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Solo cinque stagioni fa il Monaco si era laureato campione di Francia e persino negli ultimi due anni ha sempre chiuso al terzo posto della Ligue1. Eppure non c’è mai stato momento con più distanza tra il PSG e la squadra monegasca.

Dopo appena tre giornate l’impressione è che i parigini stiano facendo un campionato a parte (più del solito), mentre la squadra di Clement ha più di un problema da risolvere per riuscire a essere competitiva.

Ne viene fuori un “big match” di questa terza giornata di Ligue1 che però potrebbe diventare un calvario per gli ospiti, così come però anche una (improbabile) occasione di rilancio.

PSG-Monaco in breve

  • Quando giocano: domenica 28 agosto ore 20:45;
  • Dove vederla: Sky Sport, Now Tv.
  • Arbitro: Benoît Bastien

I precedenti

C’è una lunga tradizione di sfide tra le due squadre che parte fin dagli anni settanta, con un bilancio totale che peraltro vede in leggero vantaggio proprio il Monaco che non a caso è la squadra di Ligue1 ad aver vinto il maggior numero di partite contro il PSG (44 in totale, di cui 3 delle ultime quattro di campionato).

Di contro al Parco dei Principi sono però i parigini a dettare legge, non solo con le tre vittorie negli ultimi cinque scontri diretti (poi una sconfitta e un pareggio), ma anche per quella striscia di imbattibilità che dura ormai da 23 partite consecutive in cui hanno ottenuto qualcosa come 20 successi e 3 pareggi.

C’è poi anche quel precedente eccellente della scorsa stagione, quando le due compagini si sono affrontate anche nelle finalissima della Coppa di Francia, con la vittoria dei parigini per 2-0 grazie alle reti di Icardi e Mbappè.

Non una novità del resto, dato che in tutte le precedenti sfide nelle varie finali di Coppe francesi, il PSG è sempre uscito vincitore (due volte nella Coupe de la Ligue, due volte nella Trophée des Champions e un’altra volta in Coppa di Francia nel 2010). Per trovare un successo del Monaco bisogna risalire al 1985, quando si aggiudico la Coppa di Francia per 1-0.

Lo stato di forma del PSG

Non ci sono molti termini per definire l’avvio di stagione del PSG se non quello di “Superlativo”. Che il gap in terra di Francia si sia spostato sempre più verso i parigini è cosa nota, ma se nella scorsa annata qualche crepa sembrava ogni tanto intravedersi (non a caso chiudendo con 4 sconfitte in Ligue1), l’impressione è che ad oggi non ce ne sia per nessuno.

La mano di Galtier ha ulteriormente esaltato gli straordinari valori della rosa e del solito attacco stellare, con un Messi che sembra di nuovo in grado di fare la differenza peraltro.

Ne vengono fuori quattro vittorie in altrettante partite ufficiali, con il mostruoso score di 21 gol segnati e 3 subiti, tra cui i sette rifilati nell’ultima giornata in casa di quella che solo due stagioni fa è stata la squadra Campione di Francia (anche se di quel Lilla, guidato proprio da Galtier, non è rimasto molto).

Poi ci sono i numeri, con il PSG che ha segnato almeno cinque gol in tutte le ultime quattro partite di Ligue1, 17 nelle prime tre di quest’anno come solo il Reims stagione 1950/51 era riuscito a fare (furono 18 allora) e chissà quanti altri record dovranno essere ritoccati in questa stagione, cominciata con la Supercoppa di Francia e con la bacheca spolverata pronta per altri trofei.

Lo stato di forma del Monaco

Praticamente all’opposto la situazione del Monaco, che anche quest’anno parte con l’ambizione di mettersi in scia del PSG e diventare la seconda o terza forza del campionato, ma che come nella scorsa stagione comincia con il piede sbagliato sia in campionato che in Champions (eliminato dal PSV nei preliminari).

E dire che proprio il rush finale della passata edizione aveva fatto ben sperare, con Clement che dopo aver preso le redini in corsa, sembrava finalmente aver trovato il bandolo della matassa.

La vittoria all’esordio con lo Strasburgo è stato solo un fuoco di paglia, spento poi come dicevamo dalla sconfitta contro il PSV e da due turni di Ligue1 che hanno portato appena un punto, con la debacle casalinga dell’ultima giornata contro il Lens uscito vincitore dallo Stade Louis per 4-1.

Due espulsioni nelle ultime due partite, un rigore sbagliato, cinque gol subiti e i nuovi arrivati che non sembrano ancora dare il contributo sperato (Minamino ancora fuori condizione, Embolo appena meglio). Insomma la strada è lunga, e passa proprio dal Parco dei Principi.

Le probabili formazioni

Per la partita di cartello, Galtier dovrebbe riconfermare quasi tutti gli undici vittoriosi a Lilla. Di certo difficile cambi qualcosa nel super tridente offensivo, con Neymar, Mbappè e Messi che hanno cominciato alla grande la stagione (rispettivamente con 5, 4 e 3 reti all’attivo).

Anche per gli esterni pochi dubbi, con Hakimi e Nuno Mendes a spingere sulle fasce, mentre in media la presenza di Verratti è confermata, con al suo fianco probabilmente uno tra Vitinha o Renato Sanches.

Linea a tre in difesa che non si muove: Kimpembe, Marquinhos e Sergio Ramos pronti a coprire davanti a Donnarumma.

  • PSG (3-4-3): Donnarumma; Kimpembe, Marquinhos, Sergio Ramos; Mendes, Verratti, Renato Sanches, Hakimi; Neymar, Messi, Mbappè.

Clement sta valutando qualche possibile modifica tattica al suo Monaco, provando magari una mediana a due e tre in linea sulla trequarti. Esperimenti da valutare però solo a ridosso della partita.

Nel mentre non ci sono dubbi sull’impiego di Ben Yedder al centro dell’attacco, così come del supporto offensivo di Embolo e Minamino.

A centrocampo sicuro l’impiego di Fofana, che potrebbe avere al suo fianco Matazo oppure Camara, a seconda proprio del modulo tattico proposto (idem per l’impiego di Diatta o magari Gelson Martins).

Difesa a quattro invece confermata in toto malgrado i tanti gol subiti fin qua, con Nubel che si troverà davanti Disasi e Badiashile al centro, mentre Aguilar e Henrique sulle fasce.

  • Monaco (4-4-2): Nubel; Aguilar, Disasi, Badiashile, Henrique; Diatta (Gelson), Camara (Matazo), Fofana, Minamino; Embolo, Ben Yedder.