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Dopo l’inopinata sconfitta subita sul campo del Ludogorets, la Roma ha la possibilità di rimettere in carreggiata il suo cammino in Europa Leage ospitando all’Olimpico l’HJK Helsinki, sicuramente l’avversario più abbordabile del girone.

Gli uomini di Mourinho devono però approcciare nella maniera giusta un match che in realtà può nascondere delle insidie, soprattutto perché i finlandesi hanno appena concluso la regular season del loro campionato e hanno una forma fisica sicuramente diversa.

Roma-HJK in breve

  • Quando si gioca: giovedì 14 Settembre ore 21:00
  • Stadio: Stadio Olimpico, Roma
  • Dove vederla: DAZN, Sky Sport, Now Tv
  • Probabile formazione Roma (4-2-3-1): Svilar; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Camara, Cristante, Zalewski; Pellegrini, Dybala; Belotti.
  • Probabile formazione HJK (3-5-2): Hazard; Hoskonen, Tenho, Raitala; Soiri, Boujellab, Vaananen, Lingman, Browne; Abubakari, Hostikka.

I precedenti

Nessun precedente tra Roma e HJK Helsinki, così come il cammino di José Mourinho non ha mai incrociato quello del tecnico finlandese Toni Koskela.

Gli unici precedenti tra i giallorossi e un clup finnico risalgono alla Coppa delle Coppe 1991-1992, quando l’avversario degli ottavi di finale fu l’Ilves Tempere: 1-1 in Finlandia e vittoria per 5-2 a Roma.

Un certo numero di avversarie italiane per l’HJK invece in passato: il Parma nella Coppa UEFA 2001-2002, il Milan nella Coppa Campioni 1991-1992 e il Torino nell’Europa League 2014-2015. Il bilancio è 5 sconfitte e una sola vittoria, in casa contro i granata per 2-1.

Statistiche a confronto

Nella prima partita di girone i finlandesi sono stati sconfitti in casa 0-2 dal Betis Siviglia. La squadra di Koskela è stata condannata dalla maggior qualità degli spagnoli: a fronte di un possesso palla praticamente uguale (51% per il Betis) l’HJK ha subito ben 19 tiri, di cui 4 nello specchio della porta, riuscendo ad arrivare a propria volta alla conclusione solo 4 volte, di cui solo 1 impegnando il portiere avversario.

Diversa la sconfitta subita dalla Roma in casa del Ludogorets: con un maggior possesso palla rispetto agli avversari (55%) i giallorossi sono arrivati alla conclusione 19 volte, centrando la porta in 5 occasioni ma arrivando al gol solo all’86° grazie al subentrato Shomurodov (gol poi vanificato 2 minuti dopo dal raddoppio bulgaro).

La Roma ha messo in mostra una buona manovra offensiva (451 passaggi a buon fine su 538), ma si è scoperta vulnerabile sulle ripartenze avversarie e poco incisiva in attacco. Il basso numero di falli fatto registrare dalla squadra giallorossa (solo 9) fa intendere che nell’occasione era sicuramente mancata la grinta necessaria per ben figurare in qualsiasi campo europeo. Errore che la squadra di Mourinho non deve sicuramente ripetere, e sicuramente non davanti al proprio pubblico.

Stato di forma e probabili formazioni

Turnover sì, ma moderato per José Mourinho. Dopo la vittoria di Empoli arrivata principalmente grazie ad un Paulo Dybala in stato di grazia, probabilmente ci sarà un po’ dir rimescolamento in attacco. Il match contro i finlandesi sembra una buona occasione per permettere ad Andrea Belotti di mettere minuti nelle gambe, facendo rifiatare un Tammy Abraham che sembra aver bisogno di un po’ di riposo.

Alle sue spalle conferme per Dybala e per un Lorenzo Pellegrini che deve ritrovare fiducia per tornare ad essere lo straordinario trascinatore della scorsa stagione. In panchina Nicolò Zaniolo, per il quale viene usata una certa prudenza nel rientro graduale per evitare l’ennesima ricaduta.

Avvicendamento sulla fascia sinistra, con Nicola Zalewswki che prende il posto di Leonardo Spinazzola, e a centrocampo, con Mady Camara al posto di Nemaja Matic. Conferme quindi per Bryan Cristante in mediana e Zeki Celik sulla fascia destra, nonostante sia tornato a disposizione anche Rick Karsdorp.

Con l’indisponibilità di Marash Kumbulla in difesa (al rientro dopo la sosta, così come Stephan El Shaarawy), in difesa non ci sono alternative al terzetto composto da Roger Ibanez, Gianluca Mancini e Chris Smalling (in difesa serviranno sicuramente rinforzi a gennaio, se non prima). In porta nuovo avvicendamento tra Rui Patricio e Mile Svilar, con quest’ultimo che sembra essere ufficialmente il portiere di coppa.

Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Camara, Cristante, Zalewski; Pellegrini, Dybala; Belotti.

L’HJK, dopo la sconfitta contro il Betis, si è rimesso in carreggiata andando a vincere in campionato sul campo dell’Honka terzo in classifica e consolidando quindi il suo primato in classifica, a quota 49 punti dopo 22 giornate e mantenendo il Kuopion Palloseura a due lunghezze di distanza.

Ora il campionato finlandese entra nella seconda fase, quella del Championship Group, ovvero il “minitorneo” di cinque giornate tra le prime sei in classifica in cui si parte però con il vantaggio accumulato nella stagione regolare.

Rispetto al più spregiudicato 3-4-3 utilizzato in campionato, Koskela schiererà con ogni probabilità la squadra con un 3-5-2 volto a prestare più attenzione a Dybala e Pellegrini.

Sarà il centrocampista tedesco-marocchino Nassim Boujellab, in prestito dallo Schalke 04, a fare da raccordo principale tra centrocampo e attacco, con i due mediani Santeri Vaananem e Lucas Lingman con compiti più di copertura. Parte dalla panchina Perparim Hetemaj, esperto centrocampista che ha vissuto tanti anni di carriera in Italia, tra Brescia, Chievo, Benevento e Reggina.

In attacco, indisponibile Roope Riski, coppia formata dal ventiduenne ghanese Malik Abubakari e da Santeri Hostikka, ma attenzione anche a Anthony Olusanya e Bojan Radulovic, autori rispettivamente di 5 e 7 reti in campionato.

In porta Conor Hazard, in prestito dal Celtic Glasgow e nel giro della nazionale dell’Irlanda del Nord.

HJK Helsinki (3-5-2): Hazard; Hoskonen, Tenho, Raitala; Soiri, Boujellab, Vaananen, Lingman, Browne; Abubakari, Hostikka.