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Antonio Conte infiamma il toto-panchina per la prossima stagione.

L’ex allenatore di Juventus ed Inter ha chiuso il suo rapporto con il Tottenham pochi giorni fa.

L’ennesimo sfogo verso squadra e società, hanno indotto gli Spurs e il tecnico leccese a separare le rispettive strade.

Di conseguenza, l’ex CT della nazionale italiana è il nome più gettonato del mercato. Si parla di un ritorno alla Juventus, così come sulla panchina dell’Inter, ma il futuro di Antonio Conte appare lontano dal nostro paese. E spiegheremo il perché.

Non ci resta che approfondire la situazione. Vediamo nel dettaglio.

Italia Si o No? Quasi impossibile

In molti indicano nel ritorno alla Juventus, o all’Inter, di Antonio Conte. Ma ad oggi appare quasi impossibile che l’allenatore salentino possa sedersi su queste panchine.

Il primo motivo concerne l’ingaggio dello stesso Conte. Al Tottenham guadagnava 15 milioni l’anno. Una cifra fuori dalla portata di qualunque club italiano. Aggiungiamoci le difficoltà economiche dei bianconeri e dei nerazzurri e si capisce bene come un bis del pugliese possa essere solo una chimera.

Il secondo motivo riguarda le stringenti richieste di mercato del tecnico leccese. Antonio Conte lo conosciamo bene: è una sorta di manager all’inglese che vuole carta bianca nella costruzione della rosa e impone determinati paletti alle società.

Tutto e subito verrebbe da dire e pescando ovviamente solo i più forti giocatori al mondo. Un altro ostacolo insormontabile per Juventus e Inter, i cui bilanci sfiorano il profondo rosso e con la UEFA che vigilia attentamente in ottica Fair Play Finanziario.

L’unico modo per rivedere Antonio Conte in Italia passa dallo stesso allenatore: una netta riduzione dell’ingaggio (almeno il 50%, ma anche qualcosa di più) e poche pretese sul mercato. Due cose che non sembrano far parte del DNA del tecnico salentino.

Possibilità in percentuale: 5%

Real Madrid? Forse, ma…

A Madrid intanto si preparano all’addio di Carlo Ancelotti. A meno di clamorosi risvolti, a fine stagione Blancos e Re Carlo prenderanno strade diverse.

Il Real vuol iniziare un nuovo corso e l’allenatore di Reggiolo è sempre più vicino alla panchina della nazionale brasiliana che per il momento non ha annunciato nessun CT. Un altro indizio che conferma la possibilità del matrimonio fra Carletto e la Selecao.

In tutto questo, Antonio Conte è il nome più caldo, fra i possibili successori di Ancelotti. Il Curriculum del pugliese combacia in parte con il DNA delle Merengues. Vincente si, ma non in Europa. Un fatto non da poco per un Club che ha vinto ben 14 Champions League.

Aggiungiamoci il rigore tattico e il gioco non proprio spumeggiante che cozzano con la voglia di calcio spettacolo a condire i successi del Real Madrid. Al Bernabeu hanno il palato fine in fatto di gioco.

A favore di Conte sulla panchina dei madrileni però c’è il suo essere severo e dedito alla disciplina: due aspetti che Florentino Perez ha a cuore, così come l’intensità degli allenamenti.

Pro e contro che vedono Antonio Conte sulla panchina del Real Madrid al 25%.

PSG: fondi infiniti per il mercato

Il PSG anche in questa stagione ha mancato l’assalto alla grande ossessione. La Champions League. Che poi sembra essere la stessa ossessione di Antonio Conte.

Sta di fatto che l’eliminazione agli ottavi di finale è come una sentenza per Galtier e la sua permanenza sulla panchina parigina. Aggiungiamoci il KO in Coppa di Francia e un andamento non proprio costante in Ligue 1, ecco che il suo capolinea è davvero dietro l’angolo.

La dirigenza del PSG ha già messo nel mirino Antonio Conte. L’uomo ideale, il sergente di ferro per ricompattare l’ambiente e far diventare una squadra vera, quello che appare come un grande album di figurine, dove ognuno gioca per il proprio ego e non per l’obiettivo comune.

Aggiungiamoci gli infiniti fondi a disposizione della presidenza e si capisce come questo matrimonio si possa fare. Chiedere e avrai, vien quasi da pensare.

Il luogo perfetto per Antonio Conte che a quel punto potrebbe togliersi qualsiasi sfizio sul mercato, fra giocatori in arrivo e altri che salutano i campioni di Francia.

Ovviamente, più investimenti significano anche maggiore pressione, soprattutto a livello europeo. Il cruccio del PSG che per diventare grande è conscio che quella coppa va portata a casa.

Conte sulle sponde della Senna prende forma al 50%.

Newcastle, il nuovo che avanza

Attenzione però ad un possibile ritorno in Premier League per il buon Antonio Conte.

Sarebbe la terza esperienza oltremanica, dopo Chelsea e Tottenham appunto. E le sirene sono sempre quelle dei Petroldollari che animano il PSG.

Il Newcastle dal gennaio 2022 ha cambiato pelle e ritmo nella propria storia, con la nuova proprietà che ha grandi ambizioni: basti pensare che all’ingresso del nuovo presidente i Magpies erano ultimi.

Ebbene, dopo aver ottenuto la salvezza in carrozza, con il primo faraonico mercato, stanno risalendo la china in maniera esplosiva nella stagione in corso e in piena lotta per un posto in Champions.

Eddie Howe sta facendo un ottimo lavoro, considerando che ha raggiunto una finale che mancava da quasi mezzo secolo (League Cup). Ma la sensazione è quella che per arrivare ai primi successi l’attuale manager non sia abbastanza pronto.

Di conseguenza il profilo vincente di Antonio Conte ben si salda con la sete di successi da parte della nuova proprietà delle Gazze. E vale il discorso fatto in precedenza per il PSG: i fondi a disposizioni sono tantissimi in ottica mercato. Musica che suona dolcissima per Antonio Conte.

Possibilità del leccese sulla panchina bianconera al 15%, ma in netta progressione.

Anno Sabbatico da non escludere

Antonio Conte potrebbe anche rimanere alla finestra ad osservare, se le destinazioni citate fino a questo momento non trovassero il suo pieno gradimento, per motivi diversi.

Una probabilità molto piccola, considerando che treni come quelli del Real o del PSG passano una sola volta nella vita di un allenatore.

Dunque, perché rischiare di perderli? Solo motivazioni importanti o divergenze nette potrebbero far desistere il tecnico pugliese.

Di conseguenza diamo un misero 5% alla possibilità che Antonio Conte resti fermo ai Box, almeno ad inizio stagione.