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Il campionato italiano di quest’anno potrebbe essere descritto come un evento straordinario. Il Napoli ha messo fine a un’attesa di 33 anni, regalando una gioia immensa ai suoi sostenitori che anelavano il simbolo tricolore, un simbolo anelato da numerose generazioni.

Dopo due decenni in cui il dominio era stato principalmente esercitato da squadre come la Juventus, il Milan e l’Inter, il Napoli ha finalmente infranto questo cerchio chiuso, ridefinendo le carte del calcio nazionale e coronando i sogni della sua tifoseria, che viveva nel ricordo dell’era di Maradona.

Il percorso vincente della squadra di Spalletti

Raccontiamone di più sulla straordinaria avventura del Napoli. All’inizio del campionato abbiamo osservato Atalanta e Roma distinguersi per le loro prestazioni, mentre i bergamaschi pareggiavano contro il Milan e la Roma faceva lo stesso contro la Juventus. Un’inaspettata sconfitta dell’Inter contro la Lazio lasciava il podio aperto a nuove sfide.

Con l’avanzare delle giornate, Napoli, Milan, Juventus, e Lazio si posizionarono in maniera promettente in Europa, con il Torino e l’Udinese che dimostrarono un ottimo avvio stagionale, contrariamente alla Cremonese e al Monza che stentarono a raccogliere punti.

Nella quinta giornata, l’Atalanta si conquistò la vetta della classifica in solitaria, ma il Derby della Madonnina vide il Milan trionfare sull’Inter. Successivamente, durante la settima giornata, il Napoli vinse in trasferta contro il Milan, iniziando la sua ascesa ai vertici.

Dopo aver ampliato il proprio vantaggio battendo l’Atalanta nel 13º turno, il Napoli consolidò la sua posizione di comando. Mentre il girone di ritorno vedeva la squadra allungare ulteriormente il vantaggio, la Juventus veniva penalizzata in seguito a un’inchiesta, cosa che la allontanò definitivamente dall’ambizione scudetto.

Il Napoli poi consolidò il suo vantaggio, restando al vertice aiutata anche dalle difficoltà dell’Inter. E così, con un pareggio contro l’Udinese, il Napoli si incoronò campione con ben cinque giornate di anticipo.

La Lazio di Sarri strappa applausi

La Lazio merita una menzione particolare, riuscendo a dimostrarsi una forza competitiva di rilievo grazie a performance difensive, con Provedel che segnò un nuovo record di minuti senza subire gol.

Sebbene alcune sconfitte abbiano interrotto questo percorso, le vittorie contro squadre come Milan e Sassuolo consentirono alla squadra di concludere il campionato al terzo posto, e a Provedel di raggiungere il record di clean sheet di Gianluigi Buffon.

Victor Osimhen: una stagione da record

La discussione spetta ora a Victor Osimhen, il calciatore nigeriano che ha incantato tutti segnando 26 gol. Il suo apporto è stato determinante fin dalle prime giornate, incidendo su importanti vittorie e scrivendo pagine di storia come quella del gol decisivo contro la Roma.

Il suo contributo non si è limitato a reti numerose, ma a gol che hanno lasciato il segno, come la tripletta al Sassuolo e le decisive doppiette che hanno ripetutamente salvato il Napoli in momenti chiave.

Osimhen ha stabilito diversi record personali e di squadra, culminando nella partita contro l’Udinese, dove il suo gol ha consegnato al Napoli il titolo. Tale vittoria non solo lo ha incoronato capocannoniere, ma gli ha permesso anche di diventare il calciatore africano con il maggior numero di reti in un singolo campionato italiano.