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In un articolo del 9 aprile 2008 apparso su La Gazzetta dello Sport si legge che «il Cagliari sarebbe interessato al fantasista francese, classe 82, Akcelrod ex Psg, attualmente senza squadra, che avrebbe dichiarato il suo gradimento per un’esperienza nel campionato italiano».

Appena un anno dopo, nel giugno del 2009, il CSKA Sofia, uno dei club più rinomati di Bulgaria (con 31 campionati conquistati in patria) nonché a livello europeo, annuncia l’acquisto di Gregoire Ackelrod, e a qualche tifoso del Cagliari – forse – viene quasi il rimorso di aver perduto quell’incredibile occasione di mercato.

Il finto calciatore

La storia di Ackelrod è una delle più assurde mai capitate negli ultimi cinquant’anni di calcio(mercato).

Presentato in pompa magna dal CSKA, Ackelrod se ne andrà dopo pochi giorni a causa di una clamorosa svista dei dirigenti del club bulgaro. Greg non solo infatti non era forte, né discreto, ma non era proprio un calciatore professionista. Senz’altro però era – ed è – un genio assoluto. Il più fulgido esempio di raggiro mediatico che si possa immaginare. Nel suo caso, comunque, la realtà supera di gran lunga l’immaginazione.

Nato a Parigi, Ackelrod racconta i suoi esordi col pallone tra i piedi: «Ho giocato la mia prima partita davanti a mio padre a 10 anni. Dopo la partita mi disse: ‘Greg, sono davvero scosso, sei terribile, pigro. non voglio più vederti su un campo da calcio’. Ero sotto shock». Neanche troppo, si direbbe, visto come poi è andata a finire. Ackelrod decide infatti, forse proprio dopo le parole del padre, che giocare tra i professionisti del calcio è una missione. Un modo per dimostrargli di che pasta fosse fatto.

Ackelrod, quando ha 19 anni, lavora in un fast food e gioca tra gli amatori. Nel frattempo ha però creato un sito web all’interno del quale si presenta come giocatore della seconda squadra del PSG. Una bugia a metà: Ackelrod infatti giocava per il PSG, d’accordo, ma non per quello vero.

Il PSG di Ackelrod era un’omonima società militante nell’ultima divisione del calcio francese. La famiglia, scoprendo lo spazio digitale, quasi lo ripudia del tutto. Ma insomma, gli avrà detto il padre, non ci pensi a farti una carriera come si deve? Quando crescerai, gli avrà detto la madre.

Alla ricerca di un contratto e Akcelrod oggi

Eppure Ackelrod monta una strategia da film di Tarantino. Si fa fotografare al Parco dei Principi con la maglia del PSG e – udite udite – ingaggia un giornalista suo conoscente per diffondere false notizie su possibili interessamenti di club italiani (tra cui il Cagliari, appunto) al suo cartellino.

Insomma, crea un hype dal nulla. E quando il momento è propizio, decide di inviare un curriculum (falso) proprio al CSKA Sofia. Che incredibilmente ci casca. Nel giugno del 2009, racconterà anni più tardi, davvero disputa uno stage col club bulgaro, ma dalle testimonianze ufficiali risulta l’ingaggio subitaneo dei dirigenti del CSKA, a scatola chiusa e con tanto di foto, presentazione in grande stile e annuncio sul sito web. Tutti nel club di Sofia erano convinti di aver preso un fenomeno – il quale, tale, si faceva chiamare persino Gregorinho (il suo idolo è Dinho).

Negli anni precedenti Akcelrod già aveva provato a mandare il proprio CV a club quali il Chelsea, il City, l’Arsenal, tutti respinti chiaramente. Chi non lo aveva respinto – per un provino – era stato lo Swindon Town. Idem il Bournemouth – squadra con cui riesce a segnare un gol in amichevole.

Gli arrivano due offerte da due club lussemburghesi, ma Ackelrod le respinge: «troppo piccoli per me». Quando il CSKA lo ingaggia, il club di Sofia si è qualificato per la Champions. Così alcuni tifosi, e in particolare uno, si interrogano sul giocatore. Ricercano, ma non trovano nulla. Nessuno lo conosce. Cosa sta succedendo?

In pochi giorni cade il castello di carta. Quel tifoso di cui sopra smaschererà la sceneggiatura di Ackelrod, mettendo al contempo a nudo i limiti – illimitati – della dirigenza del CSKA Sofia, incapace di rendersi conto della truffa sotto il proprio naso.

A dir poco incredibile. Oggi, a 39 anni, Gregoire ha un’effettiva carriera nel calcio come agente di giovani calciatori. Pensateci bene: chi meglio di lui saprebbe consigliare come farsi prendere in una squadra? Il manuale è disponibile nelle librerie: ‘Pro At All Costs’, la sua autobiografia dove spiega il segreto del successo.