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Sembrava essersi persa, la magia di Gian Piero Gasperini. Per anni, la sua Atalanta aveva incantato, lottando per le prime posizioni in Serie A e diventando una protagonista del nostro calcio. L’ultima stagione aveva visto una flessione della formazione orobica, che dopo anni di vertice era arrivata soltanto ottava, fuori dalle coppe. E tutti pensavano che la “favola Atalanta” si avviasse ad una conclusione.

Stagione 2022/2023: dopo sette giornate il campionato di Serie A è in pausa e… indovinate un po’? L’Atalanta è in testa alla classifica, a pari merito con il Napoli. Gasperini, quindi, non ha smesso di essere mattatore del campionato italiano.

Ma da dove viene il successo dei bergamaschi? Andiamo a conoscere i numeri e le statistiche dell’Atalanta in questa prima frazione di stagione.

Le statistiche generali

Partiamo da dati semplici ed oggettivi: l’Atalanta, in sette giornate di Serie A, ha collezionato 17 punti, frutto di 5 vittorie, 2 pareggi e zero sconfitte. I nerazzurri sono stati capaci di conquistare il 71,4% delle gare giocate.

Da un punto di vista disciplinare, sono 81 i falli fatti e 95 i subiti, con 25 cartellini gialli al passivo (senza alcun “rosso” subito).

Una difesa inattaccabile

Il tandem Musso/Sportiello sembra essere, ad oggi, pressoché invalicabile: sono solo 3 i gol subiti, per una media di 0,4 reti al passivo per gara. Con ben 4 clean sheet, la Dea si conferma essere una delle difese maggiormente affidabili.

Non a caso, nella classifica percentuale relativa ai contrasti vinti, gli orobici si pongono in una delle migliori posizioni del campionato, con ben il 57% di duelli vinti.

L’assenza di Palomino, fermato prima dell’inizio del campionato, poteva assumere i contorni del dramma sportivo: invece, la retroguardia nerazzurra ha saputo reggere benissimo, promuovendo titolare nei tre dietro il giovane Okoli (gioellino dell’under 21), in attesa del migliori Djimsiti. Toloi e Demiral, infatti, garantiscono fisicità ed esperienza. Non a caso, i duelli aerei vinti dalla difesa sono ben il 51.3% del totale.

Centrocampo, che numeri

Ogni anno, l’Atalanta perde dei pezzi pregiati durante il mercato, per poi puntualmente ripresentarsi con nomi nuovi che non fanno rimpiangere i partiti verso altri lidi.

Freuler, ad esempio, è stato per anni un perno del centrocampo orobico, così come Gosens lo è stato in fascia. Con quest’ultimo approdato all’Inter già a metà della scorsa stagione, il metronomo svizzero è passato in estate all’ambizioso Nottingham Forest. Tuttavia, Gasperini possedeva già in casa il sostituto ideale, dal momento che Koopmeiners risulta essere un gioiello prezioso sia in impostazione che nel recupero palla che nella conclusione.

Partiti Pessina e Miranchuk, poi, sulla trequarti è arrivato Ederson, ad accompagnarsi ai prolifici Pasalic e Malinovskyj.

Insomma, è un reparto in mediana che ha davvero tutto, e i numeri lo testimoniano.

Dei ben 2.652 passaggi tentati, ben 1.999 sono correttamente giunti a destinazione (con una percentuale del 75.4%). Tra i passaggi riusciti, il 67,5 avvengono nella metà campo avversaria e l’84,7 nella metà campo difensiva.

Un indicatore che però la dice lunga sul gioco offensivo è quello dei passaggi in avanti: ben il 39% dei passaggi, infatti, avvengono in verticale, e solo il 13% all’indietro, con circa il 23% a sinistra e il 24% a destra.

Il computo dei cross, forse, è l’unico indicatore da migliorare (ma con il rientro di Zapata, magari, il dato si potrà assestare): sono 68 i cross su azione effettuati, e di questi sono 11 quelli riusciti.

Le statistiche d’attacco

Come accennato in precedenza, nella prima parte di stagione Gasperini è rimasto orfano di Zapata, fermo per problemi muscolari, e con un Muriel mai del tutto al meglio. Tuttavia, si è consolato con il gioiellino Hojlund e con l’ex Leicester Lookman, che affiancati ai prolifici trequartisti hanno tamponato le assenze.

I tiri totali sono finora 61, di cui ben 30 finiti nello specchio avversario. I gol segnati sono 11, con un 18% di realizzazione. Atalanta che va in gol ogni 57 minuti.

Sono sette le reti siglate dentro l’area (tra cui due rigori) e 4 fuori dai sedici metri.

Numeri, questi, già di per sé molto buoni: con il rientro di Zapata, però, ci si aspetta che migliorino ulteriormente.