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Che questa edizione della Serie A sia atipica, non ci sono dubbi. La classifica parla chiaro, e alla sosta di settembre – dopo sette giornate di campionato – il Milan Campione d’Italia, l’Inter di Inzaghi e la Juve di Allegri arrancano, lasciando spazio in vetta a Napoli ed Atalanta.

Non sono state poche, quindi, le sorprese in questa prima porzione di stagione, sia in termini di risultati che di prestazioni.

Ora, approfittando della pausa, possiamo fare una riflessione ulteriore dal punto di vista statistico: che cosa dicono i numeri? Confermeranno il trend sorprendente? Da dove potranno ripartire le grandi squadre ora in difficoltà?

Vediamo qualche dato interessante.

Gol fatti

Partiamo da un dato elementare: quello dei gol fatti. Parametro che la dice lunga sul gioco di ogni formazione. Comandano Napoli ed Udinese a quota 15, forse le due formazioni più brillanti di questo inizio di stagione.

Se si pensa che al Napoli manca Osimhen, i margini di miglioramento per gli azzurri sono ancora evidenti. Seguono Inter, Lazio e Milan a 13: con il rientro di Lukaku, Inzaghi mira a salire nel computo delle realizzazioni.

Malino la Juve, a quota 9 gol fatti in 7 gare, rendimento che non può essere soddisfacente per una squadra che mira allo scudetto. Chiudono la graduatoria Monza e Samp, con sole 4 reti all’attivo.

Tiri effettuati

Strettamente collegata alla classifica dei gol fatti, non può che trovarsi quella dei tiri effettuati: il Napoli è in testa, avendo tirato in ben 135 occasioni. Dietro agli azzurri, Inter a 123 e Milan a 120. Roma e Fiorentina, a 116 e 114, completano la cinquina iniziale. Juve al nono posto in questa speciale classifica, a quota 90, esattamente come l’Empoli: indicatore di non poco conto per la banda Allegri.

I tiri nello specchio

La produzione offensiva, si sa, è un dato fondamentale per l’analisi tattica. E i tiri nello specchio sono forse l’indicatore principale in questo senso.

Sono Inter e Roma le squadre che più hanno trovato la porta avversaria, ben 43 volte ciascuna: buon dato (almeno questo) per Inzaghi e Mourinho. Seguono il Napoli a 39 e la Fiorentina a 37.

Il Milan ha effettuato 35 tiri (come Lazio e Sassuolo), preoccupa la Juve, quattordicesima, con soli 25 tiri in porta effettuati in 7 gare. Chiude lo Spezia a quota 13.

Statistica passaggi in Serie A

È il Napoli a comandare la classifica relativa ai passaggi effettuati, con ben 3.722 . Sintomo di una rosa molto tecnica, con un centrocampo particolarmente robusto e preciso.

Segue l’Inter a quota 3.429, con un Brozovic che da solo giostra al meglio tutti i palloni conquistati dai nerazzurri. Se la Fiorentina è terza a 3.399, stupisce il quarto posto del Monza a 3.361, che nonostante una classifica ancora da migliorare può comunque fregiarsi della bravura di Sensi e Pessina, che ordinano e distribuiscono palloni ai compagni brianzoli.

Milan e Juventus occupano rispettivamente settimo ed ottavo posto, sintomo che qualcosa da perfezionare ancora c’è. Chiude la classifica il Lecce, a quota 2.231 passaggi.

Il dato dei passaggi complessivi non servirebbe a nulla se non avessimo il parametro della percentuale dei passaggi riusciti: comanda anche qui il Napoli con l’87%, seguito da Fiorentina ed Inter a quota 86%. Il Monza e la Juventus sono stati precisi nell’85% dei casi, mentre le squadre più imprecise sono Atalanta (75%) e Verona (70%).

Le statistiche su falli e disciplina

Non stupisce per nulla che siano Verona e Torino le due squadre che comandano questa particolare graduatoria: lo zampino di Juric (oggi al Toro, prima a Verona) è evidente, con l’imposizione della fisicità per la rottura del gioco avversario.

Tameze da una parte, Linetty dall’altra interrompono perfettamente le trame avversarie, talvolta anche con le maniere forti. Terzo posto per la Cremonese.

Le respinte difensive

Ovviamente, le difese più sollecitate non possono che essere quelle di squadre meno blasonate: comanda la classifica delle respinte difensive il Lecce, a quota 157, davanti ad Empoli (152) e Spezia (142).

Sono Milan ed Inter, invece, le formazioni con difese meno impegnate: 56 respinte per i rossoneri, 80 per i nerazzurri.

Le statistiche sui contrasti

I contrasti sul campo determinano il numero di recupero dei palloni che una formazione è in grado di fornire, oltre al numero di azioni avversarie interrotte.

Abbiamo a disposizione sia il numero di contrasti effettuati che la percentuale di contrasti vinti: è la Cremonese – chiamata ad un gioco più fisico – la squadra che ha sostenuto più contrasti, ben 133. Di questi, però, solo il 51% sono risultati vincenti. Seguono lo Spezia a 130 (con il 55% di vincenti) e il duo Udinese-Verona a 126.

Se i bianconeri hanno vinto il 66% (e risultano essere la squadra più efficace in Serie A, con più contrasti vinti), il Verona ha conquistato il 54% dei contrasti.

Per il Milan, i contrasti effettuati sono 110 (con una percentuale di successo del 55%), per Inter e Juventus 97 (con una percentuale di 57% per ciascuna).

I corner a favore

Quando una squadra conquista molti calci d’angolo, solitamente è o per via del proprio gioco offensivo, o per un atteggiamento volto a recuperare un punteggio di sfavore.

In questo primo spicchio di campionato, è la Fiorentina che ha collezionato il numero maggiore di corner, con 54. Segue il Napoli a 49, e completano il podio Verona e Inter a 44. Il Milan è quinto con 40 corner a favore, la Juve dodicesima con 31.