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Vincenzo Italiano ha instaurato nelle ultime stagione un rapporto al limite del burrascoso con le finali. L’allenatore ha dimostrato tutto il suo valore nelle competizioni ad eliminazione diretta, prima con la Fiorentina e poi col Bologna, ma adesso cerca un acuto che ancora gli manca in carriera.

Ripercorriamo le finali disputate da Vincenzo Italiano in vista di Milan-Bologna, ultimo atto di questa edizione di Coppa Italia. Dalle sconfitte all’ultimo secondo alla sensazione di sfortuna, passando per le scelte che lo hanno caratterizzato, ecco un excursus del rapporto tra il tecnico e gli ultimi atti delle competizioni, quelli decisivi.

La doppietta di Lautaro rovina la prima finale di Italiano

La prima delle 3 finali fatte da Vincenzo Italiano finora è quella di Coppa Italia 2023, persa 1-2 contro l’Inter. La doppietta di Lautaro in pochi minuti ribalta l’iniziale vantaggio di Nico Gonzalez e rovina la festa al tecnico, che prima di quella partita stava vivendo una stagione da sogno.

Al suo primo anno sulla panchina della Fiorentina, infatti, Vincenzo Italiano ha conquistato l’accesso a ben due finali. Prima la Coppa Italia, poi la Conference League, la Viola ha due occasioni per sognare un trofeo che mancava, all’epoca, da 22 anni (2001). Il rischio è quello di restare con un pugno di mosche in mano e, dopo il ko coi nerazzurri, la paura nell’ambiente fiorentino aumenta.

Conference League 2023: Bowen condanna la difesa alta di Italiano

Il 7 giugno 2023, poche settimane dopo la sconfitta con l’Inter nell’ultimo atto di Coppa Italia, Vincenzo Italiano si gioca la finale di Conference League. L’avversario, stavolta, è il temibile West Ham. La rete segnata in apertura di ripresa da Benrahma apre le danze, poi Bonaventura pareggia dopo una manciata di minuti.

All’ultima azione dei tempi regolamentari, Jarrod Bowen si invola in campo aperto e segna la rete del definitivo 2-1, condannando la Viola e Italiano ad una sconfitta cocente. Proprio in occasione di questa pesante rete nasce un’accusa spesso mossa dalla piazza e dagli opinionisti al tecnico da quel momento in poi: quella della difesa alta in momenti chiave della partita.

Nell’ottica dell’identità e della volontà di tenere un assetto offensivo, quella applicata da Italiano è una tattica molto spregiudicata, opposta all’idea difensivista tipica italiana. Spesso paga, come dimostrano i risultati ottenuti in carriera del tecnico, ma utilizzarla sempre può essere deleterio.

La più dolorosa tra le finali perse: l’Olympiakos

La Fiorentina di Vincenzo Italiano chiude la stagione 2022/2023 con zero titoli e due finali perse. La sensazione è che il treno sia passato e che sarà difficile tornare a disputare l’ultimo atto di una competizione a breve. Il tecnico riesce però, ancora una volta, a superare le aspettative.

La Viola torna in finale di Conference League ad un anno di distanza dal ko col West Ham, per provarci di nuovo. Stavolta l’avversario è il decisamente più abbordabile Olympiakos, ma la partita si gioca nella cornice di Atene. Per i greci, quindi, è quasi come giocare in casa. La partita è tesa, tattica e chiusa.

La Fiorentina vede annullato il vantaggio di Milenkovic al 10′ e spreca molto, non riuscendo a rompere l’equilibrio nei tempi regolamentari. La sfida prosegue, quindi, ai supplementari, sul punteggio di 0-0. La stanchezza imperversa e nulla sembra ormai minare un equilibrio che dovrebbe portare la partita a decidersi ai rigori.

A questo punto, però, la storia si ripete. Chiamatela sfortuna, inesperienza, caso o come volete. Ancora una volta, Italiano perde una finale all’ultimo respiro. Al minuto 116 El Kaabi converge in rete un cross e batte Terracciano, regalando la vittoria all’Olympiakos.

Italiano riporta il Bologna in finale di Coppa Italia dopo 51 anni

Nell’estate 2024, Vincenzo Italiano e la Fiorentina si separano. La Viola decide di aprire un nuovo percorso affidandosi a Raffaele Palladino, mentre il tecnico ex Spezia raccoglie la pesante eredità di Thiago Motta, passato alla Juventus, e firma col Bologna. Nessuno si sarebbe aspettato che i felsinei avrebbero potuto eguagliare o addirittura migliorare il cammino della scorsa stagione, ma la possibilità esiste.

Italiano ha affrontato e superato le difficoltà iniziali, trovando la quadra dopo aver fatto esperienza in Champions League. Il tecnico ha impiantato la sua idea calcistica al gruppo, valorizzando elementi come Beukema, Freuler e Ndoye. Col tecnico ex Fiorentina anche Riccardo Orsolini ha trovato la sua definitiva consacrazione e il Bologna si è confermato sui livelli della scorsa stagione.

Il Bologna di Italiano resta in corsa per un posto anche nella prossima Champions League e ha conquistato un posto nella finale di Coppa Italia. Il club emiliano non raggiungeva l’ultimo atto della competizione nazionale da ben 51 anni. L’ultima volta che i felsinei sono arrivati fino in fondo risale al 23 maggio 1974, contro il Palermo.

Adesso, c’è da superare il Milan per sfatare un tabù. Riuscirà Vincenzo Italiano a raddrizzare il complicato rapporto che sta vivendo con le finali e ad alzare il suo primo trofeo da allenatore? Oppure l’ultimo atto si rivelerà, ancora una volta, il tallone d’Achille di questo tecnico?