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Torna la serie A dopo la grande delusione mondiale. Una 31ª giornata che propone parecchie gare interessanti e con molti risvolti che sono destinati ad incidere fortemente sul rush finale del torneo.

Classifica e partite della 31ª di A

Ovviamente è lo scontro al vertice che appassiona tutti, con una giornata che potrebbe essere fondamentale per il sogno scudetto del Milan, impegnato in casa con il Bologna mentre il Napoli affronta l’ostica trasferta di Bergamo e Juve e Inter incrociano i loro destini scudetto in una gara dove il pareggio non serve a nessuno. Di tutte queste gare parleremo singolarmente mentre qui proviamo a tracciare i temi delle altre di Serie A.

Spazio ovviamente alla lotta salvezza con 2 match che possono stravolgere le aspettative del finale di campionato come Spezia-Venezia e Udinese-Cagliari.

Occhio poi al derby toscano tra Fiorentina ed Empoli e alla gara dal sapore di Europa tra la Lazio di Sarri e il Sassuolo di Dionisi.

Spezia-Venezia

Gara fondamentale per i destini salvezza delle due squadre, con un Venezia chiamato al riscatto e a giocarsi le residue speranze di mantenere la categoria.

Lo Spezia ha 29 punti, quasi tutti conquistati contro squadre del lato destro della classifica (22 pari al 76%) e con una vittoria metterebbe una seria ipoteca alla seconda salvezza consecutiva. Inoltre in casa gli spezzini sono la formazione che in casa ha trascorso meno minuti di tutti in svantaggio (un totale di 143′): insomma un’occasione d’oro per gli uomini di Thiago Motta.

Dall’altra parte un Venezia che sta attraversando un momento difficilissimo: la sconfitta contro la Samp nell’ultimo turno pesa come un macigno, e i lagunari arrivano da 4 partite perse consecutivamente: solo nella stagione 01/02 fecero peggio con 5 KO di fila sotto la gestione Prandelli, con una squadra che a fine stagione sarà mestamente retrocessa.

  • I precedenti: uno solo il precedente in serie A, cioè quello della gara di andata conclusa con un rocambolesco 2-1 a favore dello Spezia
  • Curiosità: difficilmente vedremo un gol di testa: il Venezia ha subito solo il 6% dei gol così (3 su 54) ed è la migliore in questa stats. Di contro lo Spezia è la squadra che segna meno di testa nei top 5 campionati (appena 2 gol realizzati).
  • Occhio a: Rey Manaj che appare on fire: 3 gol nelle ultime 6 partite, tanti quanti quelli segnati nelle precedenti 32 gare.

Lazio-Sassuolo

Ci si aspetta una gara vivace, di spettacolo e bel gioco con due allenatori dalla mentalità aperta. Le due squadre sono inoltre divise da 6 punti cosa che potrebbe mettere un po’ di pepe al finale del campionato in chiave europea.

La Lazio è però chiamata al riscatto dopo il disastroso derby perso per 0-3 e deve scacciare l’incubo di due gare senza punti, cosa che non succede da Novembre.

Il Sassuolo non appare comunque l’avversario più morbido in tal senso: i neroverdi sono imbattuti nelle ultime 10 gare in cui affrontavano avversari con più punti in classifica.

  • I precedenti: 17 partite totali e 8 in casa Lazio nei precedenti. Nelle gare giocate a Roma predominanza laziale con 5 vittorie a fronte dei 2 successi emiliani. Appena 1 pareggio.
  • Curiosità: L’incrocio con la Lazio rappresenta per il Sassuolo la partita storicamente con la maggiore media gol. Quando le due formazioni si affrontano la media è di 3.4 gol a partita.
  • Occhio a: Sergej Milinkovic-Savic che è il centrocampista che ha preso parte al maggior numero di gol in questa Serie A con un totale di 17 suddivisi in 8 gol e 9 assist.

Salernitana-Torino

La squadra di Nicola si gioca le ultime speranze, per la verità molto flebili, contro il Toro di Juric che non ha più molto da chiedere in termini di classifica al campionato.

Una gara che per i campani arriva dopo la sconfitta con l’altra torinese delle Serie A, con un successo che ormai manca da inizio Febbraio e una classifica quasi segnata. Il miracolo salvezza di Nicola attende una svolta che può arrivare solo in questa gara dati alla mano.

Infatti il Torino è la squadra che da inizio Febbraio ha racimolato meno punti di tutte (appena 3), non ha segnato in 8 delle ultime 11 trasferte e non vince da 5 partite contro l’ultima in classifica (ultimo successo datato marzo 2019 contro il Chievo per 3-0).

  • I precedenti: 3 confronti totali in Serie A tutti ad appannaggio del Torino che ha complessivamente segnato 15 gol contro gli appena 2 della Salernitana.
  • Curiosità: Solo il Barcellona (8.8) pressa di più del Torino (9.2) in termini di passaggi concessi in media agli avversari per azione difensiva (o PPDA) nei cinque grandi campionati europei in corso, mentre solo Brest (16.8) e Union Berlino (16.5) hanno una media più alta della Salernitana (16.1).
  • Occhio a: Belotti che mette nel mirino Graziani come secondo miglior marcatore della storia del Torino in Serie A. Per il “gallo” sono 96 le reti, mentre per Ciccio Graziani sono 98

Fiorentina-Empoli

Derby toscano, che vale più per la supremazia regionale che per la classifica, anche se la Fiorentina spera ancora nell’Europa e l’Empoli deve guardarsi le spalle dopo un brutto periodo.

I viola tornano nel fortino del Franchi dopo il bel pareggio esterno contro l’Inter: in casa la Fiorentina ha vinto 8 delle ultime 11 e da Ottobre nessuno ha fatto meglio.

Di contro l’Empoli non segna in trasferta dal 16 Gennaio e non vince in generale da ben 13 partite, facendo quindi registrare la striscia aperta più lunga di attesa per la vittoria. Solo una volta nella storia gli empoesi hanno fatto peggio in Serie A (15 turni senza vittoria nel 1999).

  • I precedenti: 23 gare totali in Serie A con 10 vittorie viola, 7 pareggi e 6 vittorie dell’Empoli. Attenzione però perché l’Empoli ha vinto 4 delle ultime 6.
  • Curiosità: Andreazzoli ha un totale di gol segnati dalle sue squadre di 99 ed attende quindi il centesimo che per Vincenzo Italiano è arrivato invece nell’ultima giornata con la rete di Torreira a Milano.
  • Occhio a: proprio Torreira. l’uruguagio ha già eguagliato il suo record di marcature (4) ed è il giocatore che ha più palloni recuperati (136)e intercettati (25) nella squadra viola.

Udinese-Cagliari

Gara salvezza che in qualche maniera ricalca quella tra Spezia e Venezia. L’Udinese ha un match ball significativo e il Cagliari invece non può fallire l’obiettivo per mettere un mattoncino fondamentale verso la salvezza risucchiando i friulani nella lotta.

La squadra di Cioffi ha comunque la tranquillità di giocarsi questo match alla Dacia Arena, stadio in cui ha perso una sola volta da ottobre ad oggi, peraltro nella discussa sfida contro l’Atalanta finita con un rovinoso 2-6.

Il Cagliari di Mazzarri deve riprendere la corsa, visto che dopo l’impennata di risultati dell’inizio del girone di ritorno ora arriva da tre sconfitte consecutive senza segnare nemmeno un gol. Era da Settembre 2008 (allora c’era Allegri in panchina) che i sardi non facevano registrare una serie così negativa.

  • I Precedenti: 53 gare in serie A con prevalenza friulana viste le 26 vittorie dell’Udinese e le 12 del Cagliari a fronte di 15 pareggi complessivi. A Udine l’ultima partita ha sorriso al Cagliari che però non ha mai vinto due gare consecutive in Friuli.
  • Curiosità: L’Udinese ha un possesso palla medio di 40.7% solo la Salernitana ha un dato peggiore in questa Serie A
  • Occhio a: Gerard Deulofeu che ha segnato la sua unica doppietta in Serie A proprio nella gara d’andata contro il Cagliari finita 4-0 per l’Udinese.

Sampdoria-Roma

Una Samp rinfrancata dall’ultimo successo nello scontro diretto contro il Venezia che però trova sulla sua strada una delle squadre più in forma del torneo, cioè la Roma di Mourinho che arriva dal trionfo nel derby.

Dal ritorno di Giampaolo in panchina la Sampdoria ha migliorato molti parametri della sua stagione, e con 29 punti in classifica cerca lo sprint definitivo verso la salvezza. Sono 9 punti in 8 giornate quelli raccolti dai blucerchiati nell’ultimo periodo e ben 6 squadre hanno fatto peggio.

Di contro c’è una Roma in super forma: non perde da 9 giornate e potrebbe inanellare la decima partita senza sconfitte, evento che manca in casa giallorossa dalla stagione 16/17 (all’epoca con Spalletti in panca furono 17 giornate utili). Potrebbe esserci aria di pareggio anche in considerazione del fatto che il segno X manca alla Samp da ben 11 gare.

  • I precedenti: parliamo di una classica della Serie A con 127 partite giocate. 40 vittorie doriane, 36 pareggi e 51 vittorie capitoline con un parziale che però si ribalta fortemente per le gare giocate a Genova dove la Samp è in vantaggio per 30 a 10 in termini di vittorie.
  • Curiosità: 11 gol su sviluppo di corner per la Roma ad un solo gol di distanza dal suo record in Serie A di 12 fatto registrare nella stagione 09/10.
  • Occhio a: Tammy Abraham e Ciccio Caputo. L’inglese può diventare il miglior marcatore britannico in una singola stagione di A dai tempi di Gerry Hitchens, essendo a 15 gol contro i 16 segnati all’epoca dal suo “antenato”. Ciccio Caputo è invece ad un solo gol dalla doppia cifra che sarebbe la quarta consecutiva in Serie A, un dato fatto registrare in questo periodo solo da Ciro Immobile.

Verona-Genoa

Un Verona ormai tranquillo ospita un Genoa che invece dovrà giocare alla morte per inseguire il sogno salvezza.

La squadra di Tudor punta tutto su un attacco spumeggiante, considerando che da quando è arrivato il tecnico croato gli scaligeri hanno il secondo miglior attacco della Serie A con 52 reti, uno meno dell’Inter nello stesso periodo.

Dall’altra parte però c’è una squadra che si affida principalmente alla solidità difensiva: da quando è arrivato Blessin sono 6 clean sheet in 8 partite, un dato superato nei top 5 campionati europei solo dalla Real Sociedad (7 in 9 partite).

  • I precedenti: Sono 29 le gare in A tra le due formazioni, con una prevalenza genoana (11 vittorie contro 8). Attenzione però perché 6 delle 8 vittorie scaligere sono arrivate in Veneto.
  • Curiosità: Blessin è il primo allenatore nella storia del Genoa (nell’era dei 3 punti) a rimanere imbattuto nelle sue prime 8 partite di campionato.
  • Occhio a: l’ex di partita Giovanni Simeone. Nelle ultime 12 partite è andato a segno solo in una gara (contro il Venezia con cui fece tripletta) quando nelle precedenti 12 aveva segnato in 7 partite totalizzando la bellezza di 12 reti.