni e Felipe Anderson, per sbloccare una sfida che vivrà sul filo dell’equilibrio fino al 90’ e oltre.