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A sole due giornate dal termine del girone d’andata, la situazione in classifica è quanto mai fluida, soprattutto in vetta, dove però proprio l’Inter potrebbe questa volta approfittare del turno favorevole che vede le dirette rivali sfidarsi nel big match del posticipo che vede Milan e Napoli di fronte (a cui dedicheremo uno speciale approfondimento).

Anche l’Atalanta avrà la Roma di fronte per una sfida altamente spettacolare, mentre le altre due inseguitrici, Fiorentina e Juventus, dovranno vedersela con le due emiliane (Sassuolo e Bologna rispettivamente).

Poi c’è il ritorno di Juric contro il suo ex Verona, la sorpresa Empoli in quel di Spezia e la sfida salvezza tra Cagliari e Udinese. Insomma, anche questa volta mille spunti interessanti che cerchiamo di riassumere partita per partita.

Lazio – Genoa

Non basta certo la vittoria in Coppa Italia per dare una svolta alla pessima stagione del Genoa, che dopo l’arrivo di Shevchenko in panchina ha saputo portare a casa soltanto un punto in cinque partite segnando anche una sola rete in tutto. Il ritorno in campo di Destro vedremo se riuscirà a invertire la rotta verso il baratro.

Per la Lazio le cose non vanno molto meglio, con tre sconfitte nelle ultime cinque giornate che hanno compromesso la classifica e il morale. In casa il fortino bianco celeste ha traballato dopo il punto conquistato nelle ultime due partite contro Juve e Udinese, ma Sarri se non altro dovrebbe ritrovare tutti i suoi titolari a disposizione.

  • Scontri diretti: cinque vittorie e una sconfitta nell’ultima striscia casalinga contro il Genoa, con l’unica certezza di una media gol altissima a 4.2 a partita (nelle ultime dieci sfide).
  • Curiosità: oltre a Shevchenko, soltanto Marchioro nel 1995 e Del Neri nel 2012, non sono riusciti a trovare nemmeno una vittoria sulla panchina del Genoa in Serie A (nessuno è arrivato a sei però).
  • Occhio a: Ciro Immobile, che ha sempre avuto il Genoa nel mirino con ben 11 gol segnati ai rosso blu.

Salernitana – Inter

Non può non tenere banco la situazione societaria sempre più disperata dei campani, che ora rischiano seriamente persino l’esclusione dalla competizione non dovessero cambiare le cose da qua a fine anno.

A complicare le cose, un ostacolo sul campo che sembra insormontabile vista la condizione degli uomini di Colantuono: un punto in sette giornate, tre sconfitte di fila (quattro con quella in Coppa Italia) e una sola rete all’attivo nel frangente.

Inzaghi di contro vola a gonfie vele dall’alto della riconquistata prima posizione, con un filotto di cinque vittorie di fila e già quattro giornate senza subire gol.

  • Scontri diretti: malgrado il gap ta le due squadre, nei due precedenti scontri in Campania hanno sempre vinto i padroni di casa e l’Inter non è mai riuscita a segnare nemmeno un gol.
  • Curiosità: ai nero azzurri manca una sola rete per eguagliare il suo record assoluto di gol in un singolo anno solare. Al momento siamo a quota 98, a un passo dal 99 realizzato nel lontano 1950.
  • Occhio a: Niccolò Barella, che in questa stagione è il giocatore che ha servito più assist di tutti con ben 7 palloni validi per il gol (solo Candreva era riuscito a fare meglio nel girone di andata del 2017 con otto).

Atalanta – Roma

Situazione di morale e di classifica totalmente diversa per le due compagini, con Gasperini che sembra aver di nuovo ingranato la marcia giusta (sei vittorie consecutive in campionato) e Mourinho ancora alla ricerca di continuità e alle prese con i soliti infortuni e ritardi di condizione.

La Roma fuori casa è andata a corrente alternata, con tre vittorie e cinque sconfitte senza mai un pari. Per i bergamaschi invece un avvio più stentato proprio tra le mura amiche, salvo poi trovare due vittorie di fila con ben 9 gol segnati.

  • Scontri diretti: la Roma non riesce a battere l’Atalanta da sette partite (4 sconfitte e tre pareggi), riuscendo però a segnare almeno un gol in tutte le ultime 11 sfide contro i bergamaschi.
  • Curiosità: da ben 12 gare la Roma non riesce a battere nessuna delle squadre che occupano le prime cinque posizioni in classifica.
  • Occhio a: Luis Muriel, già capace di segnare sette reti alla Roma dal suo esordio nel 2011 (soltanto Mertens con otto ne ha segnate di più ai giallo rossi)

Bologna – Juventus

Sfida chiave per gli obiettivi stagionali delle due squadre, con i felsinei staccati nuovamente in classifica dopo due sconfitte consecutive con prestazioni non all’altezza delle aspettative di Mihailovic. Per la Juve lo stop contro il Venezia, è l’ennesima prova di quanto la stagione sia in salita.

Il Bologna in casa alterna una vittoria e una sconfitta da ben sei giornate, ma solo in un’occasione non è riuscito a segnare nemmeno un gol. Dybala ancora in dubbio, sarà Morata a guidare l’attacco bianco nero.

  • Scontri diretti: il Bologna ha sempre perso contro la Juve negli ultimi dieci scontri giocati, cinque di fila proprio al Dall’Ara. Ultima vittoria rosso blu datata 1998.
  • Curiosità: se l’attacco Juve non funziona al meglio, sta invece andando bene la difesa che nelle ultime sei partite ha subito solo due reti mantenendo la porta inviolata in quattro occasioni.
  • Occhio a: Marko Arnautovic, che è il giocatore che ha portato più punti alle casse del Bologna (sette, grazie alle sue sei marcature).

Cagliari – Udinese

Sfida decisiva in chiave salvezza, con il Cagliari di Mazzarri che deve provare a trovare i tre punti che mancano da nove giornate (solo quattro pareggi nel frangente).

Non se la passa meglio l’Udinese, con una sfilza di pareggi (ben sette nelle ultime 11 giornate con una sola vittoria) che sono costati la panchina a Gotti.

Traballa, da tempo, anche quella dei sardi, che in casa peraltro hanno sempre subito almeno un gol in tutte le nove partite della stagione. I friulani fuori invece hanno raccolto solo un punto nelle ultime quattro giornate.

  • Scontri diretti: da tre partite i sardi non battono i friulani in casa propria (q pareggio e due sconfitte)
  • Curiosità: sarà decisivo il primo quarto d’ora del secondo tempo, dove l’Udinese è la squadra che ha subito più gol di tutte in Serie A (il 32%) mentre il Cagliari è quella che ha segnato di più (5 su 17, il 29% delle sue reti).
  • Occhio a: Joao Pedro, che con un gol potrebbe diventare solo il secondo giocatore del Cagliari di sempre a raggiungere almeno quota 10 gol per tre stagioni di fila (dopo Gigi Riva che ci riuscì per ben due volte, tra il 65 e il 69 e poi di nuovo tra il 71 e il 74).

Fiorentina – Sassuolo

Occasione d’oro per la Fiorentina, che potrebbe addirittura consolidare il già ottimo quinto posto in classifica, e che soprattutto in casa sta facendo numeri pazzeschi, ormai alla quinta vittoria di fila (sei se mettiamo dentro anche quella di Coppa Italia).

Occhio ovviamente perché anche il Sassuolo è squadra imprevedibile che sa anche giocare bene, pur in questa stagione con rendimento altalenante. Emiliani imbattuti da cinque giornate, capaci di espugnare S.Siro così come però di perdere contro l’Udinese.

Nelle ultime undici partite hanno sempre segnato almeno due gol (tranne in una occasione), ma ne hanno anche sempre subito almeno uno. Insomma ci attende probabilmente una partita molto spettacolare.

  • Scontri diretti: ultime sfide a favore degli emiliani, che ne hanno persa solo una su sette (in casa del Sassuolo) a fronte di 2 pareggi e quattro sconfitte.
  • Curiosità: la Fiorentina non solo ha vinto tutte le ultime cinque partite giocate al Franchi, ma ha sempre segnato almeno tre gol.
  • Occhio a: Dusan Vlahovic, ovviamente, in gol da cinque giornate di fila e già a quota 15 in totale (solo tre giocatori hanno fatto meglio nella storia della Fiorentina dopo 18 partite, ovvero Montuori e Batistuta con 17 e Toni con 16).

Spezia – Empoli

Forse nessuno si sarebbe aspettato di vedere l’Empoli in ottava posizione a questo punto del torneo, tranne Andreazzoli stesso ovviamente.

I toscani saranno anche stati fortunati in certe occasioni (vedi il gol rocambolesco contro il Napoli), ma si sono conquistati quei punti sul campo con ottime prestazioni. Soprattutto fuori casa dove hanno ottenuto già cinque vittorie, dietro solo ad Atalanta (8) e il duo Milan e Inter (6).

Opposto il discorso per lo Spezia, che arriva da una striscia terribile di quattro sconfitte su cinque con un solo punto raccolto e si trova ora a un passo dalla zona rossa (distante solo due punti da Genoa e Cagliari).

  • Scontri diretti: le due squadre non si sono mai affrontate nella massima serie.
  • Curiosità: lo Spezia ha il peggiore parziale di punti nelle ultime cinque giornate di campionato, solo uno. Viceversa, con i 10 raccolti l’Empoli sarebbe dietro solo a Inter, Atalanta e Fiorentina nello stesso frangente.
  • Occhio a: Nedim Bajrami, che è l’unico tra i giocatori esordienti in Serie A ad aver creato più di 25 occasioni per i compagni in questa stagione (28).

Sampdoria – Venezia

L’ultima giornata ha dato ad entrambe un po’ di morale (vittoria nel derby per i blucerchiati e pareggio contro la Juventus per i lagunari) e anche un po’ di respiro in classifica, con la zona retrocessione ad almeno sei punti di distanza. Importante quinti non perdere continuità soprattutto.

La Sampdoria arriva da tre sconfitte su quattro tra le mura amiche, mentre il Venezia si è sempre dimostrato avversario piuttosto ostico da affrontare soprattutto in trasferta (chiedere al Bologna), dove però manca un po’ di peso offensivo (non a caso hanno il peggior attacco della serie A dopo la Salernitana, con solo 16 gol all’attivo).

  • Scontri diretti: ultima vittoria per il Venezia datata 1962, da allora due vittorie blucerchiate e un pareggio.
  • Curiosità: la Sampdoria è la squadra che ha effettuato più cross di tutti in questa Serie A, ben 261. Merito in gran parte del solito Candreva, che da solo ne ha fatti 121 (leader assoluto del parametro).
  • Occhio a: Manolo Gabbiadini, a segno in tutte le sue ultime tre presenze (e mai fino ad ora arrivato a quota quattro).

Torino – Verona

Juric sfida il suo più recente passato, con il Verona di Tudor che sembra però aver perso un po’ della brillantezza che il nuovo tecnico era riuscito a dare. La classifica è comunque buona per entrambe, ma i veneti hanno perso tre delle ultime cinque partite giocate (compresa quella di Coppa Italia) e fuori casa hanno vinto solo l’ultima giocata a Venezia in tutta la stagione.

Torino viceversa, che ha costruito le fondamenta della propria classifica proprio tra le mura amiche, con quattro vittorie su cinque nelle ultime uscite e sempre almeno due reti segnate all’attivo (malgrado la cronica assenza di Belotti).

  • Scontri diretti: squadre abbonate al pareggio nelle sfide dirette, con sette su otto nel periodo più recente, tra cui quattro disputate proprio a Torino.
  • Curiosità: aggressività alla base di entrambe le strategie di gioco, non a caso le due squadre sono ai vertici dei parametri dedicati. Il Verona è secondo solo all’Atalanta in quanto a recuperi offensivi (154), mentre il Toro è in vetta in quanto a contrasti vinti (63.2%).
  • Occhio a: Giovanni Simeone, a segno già 12 volte in stagione e che contro il Toro ha partecipato a otto gol in carriera (sei gol e 2 assist).