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Dominio PSG, Inter tristemente umiliata.

Finisce 5-0 la finale di Champions League 2024/25, e le pagelle non possono che riflettere questo risultato.

Le pagelle del Paris Saint-Germain: splende la stella di Doue

Donnarumma 6 – Una parata su Thuram, quando eravamo già sul 4-0, suggella una Champions – non, una singola partita da spettatore – che nel suo nome una grande parte.

Hakimi 7.5 – Apre le danze con un gol facile solo per chi non ne ha osservato il movimento iniziale. Non esulta, per sommo rispetto verso la squadra che lo ha lanciato, rendendolo (ad oggi) il miglior terzino destro del pianeta.

Marquinhos 7.5 – Stravince il duello con l’argentino Lautarto. Trasmette serenità al reparto e alza, da capitano, la coppa al cielo. Un riconoscimento meritato per un fuoriclasse del ruolo.

Pacho 8 – Thuram prova a combatterlo, ma viene respinto dal suo strapotere fisico e tecnico. In occasione del gol del 2-0, scippa il pallone a Barella e lo smista perfettamente sulla trequarti per Dembele. È tutto ciò che l’Inter crede sia Bisseck, questo ragazzo.

Nuno Mendes 7 – Qualcuno, in Francia, temeva il confronto con Dumfries. Ci aveva visto molto male. (dal 33’ s.t. Hernandez L. s.v.)

Joao Neves 7.5 – Corre come un addannato, ma lo fa sempre mantenendo la giusta distanza posizionale coi compagni, e quando ha il pallone tra i piedi non sbaglia neanche le virgole. Ha vent’anni, e tutto questo fa impressione. (dal 39’ s.t. Zaire-Emery s.v.)

Vitinha 8.5 – Ci si concederà, per una volta, di esagerare coi voti. Ecco, ma già solo quel pallone per Doue a inizio partita, da cui l’1-0 di Hakimi, è da giocatore superiore. Forse il Portogallo ha il centrocampo più forte del pianeta, e il PSG quello più forte dei prossimi 15 anni insieme al Barcellona. Ma uno così, capace di correre, verticalizzare, dettare i tempi, non si era mai visto. È tre giocatori in uno: e sono tutti di livello altissimo.

Fabian Ruiz 7.5 – Tocchi felpati, cuciture di gioco d’alto profilo. Ma anche una consapevolezza che ai tempi del Napoli ancora non aveva. Grande giocatore. (dal 39’ s.t. Mayulu 7 – Entro, spacco, segno, ciao. Pure se ho 19 anni da qualche ora.)

Doue 9 – Apre la sfida con un inserimento e un assist al bacio. La prosegue facendo impazzire l’Inter e Dimarco su tutti. Segna due reti, potrebbe segnare ancora. Si risparmia per non far ingelosire gli dèi, perché è dal cielo che viene uno così. Ricordiamolo: ha 19 anni. (dal 21’ s.t. Barcola 7 – Quella suola per mandare al bar Acerbi avrebbe meritato miglior fortuna: la regala a Mayulu per la cinquina finale.)

Dembele 8 – Mancava, a questo giocatore, di diventare finalmente serio. Il potenziale c’era sempre stato, ma ora parliamo di uno dei più forti del mondo nel ruolo. E infatti è candidato al Pallone d’Oro.

Kvaratskhelia 8.5 – Sul gol, rincorre Bisseck per trenta metri, poi riparte come se non provasse quella che noi umani definiamo “fatica”. Semplicemente mostruoso. Un fuoriclasse, altro che. (dal 39’ s.t. Gonçalo Ramos s.v.)

All. Luis Enrique 10 – Si può preparare una partita meglio di così? La risposta è no: qualità, pressing, difesa impeccabile, possesso palla (60%) e ripartenze fulminee. Il più grande di tutti. Evviva Xana, evviva Luis Enrique.

Le pagelle dell’Inter: Dimarco a picco, Lautaro quale capitano?

Sommer 5 – Può fare poco sui cinque gol, forse ha minime responsabilità sul terzo, perché è piazzato molto male. Ma davanti ha una difesa colabrodo.

Pavard 5 – Non conosciamo le condizioni fisiche del ragazzo, ma forse era meglio puntare su qualcun altro dal primo minuto. (dal 9’ s.t. Bisseck s.v. – Ci prova pure, ma dura poco. Si fa male ed esce subito. Dal 17’ s.t. Darmian 4 – Entrata terribile, in un contesto difficile ma non ancora drammatico, che lui aiuta e non poco a rendere tale.)

Acerbi 4.5 – La scarpetta che lo aveva elevato ad eroe contro il Barcellona è un lontano e triste ricordo, come le rovine di Roma raccontano una maestosità che non trova più riscontro nei tempi presenti.

Bastoni 5 – Rincorre e basta, e non ha la struttura fisica per fare un calcio di questo tipo. Va in affanno, totale. Ma fa meglio dei compagni di reparto.

Dumfries 4.5 – A inizio partita, si parlava di lui come di una possibile chiave di volta per la partita dei nerazzurri. In effetti lo è, ma in negativo.

Barella 4 – Quella palla che Pacho gli porta via, scatenando il contropiede del 2-0 (vedi supra, al commento sul difensore parigino, e contrario), dice tutto della sua notte esangue.

Calhanoglu 4 – Ad Istanbul fu uno dei peggiori. Ripete quei (ne)fasti. (dal 17’ s.t. Carlos Augusto 5 – Per sua fortuna il PSG insiste relativamente dalla sua parte. Ma quando lo fa, va in difficoltà come tutti gli altri.)

Dimarco 3 – Notte da incubo, la peggiore della sua carriera e senza redenzione possibile. Il terzino sinistro di qualità e strapotere fisico che abbiamo conosciuto, è scomparso da mesi. Il gol del vantaggio del PSG è in gran parte dovuto a una sua lettura folle dal punto di vista tattico. Sul 2-0 la sfortuna è solo apparente. (dal 9’ s.t. Zalewski 5 – Sussulta ma non impensierisce.)

Thuram 5 – Il cosiddetto “meno peggio”. Si divora comunque il gol della bandiera.

Lautaro 4 – Non stava al meglio fisicamente e si vede. Preoccupante la tenuta mentale. Da capitano, ha più responsabilità degli altri.

All. Inzaghi 4 – Prepara male la sfida. La legge ancora peggio. Come scioccato dall’incedere degli eventi, continua a dare indicazioni sul 5-0. Un modo orribile di finire una bella storia senza tituli, e con parecchi malintesi.