Si sono affrontate lo scorso venerdì, in uno di quei match gemellari che hanno inquietato la nostra adolescenza su FIFA, PES o Football Manager. È il calcio moderno, bellezza. Con questi difetti, dunque, ma anche con molti pregi, tra i quali c’è senza dubbio la possibilità di riscattarsi all’istante nonostante la ferita sia ancora aperta.
È il caso, appunto, del Bologna di Vincenzo Italiano, che pochi giorni fa ha perso 3-1 a San Siro contro il Milan di Sergio Conceição. Le due squadre si sfideranno mercoledì sera per la finale di Coppa Italia 2024/2025, tra amuleti da rispolverare e incubi da scacciare. Amuleti, nel caso di Conceição, che con tutte le critiche (subite per la posizione in campionato dei rossoneri) del caso, ha già vinto un titulo per giunta contro l’Inter, e che nel caso di un’altra vittoria contro il Bologna mercoledì raggiungerebbe quota due trofei – mica male per uno che a fine anno appare più lontano da che vicino a Milanello. Incubi, lato Italiano, per quelle tre finali perse (due di Conference, una di Coppa Italia) da allenatore della Fiorentina negli ultimi due anni.
Le info della finale
• Partita: Milan-Bologna
• Data: mercoledì 14 maggio 2025
• Orario e luogo: 21:00, Stadio Olimpico di Roma
• Canale TV: Canale 5
• Streaming: Mediaset Infinity, sito di Sportmediaset
Bologna e Milan, le ultime di formazione
Lato Milan, Conceiçao spera di recuperare Tomori, uscito malconcio venerdì sera. In attacco Santiago Gimenez, autore di una doppietta pochi giorni fa, insedia Jovic.
Italiano dovrebbe dare fiducia a Cambiaghi, anche se Ndoye è tornato, come Odgaard d’altronde Castro più di Dallinga per occupare la mattonella di centravanti, De Silvestri terzino destro, Ferguson in mediana accanto a Freuler. In gruppo anche Holm, che ha stretto i denti e recuperato per il big match.
MILAN (3-4-3): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Jimenez, Fofana, Reijnders, Theo Hernandez; Pulisic, Gimenez, Leao. All. Conceicao.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Beukema, Lucumi, Miranda; Freuler, Ferguson; Orsolini, Odgaard, Cambiaghi; Castro. All. Italiano.
Qualche statistica
Vincendo, il Bologna tornerebbe a festeggiare 51 anni dopo l’ultimo successo risalente alla stagione 1973/74. Le due squadre si sfideranno in una finale a gara secca per la prima volta nella storia tra tutte le competizioni (dal 1929/30). Parliamo però della 15ª sfida tra Milan e Bologna in Coppa Italia, un confronto nel quale i rossoneri conducono per sei vittorie a quattro (4N). L’ultimo confronto nel torneo tra le due formazioni risale al 13 dicembre 1995 nei quarti di finale: gli emiliani superarono il turno grazie alla lotteria dei rigori (dopo un doppio 1-1 tra andata e ritorno).
Il Milan disputerà la sua 13ª finale di Coppa Italia, l’ultima risaliva al 9 maggio 2018 (sconfitta 0-4 contro la Juventus). Nonostante la grande storia del Diavolo, i rossoneri hanno alzato il trofeo solo in una delle ultime sei finali del torneo: nel 2002/03 (6-3 lo score totale nel doppio confronto contro la Roma). Questa potrebbe essere inoltre la sesta Coppa Italia vinta dal Milan nella sua storia.
A centrocampo, muscoli contro qualità
Magari è un’approssimazione troppo semplice, ma la sfida di venerdì qualcosa ha detto. Mettiamo tra parentesi la tensione del match, che certamente sarà un elemento decisivo della partita, e concentriamoci sull’aspetto tattico. Il Milan a centrocampo ha (anche) muscoli (Fofana), ma soprattutto (la) qualità (di Reijnders).
Reijnders ha segnato due reti in quattro presenze in questa edizione della Coppa Italia. L’ultimo centrocampista rossonero a realizzare più gol in una singola edizione del torneo è stato Manuel Rui Costa (tre reti nel 2005/06). In generale, statistiche a parte quindi, l’olandese è uno dei calciatori di maggior qualità non solo del Milan ma della Serie A. Insieme a Pulisic, autore di una grande stagione, è tra i migliori marcatori dei rossoneri.
Dall’altra parte, il Bologna risponderà con molti più muscoli e dinamicità, ma anche con meno qualità. Lo si è visto nel match di venerdì. Nel primo tempo il Bologna ha dominato il Milan fisicamente, ma alla lunga è uscita la qualità dei rossoneri. Freuler e Ferguson dovranno fare un grande lavoro, anche se nella squadra di Italiano sono anche gli attaccanti a far rifiatare l’ossiggeno dei mediani. Sarà senz’altro un grande duello, quello a centrocampo.
Gimenez contro Orsolini: gioco anch’io, no tu no
È stata senza dubbio la migliore stagione di Orsolini da quando questo ragazzo gioca a calcio. L’esordio in Champions – senza acuti, anche a causa di due infortuni muscolari –, la continuità di rendimento, soprattutto la capacità di incidere con costanza, e di segnare tanti gol. Gioca Orso, ma tu no gli ha spesso “comunicato” Luciano Spalletti, non convocandolo in Nazionale e preferendogli calciatori assai meno forti. Per Orsolini sono 15 le reti nel 2024/25 in tutte le competizioni. Pensate che l’ultimo giocatore del Bologna che ha realizzato più gol in una singola stagione in gare ufficiali è stato Marco Di Vaio nel 2010/11 (19 per lui).
Dall’altra parte c’è un calciatore, Santiago Gimenez, che in Coppa Italia si è presentato con un assist al bacio per Joao Felix contro la Roma, per poi spegnersi lentamente. In campionato Gimenez è tornato a ruggire proprio contro il Bologna venerdì, e ha bussato alla porta di Conceiçao, che negli ultimi tempi gli aveva preferito Luka Jovic. Contro il Bologna, mercoledì, è dato favorito il messicano. Che si gioca tantissimo, per l’avventura al Milan, per la stagione, e forse pure per la carriera.