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God Save The Premier League.

Dal 15 agosto tutti in campo oltre manica con il campionato più bello al mondo. In terra inglese è caccia al titolo di campione, con il Manchester City chiamato a difendere lo scettro, dagli assalti di Chelsea, Liverpool e Manchester United.

Ci attende una Premier League come sempre spettacolare e probabilmente più emozionante ancora, con tante squadre che lotteranno per un posto nelle Coppe e la bagarre per evitare la retrocessione nel Championship. Da Nord a Sud, da una sponda all’altra dell’Oceano, passando per il canale della Manica, in un turbinio di emozioni.

Stagione lunga ed infinita in Inghilterra, dove anche FA Cup e League Cup potrebbero incidere nel rendimento delle squadre, oltre naturalmente alle coppe europee. In attesa della chiusura a fine mese del calcio mercato, vediamo cosa ci attende in Premier League: quali squadre lotteranno per il titolo, quali formazioni saranno in lizza per la qualificazione alle coppe continentali, chi potrà fare un cammino tranquillo per la permanenza in categoria e infine, coloro che rischiano tanto in ottica retrocessione.

Lotta a 4 per il titolo

Un Poker di squadre a caccia della Premier League. Delle sette sorelle in corsa per il titolo di Campione, a nostro avviso, sono quattro quelle che realmente possono lottare per la prima piazza: Manchester City, Chelsea, Liverpool e Manchester United per rose, investimenti, allenatori e quanto altro sono nettamente avanti al resto delle rivali.

Il City di Guardiola è la squadra da battere. I campioni in carica hanno la miglior rosa sulla carta e proveranno a migliorarsi, con il probabile innesto di Harry Kane in attacco. Sarebbe la ciliegina sulla torta, anche alla luce della partenza di Auguero che ha lasciato un solo attaccante centrale in forza agli SkyBlues.

Sulla stagione in Premier League del Manchester City però, potrebbe pesare il cammino in Champions: una sorta di Tabù che Foden e compagni vogliono abbattere per mettere in tasca il primo titolo continentale, dopo la cocente sconfitta contro il Chelsea dello scorso maggio. Ma per una squadra del genere è impossibile fare delle scelte.

Proprio il Chelsea sembra la rivale più accreditata per mettere in difficoltà il City. Come detto nella passata stagione i Blues hanno dato parecchi dispiacere agli uomini di Guardiola: da quando Tuchel ha preso la panchina dei londinesi, vittoria nello scontro diretto in Premier, successo in semifinale di FA Cup e trionfo in Coppa dei Campioni. Una squadra zeppa di campioni e che spera di mettere in rosa anche un certo Erling Haaland, con Lukaku seconda scelta.

Il Liverpool è la formazione sorniona che nessuno deve sottovalutare. Non fatevi ingannare dalla scorsa stagione, in cui gli infortuni gravi hanno decimato la squadra e soprattutto la difesa. Con la rosa al completo Klopp può davvero mettere paura a tutti e servono pochi innesti alla truppa di Anfield: con l’arrivo di Konate in difesa, serve un sostituto di Georginio Wijnaldum in mezzo al campo. Ma il vero colpo è il recupero di Virgil van Dijk al centro della difesa dopo un anno di stop per infortunio.

Infine, occhio al Manchester United. I diavoli rossi sono reduci dalla seconda piazza nella scorsa stagione in Premier League, a cui si aggiunge la finale di Europa League persa ai rigori vs Villareal. La squadra di Ole Gunnar Solskjær ha già messo a segno due colpi pesanti: Sancho in attacco e Varane in difesa. Se Pogba resta, la formazione di Old Trafford può davvero ambire al titolo di campione.

La bagarre per l’Europa

Tante squadre per pochi posti. Sé sulla carta le prime quattro piazze appaiono già assegnate, direttamente dal campionato resta un solo posto in ballo per le coppe: la quinta classificata va in Conference League, con le due coppe nazionali che mettono in palio altrettanti pass per l’Europa League. Sappiamo però che sia in League Cup e sia in FA Cup, quasi sempre vincono le big che hanno già a loro volta il biglietto in tasca per la Coppa dei campioni. Di conseguenza arrivare sesti o settimi in campionato ha il suo peso per prendersi i posti vacanti.

Dicevamo delle sette sorelle in Premier League che potrebbero ambire al titolo. In realtà, tolte le quattro formazioni che abbiamo citato in precedenza, per Tottenham, Arsenal e Leicester sono davvero pochissime le possibilità di mettere le mani sul trofeo. Gli Spurs stanno rivoluzionando in parte la squadra e alla luce della partenza di Kane serve un nome pesante per riprendere quota, con il neo allenatore Nuno Espirito Santo che avrà bisogno di tempo per far comprendere alla squadra il suo gioco.

L’Arsenal appare come sempre un porto di mare, con Arteta chiamato a sua volta a fare un salto di qualità: serve soprattutto una cadenza più regolare dei risultati e l’allenatore dei gunners non può davvero più sbagliare. Il Leicester dal canto suo, è quella meno “nobile”, ma dal miracoloso titolo del 2016 in poi la troviamo sempre nella parte alta della classifica. Brendan Rogers ha un ottimo collettivo e la vittoria in FA Cup dello scorso maggio ha portato nuovo ossigeno, anche se la squadra per due anni consecutivi ha perso il treno Champions all’ultima giornata.

Attenzione poi ad un poker di squadre molto particolare: West Ham, Aston Villa, Leeds ed Everton. Gli Hammers, dopo la sesta piazza dello scorso campionato e la conseguente qualificazione all’Europa League, puntano a ripetersi con David Moyes che sta lavorando alacremente al mercato in entrata. I “Villans” sono stati a lungo la vera sorpresa dello scorso campionato e solo un calo nel finale ha impedito agli uomini di Dean Smith di puntare alla qualificazione europea.

C’è grande curiosità per vedere all’opera il Leeds di Bielsa: i bianchi di Elland Road cercano conferme, dopo la nona piazza raggiunta lo scorso maggio da neo promossi, a meno tre dall’Europa. Non male per una formazione che in un mese si è trovata da vincere il Championship a lottare in Premier League: regalando spettacolo e un gioco molto interessante. Chissà cosa bolle nella pentola del “Loco”.

Infine l’Everton ha perso Ancelotti in panchina e ha trovato Benitez. Rafa divide la tifoseria, tra un passato sulla panchina del Liverpool e una serie di avventure in altre squadre che han lasciato molte perplessità. La squadra però c’è e può contare su un gruppo che da diverse stagioni gioca assieme. Sé l’iberico azzecca la formula giusta, i “Toffees” possono essere una mina vagante in ottica coppe.

Un campionato senza patemi

Per altre quattro formazioni la stagione di Premier League si annuncia, almeno sulla carta tranquilla. Squadre che non hanno la rosa attrezzata per puntare all’Europa, ma al tempo stesso in grado di stare lontane dal baratro retrocessione.

Stiamo parlando di Newcastle, Wolverhampton, Southampton e Crystal Palace. Si trovano in quel limbo in cui guardando in alto si può sognare, mentre se osservano in basso c’è il rischio di farsi risucchiare nella zona calda. I Magpies di Steve Bruce hanno chiuso in crescendo la scorsa stagione e da quel filotto di risultati devono ripartire. I “Wolves” cambiano pelle con l’addio di Santo in panchina e l’arrivo di Bruno Lage: da un lusitano all’altro cercando una maggiore continuità.

I “Saints” di Ralph Hasenhüttl a loro volta cercano equilibrio. Passare da vittorie epiche in quel di Anfield e poi cadere sotto i colpi del Leicester o dello United per 8 volte non è sinonimo di squadra regolare. Infine, le “Eagles” salutato Roy Hodgson, aprono l’era Patrick Vieira e sperando in un altro campionato senza grossi intoppi.

Chi saluterà la Premier League?

Cinque squadre rischiano più di altre di retrocedere nel Championship. Alle tre neo promosse, Brentford, Watford e Norwich, si aggiungo le già pericolanti Brighton e Burnley. Quest’ultimi da diverse stagioni vengono indicati come possibili retrocessi, ma puntualmente smentiscono tutti. I “Gabbiani” sono molto simili in questo senso e proveranno a chiudere quanto prima il discorso.

Chi sale in Premier League paga spesso lo scotto. Lo sa bene il Norwich che negli ultimi anni sembra in balia di un ascensore che fa spola tra Premier e Championship. Vedremo se questa volta per i “canarini” sarà l’anno giusto per trovare un po’ i tranquillità. Discorso non molto diverso per il Watford che più volte ha mancato la salvezza, anche quando la rosa sulla carta era superiore ad altre rivali.

Un discorso a parte lo merita il Brentford. La truppa del quartiere londinese ha ritrovato la massima categoria dopo ben 74 anni e per la prima volta giocherà in Premier League. Squadra sorpresa della scorsa stagione: promozione attraverso i playoff e addirittura semifinale di Coppa di Lega. Una squadra tutta da scoprire nella nuova dimensione.