Vai al contenuto

La sosta per le Nazionali è il momento ideale per tirare le prime somme della stagione e spetta al Milan finire sotto la lente di ingrandimento.

I campioni di Italia dopo 9 mesi hanno riassaporato il gusto amaro della sconfitta in Serie A e complice il Ko contro il Napoli, i rossoneri sono scivolati al quinto posto. La prima piazza resta a meno tre e dunque niente è perso.

La formazione di Pioli ha vinto 4 gare, con 2 pareggi e la sconfitta contro i partenopei a completare il bilancio. 13 reti segnate e 8 subite dalla squadra meneghina.

Vediamo cosa hanno detto le prime sette giornate del Milan, sotto il profilo delle statistiche.

Possesso palla come punto di forza

Uno degli aspetti più importanti del Milan concerne il possesso palla. Pressing alto per recuperare la sfera e gestione del pallone come punti cardini della manovra di Stefano Pioli.

A testimonianza di quanto detto, i rossoneri hanno totalizzato per il momento 3.066 passaggi che valgono la settima piazza generale, in questa speciale classifica in Serie A. Al comando troviamo il Napoli con 3.722 tocchi, seguito dall’Inter a quota 3.429 e la Fiorentina con 3.399 passaggi.

Tornando al “Diavolo”, la percentuale dei passaggi completati raggiunge l’83%, con 2.544 passaggi che hanno raggiunto la destinazione.

Rispetto alla classifica precedente, in questa graduatoria il Milan guadagna una posizione, con gli azzurri sempre primi con l’87%, mentre Fiorentina ed Inter restano appaiate all’86%.

I rossoneri compiono una media di 438 passaggi a partita.

Il gioco del Milan si sviluppa soprattutto in verticale, sia passando per le zone centrali e sia passando per le fasce. Nella zona centrale di attacco dei meneghini arriva la percentuale più alta: 31%.

Sugli esterni il gioco dei meneghini ha una rilevanza altrettanto fondamentale: nonostante la catena di sinistra attiri più attenzione con le discese di Theo Hernandez e Leao, anche quella di destra ha un ruolo importante nella mole di gioco dei rossoneri.

A sinistra il Milan ha percentuale del 27.1%, di poco superiore a quella opposta con il 26,8%. Il gioco nella zona difensiva della truppa di Pioli sfiora invece il 15%.

Tornando alla manovra sulle fasce esterne, i rossoneri hanno effettuato 78 cross e di questi, 17 sono arrivati a destinazione. Rappresentano il 29% dei traversoni riusciti che collocano i campioni di Italia al quarto posto. Solo Roma (34%), Bologna (31%) e Sassuolo (30%) hanno fatto meglio.

Un gol ogni 48 minuti

Milan che ha segnato 13 reti in questo avvio di campionato. Un gol ogni 48,5 minuti per la precisione.

La forza offensiva di Giroud e compagni si traduce in 91 tiri complessivi in 7 giornate.

Quelli nello specchio sono al momento 35 e nella classifica generale i rossoneri sono quinti a pari merito con Lazio e Sassuolo. Davanti a tutti ci sono Inter e Roma con 43 conclusioni in porta.

La manovra della truppa di Pioli ha visto queste 13 marcature tutte all’interno dell’area di rigore avversaria. Nessun gol è arrivato dalla distanza.

Di queste reti, 10 sono arrivate di sinistro, di cui 2 da calcio di rigore e tre con il piede destro. Nessuna di testa.

Grazie ad una manovra offensiva costante, i meneghini hanno raccolto per adesso 40 tiri dalla bandierina. Un buon numero, con i rossoneri che si portano al quinto posto.

Meglio di Calabria e soci, la Fiorentina con 54, il Napoli con 49 e la coppia, Inter – Verona con 44. Salta però agli occhi che dai corner, il Milan non abbia ottenuto nemmeno una rete.

Il gioco aereo in fase offensiva è un’arma poco efficacie per il Diavolo.

8 gol al passivo

La vera forza del Milan nella passata stagione è stata la difesa.

Da quando Pioli ha scelto Kalulu come compagno di reparto di Tomori, la formazione rossonera ha alzato un muro che dai rivali è stato superato appena tre volte nelle ultime 11 giornate del campionato scorso.

Quest’anno il pacchetto arretrato sta soffrendo più del previsto e sono già 8 le reti al passivo. Si tratta della media di 1.1 a gara. Nettamente in crescendo, rispetto appunto a quel fortino ammirato nella volata verso lo Scudetto.

Appena due i Clean-Sheet, il valore aggiunto del Milan Campione d’Italia. Dopo 7 turni, nella classifica delle gare concluse senza subire reti, Atalanta e Sassuolo dominano la scena con 4 partite.

Due anche i calci di rigore concessi da Tonali e soci. Di cui uno parato e l’altro realizzato.

Entrando nello specifico il Milan ha ottenuto a livello difensivo, il 55,5% di interventi in tackle riusciti. Rispetto alle altre formazioni di Serie A, la squadra di Stefano Pioli è decima. Bel lontana dal 66% fatto registrare dall’Udinese, al comando della graduatoria.

Nel gioco aereo i meneghini hanno vinto il 53,7% delle situazioni e si tratta di un buon numero, nonostante il Diavolo non disponga di giocatori altissimi a livello difensivo.

Complessivamente i duelli vinti dal Milan corrispondono al 54%, altro dato che ci spiega la forza di questa squadra che aggredisce l’avversario per riprendersi il possesso della sfera.

Infine uno sguardo ai cartellini. 17 quelli gialli e 1 cartellino rosso, quello che è costato a Leao la sfida contro il Napoli. Nella classifica dei più cattivi, i ragazzi di Pioli occupano il settimo posto, distanti 7 gialli dal Verona che ha già collezionato 24 ammonizioni.

Lo stesso numero di gialli presi dal Milan, pesano anche su Lecce e Sassuolo. Si tratta dell’unica big nella parte alta di questa graduatoria, considerando che Napoli, Juventus, Inter e Roma sono nelle ultime 4 posizioni: da 12 a 7 gialli.

Il cartellino rosso rimediato dal portoghese, porta i rossoneri nella mischia con altre 7 formazioni. La leadership poco gradita spetta alla Juventus con tre espulsioni, seguita da Bologna e Empoli con due. Le restanti 9 squadre sono ferme a zero.

Conclusioni

Il Milan è una squadra plasmata per costruire e imporre il proprio gioco.

Per puntare al bis di Scudetti però, ci sono tre aspetti da migliorare, a partire dall’attacco e soprattutto dalle situazioni di palla inattiva a proprio favore.

I meneghini devono essere più cinici nel gioco aereo, visto che non hanno segnato alcuna rete di testa e nonostante i numerosi angoli conquistati nelle prime sette giornate.

Il secondo aspetto, concerne la tenuta difensiva di una squadra che ha iniziato a subire troppi gol, rispetto al rendimento della seconda parte dello scorso campionato. Servono meno sbavature e una maggiore copertura della mediana verso la propria difesa (l’assenza di un giocatore come Kessie si sente e non poco).

Infine, meno interventi irruenti per abbassare il numero dei cartellini gialli, onde evitare un Leao bis che si è visto sventolare due ammonizioni nel giro di 20 minuti, con il Milan rimasto in 10 a vincere in quel di Marassi. Più contenimento e meno interventi ruvidi.