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Tra le tante partite interessanti di questa 27° Giornata di Serie A (che vede peraltro il derby di Roma e il derby d’Italia in scena), la sfida tra Torino e Napoli assume un ruolo di primaria importanza per la classifica.

Il Napoli vola ormai solitario in vetta con 18 punti di vantaggio e l’euforia per i quarti di Champions (comodamente) raggiunti, ma è il Torino quello su cui sono puntati gli occhi, con la lotta per il sesto/settimo posto sempre più accesa e una nuvola di squadre racchiuse nell’arco di pochi punti.

Torino vs Napoli: le informazioni utili

Dove e quando si gioca

Appuntamento fissato per le ore 15:00 di Domenica 19 Marzo, allo stadio Olimpico Grande Torino.

Dove vedere la partita

La partita sarà trasmessa come sempre in diretta per gli abbonati di DAZN, anche in streaming tramite relativa applicazione.

Le probabili formazioni di Torino vs Napoli

Dopo le ultime ottime prestazioni, è Karamoh il candidato a giocarsi la maglia da titolare con Radonjic, mentre sono sicuri del posto Sanabria in avanti (a segno anche contro il Lecce) e Miranchuk. Per Vlasic il rientro in panchina dopo l’infortunio, ma ancora incerto il suo utilizzo.

Linea di centrocampo confermata rispetto all’ultima trasferta (vittoriosa) in Salento, mentre in difesa è Djidji che potrebbe prendere il posto di Gravillon.

  • Torino (3-4-2-1): Milinkovic; Buongiorno, Schuurs, Djidji; Rodriguez, Ilic, Linetty, Singo; Karamoh, Miranchuk; Sanabria.

Squadra che vince, non si cambia. Eppure Spalletti qualche minuto di riposo ai suoi stacanovisti dovrà darlo prima o poi.

Potrebbe questa volta essere il caso di Zielinski, con Elmas pronto a dargli fiato. Più difficile invece voglia privarsi del suo riferimento Anguissa, anche se Ndombelè sarebbe sostituto ideale.

Discorso simile per l’attacco dove Kvara e Osimhen sono ormai inamovibili e faranno i soliti straordinari (in tutti i sensi), mentre sulla destra si giocano un posto Lozano e Politano (con il primo in vantaggio non avendo giocato in Champions).

  • Napoli (4-3-3): Meret; Mario Rui, Kim, Rrahmani, Di Lorenzo; Elmas, Lobotka, Anguissa; Kvaratskhelia, Osimhen, Lozano.

I precedenti tra le due squadre

  • Incontri precedenti: 157 (79)
  • Vittorie Torino: 44 (31)
  • Pareggi: 60 (26)
  • Vittorie Napoli: 53 (22)
  • Gol Torino: 183 (108)
  • Gol Napoli: 190 (79)

(tra parentesi il bilancio delle partite giocate a Torino)

Il bilancio tra le due squadre è tinto decisamente di azzurro, soprattutto se guardiamo al periodo più recente.

In generale, sono 44 i successi del Torino contro i 53 del Napoli (31 a 22 per i granata se limitiamo il campo alle gare giocare in casa).

Ma gli ultimi numeri sanciscono il dominio partenopeo su ambi i campi: da ormai 15 partite il Napoli esce imbattuto da questa sfida (con 11 vittorie e 4 pareggi), ma dal ritorno in Serie A del Torino nel 2012, soltanto una volta in 21 partite i granata sono risuciti a portare a casa i tre punti (era il marzo del 2015).

Per il resto da quattro gare il Napoli ha sempre vinto, concedendo appena un gol agli avversari, che perlatro in casa non segnano già da tre sfide contro gli Azzurri.

Torino vs Napoli: statistiche a confronto

Nessuno riesce a reggere il confronto con i numeri del Napoli di questa stagione, primo praticamente in ogni parametro preso in esame.

Miglior attacco (60 gol), miglior difesa (16 reti subite), maggior numero di conclusioni (e minor numero di tiri subiti), maggior possesso palla (61,5%), maggior numero di dribbling (8.7 a partita) e via dicendo.

I Granata dal canto loro, sono comunque una squadra a cui piace tenere il pallino del gioco (53% che in casa diventa del 56.7%), anche se ciò si traduce con un numero di conclusioni e gol non entusiasmante: 29 gol all’attivo (il peggior dato delle prime 13 in classifica) e una media di conclusioni di 11.7 (13° dato di Serie A).

La squadra di Juric è, stranamente, anche quella con meno contrasti in assoluto in campionato (12 di media), ma è terza invece per numero di falli (14.2 di media, dietro solo a Verona e Lecce, mentre il Napoli è ovviamente ultimo in questa classifica, facendo appena 9.8 falli a partita).

Unico punto di similitudine, l’attitudine al dribbling: se il Napoli è primissimo in questa graduatoria con 8.7 a partita, il Torino è però quarto con 7.8 dribbling di media (in mezzo solo Milan e Atalanta).

Analisi della partita

Il Napoli di quest’anno non può che scendere in campo per fare la partita anche in quel di Torino, forte non solo di un gioco sempre più spumeggiante, ma anche di un morale e di una convinzione rafforzata dopo la qualificazione (meritatissima) di Champions League.

In effetti il vero avversario dei partenopei sono gli azzurri stessi, che Spalletti dovrà essere bravo a motivare anche in queste partite dove non sembrano esserci motivi per avere il coltello tra i denti (e dove forse un po’ di stanchezza, fisica e mentale, potrebbe farsi sentire).

Occhio quindi perchè la squadra di Juric è, viceversa, molto brava proprio a tenere alta la tensione del match e aggredire su ogni palla, soprattutto in questo periodo dove le due vittorie di fila hanno certificato un ottimo stato di condizione e spinto a puntare sul quel settimo posto decisamente alla portata.