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Roma-Sassuolo può farci trascorrere un pomeriggio divertente, come sono state spesso le gare tra queste due squadre. Inoltre avremo l’occasione di valutare il vero recupero di un giocatore di classe come Georginio Wijnaldum. E la prestazione dell’olandese potrebbe anche essere utile a capire l’importanza di uno dei grandi assenti, in casa romanista: Lorenzo Pellegrini. Ma ne parleremo più avanti.

Roma-Sassuolo: tutte le info utili

Quando e dove si gioca

Roma-Sassuolo è uno dei posticipi domenicali della giornata numero 26 in Serie A, in programma alle 18 di domenica 12 marzo, ovviamente presso lo Stadio Olimpico di Roma.

Dove vederla in TV e streaming

La partita sarà visibile in TV e in streaming, sempre in esclusiva per gli abbonati di DAZN e su tutte le opzioni disponibili. In televisione con la app per Smart TV, ma anche tramite TIMVISION Box, Amazon Fire TV, Google Chromecast e per gli abbonati Sky che hanno sottoscritto l’opzione Zona DAZN (canale 214). Inoltre la partita sarà fruibile anche sulle consolle PS4, PS5 o XBOX One. E poi, ovviamente, anche in streaming su dispositivi mobili tramite la app disponibile su tutti i principali app store.

L’arbitro della partita

L’arbitro designato per Roma-Sassuolo è Michael Fabbri della sezione di Ravenna, giunto alla direzione numero 117 in Serie A. Fabbri ha 13 precedenti con la Roma (7v, 2p, 4s) e 11 con il Sassuolo (3v, 5p, 3s). Il 39enne fischietto romagnolo sarà affiancato dagli assistenti Capaldo e Prenna e dal quarto uomo Giua. Pairetto sarà il VAR, con Nasca in qualità di assistente.

Le probabili formazioni di Roma-Sassuolo

Qui Roma

La vigilia di questo match è caratterizzata da diverse tegole, per Mourinho e la sua Roma. Le scorie dell’Europa League si fanno sentire eccome, a cominciare dai 30 punti di sutura alla testa che si sono resi necessari per Lorenzo Pellegrini. Il capitano è andato a terra per un normale scontro di gioco durante un calcio d’angolo, ed ha avuto la peggio. La sua assenza potrebbe indurre Mourinho ad arretrare Wijnaldum sulla linea mediana, con El Shaarawy avanzato fino alla trequarti accanto a Dybala, per supportare Abraham.

L’altra brutta notizia è la frattura a un polso di Andrea Belotti, procurata sempre durante il match di Europa League contro la Real Sociedad. L’attaccante ex Toro potrebbe anche recuperare scendendo in campo con un tutore, ma certo non sarà al meglio.

Non ci sarà invece Bryan Cristante, squalificato per somma di ammonizioni nel match contro la Juventus. Possibile dunque che Mourinho si affidi al giovane Bove in mezzo al campo.

  • Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Bove, Wijnaldum, Spinazzola; Dybala, El Shaarawy; Abraham. All. Mourinho

Qui Sassuolo

Dionisi recupera Toljan e Muldur, ma nessuno dei due dovrebbe scendere in campo dal primo minuto. Il recupero più importante sarà quello di Berardi, reduce da un turno di squalifica: dovrebbe fargli posto Defrel, ma non è da escludere che il francese possa essere la scelta dell’allenatore come punta centrale, con lo scivolamento di Pinamonti in panchina. Intoccabile sembra Laurienté, ancora una volta decisivo nell’ultima con la Cremonese e vero tesoro del club in una stagione nella quale Berardi ha saltato ben 10 partite su 25.

  • Sassuolo (4-3-3): Consigli; Zortea, Ruan, Erlic, Rogério; Frattesi, Lopez, Bajrami; Berardi, Pinamonti, Laurienté. All. Dionisi

Precedenti, curiosità e statistiche

Data la storia piuttosto recente del Sassuolo nella massima serie, alla quale è arrivato nel 2013/14 senza peraltro più retrocedere, i precedenti tra i neroverdi e la Roma sono pochini, solo 19: 9 le vittorie giallorosse, 9 i pareggi, a fronte di un solo successo degli emiliani.

A conti fatti, delle squadre contro cui ha giocato almeno 3 volte, la Roma è quella con cui il Sassuolo il minor numero e la peggior percentuale di vittorie: appena il 5,3%.

Si parla tanto di “corto muso” e di Allegri, ma proprio battendo la Juve di Allegri per 1-0 la Roma è diventata la squadra con più vittorie da un solo gol di margine (9) di tutto il campionato.

Nelle ultime 6 giornate di Serie A, solo il Napoli (15) ha ottenuto più punti del Sassuolo (13).

Nonostante il Sassuolo sia squadra dallo stile più “moderno” e che attua regolarmente principi come quello della costruzione dal basso al contrario della Roma, i giallorossi hanno una percentuale di possesso palla superiore rispetto ai neroverdi: 51,28% contro 49,72%. Identici i tiri totali, la Roma tira leggermente di più in porta (108 vs 103).

Le possibili chiavi della partita

La storia dice che Roma e Sassuolo danno spesso vita a match divertenti, o quantomeno con diversi gol. Del resto, ad onta dello stile sparagnino e che concede poco allo spettacolo della squadra di Mourinho, questa Roma va in rete da 12 partite. Per trovare una serie più lunga bisogna tornare ai tempi di Spalletti, che nel 2017 ne fece 21.

Il Sassuolo usa molto le fasce laterali in fase di possesso, ma non ha la stessa affidabilità in fase di non possesso. Difficilmente usa i raddoppi contro gli esterni, e questo contro un elemento forte e in forma come Spinazzola potrebbe risultare letale.

Il Sassuolo è in assoluto la squadra che arriva meno al tiro da situazioni di calcio piazzato, ma paradossalmente ha in rosa uno dei migliori tiratori di punizioni d’Europa. Dati alla mano, con quello segnato alla Cremonese Armand Laurienté è arrivato a 5 gol su punizione diretta negli ultimi 3 anni. Meglio di lui solo il capitano del Southampton James Ward-Prowse con 11.

Lorenzo Pellegrini è molto criticato dalla tifoseria romanista, ma è noto che Mourinho – se potesse – non se ne priverebbe mai. Quest’anno le sue cifre sono calate di molto, rispetto alle precedenti stagioni, ma ciò è dovuto al notevole sacrificio che l’allenatore gli chiede. Contro la Juve è stato fondamentale nel seguire a uomo Locatelli quando questi avanzava, togliendo linee di passaggio e neutralizzando sul nascere diverse iniziative bianconere, nel loro momento di maggiore pressione. In sua assenza dovrebbero salire in cattedra tutta la classe e la duttilità di Wijnaldum, che però finora si è visto troppo poco per avere un’idea decente sulla sua affidabilità anche fisica.