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Il campionato di Serie A 2001/2002 è stato un susseguirsi di eventi talmente inaspettati che nessun appassionato potrà mai dimenticare. Con il campionato italiano di calcio al suo centesimo anniversario, ci siamo trovati di fronte a scenari da vero e proprio thriller sportivo.

Sorprese e incertezza

La competizione, apertasi sotto i migliori auspici per Roma e Juventus, ha visto emergere una squadra inaspettata: il Chievo. Questo club, proveniente da un angolo tranquillo di Verona, ha stupito tutti, arrivando a competere al vertice con la ‘Vecchia Signora’ sin dalle prime giornate.

Nonostante un inizio incerto, la Juventus, guidata da Lippi, ha saputo correggere le proprie debolezze tattiche e recuperare terreno, mentre la Lazio ha vissuto un momento difficile che ha portato alla sostituzione di Dino Zoff con Alberto Zaccheroni.

Viceversa, l’Inter si è posizionata come una seria contendente al titolo, assumendo la leadership del campionato già alla quinta giornata.

E proprio l’Inter di Cuper appare come la novità in grado di infilarsi nel duello tra le romane e la Juve atteso alla vigilia. I nerazzurri non sono belli da vedere, il gioco è molto farraginoso ma sono comunque efficaci. Merito delle enormi individualità in attacco, anche perché a metà campionato torna a calcare il prato di San Siro un certo Ronaldo, tornato dopo il terribile infortunio del 2000. Un Ronaldo determinato, anche in vista del mondiale nippo-coreano che si disputerà da li a qualche mese.

Approfittando del rodaggio della nuova Juve di Lippi, di una Lazio in crisi e di una Roma non brillantissima, la formazione di Cuper prende la vetta superando anche l’incredibile Chievo dei miracoli che si toglie però lo sfizio di vincere a San Siro.

Il finale mozzafiato

Il secondo atto del campionato ha visto affievolirsi le ambizioni di Chievo e Milan, avversati da infortuni e perdita di slancio. Nel frattempo, la Juve ha saputo reinventarsi con uno spostamento tattico di Thuram in difesa e la trasformazione di Nedvěd in trequartista, riuscendo a rientrare prepotentemente nella corsa allo scudetto contro Roma e Inter.

I nerazzurri sembravano poter finalmente rimettere le mani su uno scudetto che mancava da 13 anni: vincendo lo scontro diretto contro la Roma l’Inter pareva lanciata ma i colpi di scena non si fecero attendere.

Uno degli snodi cruciali fu la 30ª giornata: la clamorosa sconfitta interna dell’Inter contro l’Atalanta e il pareggio della Roma a Venezia rimisero in gioco il campionato, all’apparenza già deciso facendo rientrare in corsa la Juventus.

Le ultime vicende videro soddisfazioni e delusioni alternarsi fino all’ultima giornata, il famoso 5 maggio 2002, quando la Juventus superò l’Inter e si laureò campione d’Italia, relegando i nerazzurri, travolti dalla Lazio, al terzo posto.

La provincia va in paradiso: il Chievo e Hubner

Il Chievo, pur nella tragedia della perdita di Mayélé, ha concluso il campionato con un entusiasmante quinto posto, conquistando l’accesso alla Coppa UEFA. Un traguardo che, insieme all’inattesa lotta per il primato, ha siglato una stagione straordinaria per il club veronese.

In tema di realizzazioni individuali, è doveroso menzionare Dario Hubner, che, a 35 anni, si è aggiudicato la classifica dei marcatori insieme a Trezeguet. Con il Piacenza, Hubner si è imposto grazie a una performance superlativa che lo renderà indimenticabile per gli appassionati del calcio italiano.