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Ai giorni nostri siamo abituati ad una Lazio che fa mercato oculato.

Questo l’imperativo del presidente Lotito, uno che non ci sta a farsi prendere per il collo dai prezzi folli del calcio mercato.

Eppure c’è stato un tempo in cui la società biancoceleste era la regina assoluta del mercato, con l’allora numero 1 Cragnotti pronto a sborsare denari su denari per portare a Formello svariati pezzi da novanta.

Una politica monetaria che poi costerà caro alla Lazio, con il fallimento evitato di un soffio.

Vediamo allora quali sono stati i 10 acquisti più cari della storia laziale: 8 nell’era Cragnotti e due sotto il controllo di Lotito. Una formazione a dir poco impressionante.

1- Hernan Crespo

Valdanito inarrivabile.

Estate 2000, la Lazio ha appena vinto il suo secondo scudetto e Cragnotti è deciso a rinforzare ancora la squadra in vista anche della Champions League. Il colpo serve in attacco e così la truppa aquilotta fa allin su Hernan Crespo: 112 miliardi di lire, un prezzo mostruoso per l’epoca e che oggi avrebbe un valore medio, considerando il passaggio in euro pari a 56 milioni.

Fu davvero un acquisto clamoroso per i soldi pagati dalla Lazio, per un giocatore che a Parma aveva lasciato il segno con 80 reti in 151 presenze e la vittoria della Coppa Uefa nel 1999.

A Formello Hernan Crespo ci rimane due anni e conferma di essere un bomber di razza: 40 presenze e 28 gol nella prima stagione e 20 reti in 33 gettoni il secondo anno.

Poi arriva il terremoto economico che investe le casse della società: serve vendere i pezzi migliori, con Crespo che segue Nesta a Milano: il difensore al Milan e l’attaccante argentino sulla sponda nerazzurra, in cambio di 36 milioni di euro.

2 – Gaizka Mendieta

Uno dei più grandi flop nella storia del calcio.

Gaizka Mendieta si fa conoscere al grande pubblico, come colonna portante del Valencia di Hector Cuper che ad inizio nuovo millennio regala spettacolo in Champions League. La truppa spagnola raggiunge due finali di fila in Coppa Campioni e con l’italiano Carboni in campo.

Per il Valencia saranno due finali amare: sconfitta nel 2000 nel derby iberico contro il Real Madrid (3-0) e Ko anche l’anno successivo ai calci di rigore contro il Bayern Monaco.

Mendieta è uno dei punti imprescindibili di quella squadre e così quando nell’estate del 2001 Cuper passa sulla panchina dell’Inter, il mediano dei bianchi decide di salutare a sua volta.

Lo vuole la Lazio di Cragnotti che nell’ultimo grande calcio mercato della sua era, prima del ridimensionamento, sborsa 96 miliardi di lire, ovvero 48 milioni di euro.

Il rendimento però sarà un disastro. Gaizka non sembra nemmeno il lontano parente di quel giocatore ammirato con il Valencia: tra stagione tribolata della Lazio, posizione sbagliata in campo del giocatore e un pessimo ambientamento, Mendieta mette assieme 31 prenze, di cui solo 20 in Serie A.

Un flop assoluto e che lo vede nell’estate del 2002 passare al Barcellona.

Attualmente il buon Mendieta, dopo aver chiuso la carriera nel Middlesbrough, è rimasto a vivere in Inghilterra dove inganna il tempo come DJ.

3 – Juan Sebastian Veron

La Brujita della mediana.

Il centrocampista argentino è stato uno degli artefici del secondo scudetto laziale, con Cragnotti che lo acquista nel 1999 dal Parma per 60 miliardi di lire, vale a dire 30 milioni di euro.

Veron ha appena vinto la Coppa Uefa con i ducali e arriva per permettere il salto di qualità alla truppa biancoceleste. E così sarà: Scudetto, Supercoppa Italiana, Supercoppa europea e Coppa Italia in due stagioni in riva al Tevere.

Il tutto condito da 14 reti in 79 presenze e una serie di giocate che hanno fatto esaltare il pubblico della Lazio. Nel 2001 il passaggio al Manchester United per 80 miliardi di lire (40 milioni di euro).

4 – Christian Vieri

Bobo superstar.

Christian Vieri è uno dei bomber più ricercati nel mercato di fine anni ’90: dopo l’esperienza bianconera e l’esaltante stagione all’Atletico Madrid con 24 reti in 24 gare, “Bobo” si carica la nazionale sulle spalle a Francia ’98 e la porta fino ai quarti di finale, prima che la Francia ci rispedisca a casa ai calci di rigore.

Mentre Vieri fa innamorare l’Italia del pallone, Cragnotti versa quasi 60 miliardi di lire all’Atletico Madrid e lo porta a Formello. Sembra l’uomo adatto per puntare al secondo scudetto, in una squadra già imbottita di campioni.

La Lazio 1998-99 è trascinata anche dalle reti di Vieri, ma un crollo nel finale condanna gli aquilotti al secondo posto alle spalle del Milan. La formazione di Eriksson saprà rifarsi nella finale di Coppa delle Coppe, l’ultima prima della soppressione: 2-1 al Maiorca e Bobo decisivo.

In tutto, l’ex bianconero mette assieme 14 reti in 28 presenze stagionali (out tre mesi per un infortunio al ginocchio) e nell’estate del 1999 passa all’Inter per la cifra record di allora: 90 miliardi di lire, 45 milioni di euro.

5 – Jaap Stam

La diga olandese.

Jaap Stam arriva in maglia laziale nell’estate del 2001 per 48 miliardi di lire: 24 milioni di euro che da Formello arrivano sulla sponda rossa di Manchester. Fu l’ultimo grande acquisto dell’era Cragnotti.

Tre anni di grande spessore quelli del difensore olandese che con 3 reti in 70 presenze fu decisivo per la vittoria della Coppa Italia. Nell’estate del 2004 passa al Milan e con i rossoneri vince subito la supercoppa italiana contro la Lazio per 3-0.

6 – Stefano Fiore

Dall’Udinese alla Lazio per 50 miliardi di lire, tradotti in euro: 25 milioni.

Stefano Fiore nell’estate del 2001 è uno dei giocatori più contesi, grazie anche alle ottime prestazioni con la maglia dei friulani. Il calabrese passa ai biancocelesti e resterà alla Lazio fino 2004.

Tre stagioni in cui si conferma ad alti livelli e segna 30 reti in 133 presenze: segna la rete decisiva per la vittoria della Coppa Italia 2004, l’ultima gemma regalata ai laziali, prima del passaggio al Valencia.

7 – Claudio Lopez

Un altro Valenciano.

Prima ancora di Mendieta, il primo giocatore del Grande Valencia a varcare la soglia di Formello è Claudio Lopez.

L’attaccante argentino è stato uno dei mattatori degli spagnoli nella precedente Coppa dei Campioni, fino alla finale persa contro il Real Madrid. Cragnotti se ne innamora e lo porta alla Lazio per 46 miliardi di lire: 23 milioni di euro.

Inizia con il botto e il debutto, nella finale della Supercoppa Italiana 2000, è bagnato con una doppietta che vale il 4-3 sull’Inter. Poi un brutto infortunio lo tiene fuori nella prima stagione.

Rimarrà in maglia biancoceleste fino al 2004 e vince anche un Coppa Italia: 40 reti in 144 presenze rappresentano lo score della punta argentina.

8 – Mauro Zarate

Gioie e dolori per l’acquisto più caro nell’era Lotito.

L’attaccante argentino viene acquistato nel 2008 dalla Lazio per 20 milioni di euro.

Tre stagioni, tra molti alti e pochi bassi, in cui segna 33 reti in 119 presenze. Nel 2011 passa in prestito all’Inter e dopo 12 mesi è di nuovo a Formello: ma dopo appena 7 prenze finisce fuori squadra per aver rifiutato alcune decisioni della società.

Il tutto condito da un processo al tribunale della FIFA che mette fine all’esperienza laziale di Zarate.

9 – Vedat Muriqi

Un flop inaspettato.

Vedat Muriqi arriva nell’estate del 2020 alla corte di Lotito per 20 milioni di euro, dopo aver segnato 17 reti in 36 partite con la maglia del Fenerbahçe.

Il Kosovaro però non terrà fede alle premesse, con appena 2 gol in 34 match nella prima stagione e addirittura zero reti in 15 partite, prima di essere ceduto in prestito a gennaio 2022 al Maiorca in Spagna.

10 – Angelo Peruzzi

Tyson tra i pali.

La Lazio campione d’Italia, nell’estate del 2000 si assicura in porta le prestazioni di Angelo Peruzzi: una vita con la maglia della Juventus, prima di una stagione con quella dell’Inter.

Arriva a Formello per 17.9 milioni di euro e fino al 2007 sarà il muro laziale. Grazie anche alle prestazioni con i biancocelesti ritroverà un posto in Nazionale, fino a diventare campione del mondo nel 2006 pur non giocando nemmeno un minuto in Germania.

Con la Lazio mette assieme 226 presenze e con 242 reti al passivo.