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Chiuso il girone d’andata, proviamo a tirare un po’ le somme della Serie A grazie al supporto dei numeri. Analizziamo i numeri fatti registrare dalle difese e dagli attacchi, soffermandoci in particolare sulle squadre in testa e in coda alla classifica.

Difese: Napoli e Inter le migliori

Partiamo dalla fase difensiva: la storia ha spesso premiato con lo scudetto le squadre che possedevano la miglior fase difensiva. In questo momento la capolista, l’Inter di Simone Inzaghi, vanta la seconda miglior difesa del campionato, con 15 reti subite, dietro solo al Napoli che ha incassato 14 reti.

C’è da dire che la tenuta difensiva del Napoli è decisamente peggiorata con l’infortunio di Kalidou Koulibaly: con il senegalese in campo, il Napoli ha subito 8 gol in 14 partite, mentre nelle 5 partite in cui è mancato (contro il Verona per squalifica e le ultime 4 partite per infortunio) ha subito ben 6 reti. Si tratta di uno dei giocatori con la miglior percentuale di contrasti vincenti sui dribbling avversari: il 71,4% delle volte che un avversario ha cercato di dribblarlo, ha fallito. La stessa identica percentuale è stata fatta registrare da Milan Skriniar, non a caso elemento fondamentale della difesa dell’Inter, assente solo in due occasioni in tutta la stagione per turnover.

Skriniar e compagni hanno contribuito a blindare la porta di Samir Handanovic, inviolata dalla vittoria per 3-2 contro il Napoli del 21 novembre: da allora 17 gol segnati e nessuno subito, per un’inviolabilità che ha toccato i 543 minuti.

In coda alla classifica, notiamo come ovviamente i numeri peggiori rispecchino abbastanza la posizione di classifica: 42 reti subite dalla Salernitana, 40 dal Cagliari, 39 dallo Spezia e 37 dal Genoa, con le due liguri a posizioni invertite rispetto al piazzamento in campionato.

I nomi che non ti aspetti: Stojanovic, Bremer e gli altri

A scorrere i numeri dei difensori del campionato spicca subito una sorpresa: Petar Stojanovic dell’Empoli risulta il giocatore che ha effettuato il maggior numero di contrasti (65) e anche quello che ne ha vinti di più (52). Un rendimento eccezionale che lo piazza davanti a giocatori maggiormente esperti della categoria come José Palomino (39 contrasti vinti su 54 effettuati), Rodrigo Becao (35 su 46) e Nicolas Dominguez (primo centrocampista in classifica con 34 contrasti vittoriosi in 57 tentativi).

Il centrocampista argentino del Bologna si è fatto notare anche e soprattutto per la fase di pressing: è il giocatore che ha pressato maggiormente gli avversari in Serie A (416 volte), risultando vincente in 125 occasioni (30%). Dietro di lui, con 124 pressing vincenti, troviamo Bremer del Torino, che vanta una percentuale di successo del 43,8 %, inferiore solo a Becao (45,3%) e Palomino (44,7%).

Il brasiliano del Torino, vera e propria rivelazione della stagione per quanto riguarda i difensori, guida anche la classifica delle intercettazioni (73) e dei salvataggi (97), risultando secondo dietro Palomino nel computo totale di giocatori contrastati e intercettazioni vincenti (104 per l’argentino dell’Atalanta, 102 per Bremer).

Attacchi: Inter su un altro pianeta, Salernitana decisamente inadeguata

Passando ad analizzare la fase offensiva, notiamo come il primato in classifica dell’Inter sia decisamente supportato dal suo attacco: 49 reti segnate, di cui 32 frutto di azioni in cui è stato registrato un assist di un giocatore per un compagno. 6 gol sono arrivati su rigore, su un totale di 9 tentativi (due errori di Lautaro Martinez e uno di Federico Dimarco).

Decisamente a distanza troviamo la Lazio, con 39 gol di cui 29 su assist, e il Milan, con 37 reti in cui si nota però maggiormente il peso dei singoli rispetto alla manovra di squadra, dato che si sono registrati solo 21 assist. L’Atalanta che vanta 35 reti come il Napoli, ha fatto registrare ben 26 assist vincenti.

La produzione offensiva dell’Inter è straordinaria anche confrontando i gol segnati con gli Expected Goals: i nerazzurri hanno fatto registrare 41,1 xP, arrivando a segnare quindi quasi 8 gol in più rispetto a quelli previsti. Ottimo anche il risultato del Milan, con i suoi 37 gol segnati rispetto al valore di 30,1 xP.

Chi ha fatto registrare un valore eccezionale è la Lazio: 39 gol su 24,4 Expected Goals, significa ben 14,6 gol in più rispetto alle previsioni.  

Risultato più in linea alle aspettative, pur superando, quelli dell’Atalanta, che ha segnato 35 gol nonostante un valore di Expected Goals di 32,7. Perfettamente in linea la Roma: 30 gol segnati, 30,3 il valore di xP fatto registrare.

L’Inter distacca tutti anche nel computo dei tiri: 321, di cui 116 nello specchio della porta. Segue la Roma con 309 tentativi, di cui però solo 84 diretti in porta, molto meno precisi del Napoli che con 300 tiri totali ha centrato la porta in 92 occasioni.

Per quanto riguarda la coda della classifica, balzano decisamente agli occhi le pessime performance della Salernitana: 10 reti segnate su un valore di Expected Goals di 16,3. Le altre squadre in lotta per la salvezza hanno un numero di reti maggiormente in linea con le occasioni create: 16 reti su un xP di 17,9 per lo Spezia, 19 su xP 18 per il Genoa, 17 su xP 18,4 per il Cagliari e 18 su xP 18,8 per il Venezia.

Vlahovic, Dybala, Dumfries e gli altri cecchini

Il giocatore che ha tirato più volte in assoluto (escludendo i calci di rigore) è stato Dusan Vlahovic: il capocannoniere del campionato ha segnato le sue 16 reti con 63 tiri totali, di cui 24 nello specchio della porta.

Andrea Pinamonti, al secondo posto nella classifica dei tiri totali, ha fatto registrare ben dieci tentativi in meno, ovvero 53, di cui però solo 11 nello specchio della porta.

Ben altra precisione con 21 tiri nello specchio per Paulo Dybala (su 52 tiri totali) e Domenico Berardi (su 51 tentativi).

Il giocatore più preciso risulta però essere Denzel Dumfries: il terzino dell’Inter ha centrato la porta 9 volte su 12 tentativi, ovvero il 75% delle volte. Quello che mediamente centra più volte la porta invece è Paulo Dybala, che fa registrare una media di 4,97 tiri a partita di cui 2,01 nello specchio della porta, numeri simili a quelli di Manolo Gabbiadini che centra la porta 1,99 volte a partita, con una media di 3,75 tiri totali.

Zlatan Ibrahimovic, che arriva al tiro mediamente 4,47 volte nell’arco dei 90 minuti, ha una media di 1,4 tiri nello specchio.

Lautaro Martinez, il principale sbocco offensivo dell’Inter, ha fatto registrare 20 tiri nello specchio su 50 in totale, con una precisione del 40%, inferiore anche a quella di Ciro Immobile che con 22 tiri nello specchio su 49 totali ha una percentuale del 44,9 %. Duvan Zapata, anch’egli con 22 tiri nello specchio, fa registrare una percentuale di precisione del 47,8%, avendo tirato complessivamente 46 volte.

I numeri di Lautaro Martinez, notevoli ma non particolarmente di spicco, evidenziano come la chiave della straordinaria produzione offensiva dell’Inter sia la partecipazione corale alla fase d’attacco da parte di tutta la squadra.