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Darwin Nunez e Diogo Jota: sono loro a trascinare alla vittoria il Liverpool in casa del Bournemouth per 4-0.

Altri tre punti pesanti per gli uomini di Jurgen Klopp che salgono a quota 48 in classifica: primo posto e cinque lunghezze di vantaggio su Arsenal, Aston Villa e Manchester City, con la formazione di Guardiola che ha una gara in meno e dunque un potenziale meno due dalla vetta.

Senza Salah, il Liverpool continua a mietere risultati su risultati: la Coppa d’Africa toglie ai Reds una pedina importante, ma Nunez e Jota rispondono presente, per allungare la striscia positiva a 14 gare senza sconfitte in campionato. Un 4-0 che dice tanto sulla forza di una squadra che oltre a Salah deve rinunciare ad altre pedine importanti.

Tandem incontenibile

Attenti a quei due. Darwin Nunez e Diogo Jota lanciano la fuga della prima classe e calano una doppietta a testa sul terreno del Bournemouth. Dopo un primo tempo bloccato e sotto ritmo, per quelli che sono gli standard della banda di Klopp, nella ripresa i Reds debordano come un fiume in piena.

Impressionante l’azione dell’1-0 che andrebbe mostrata nelle scuole calcio: verticalizzazione a cercare le punte, tre passaggi che liberano alla conclusione Nunez. Il gol del vantaggio carica il Liverpool e sgonfia le speranze delle Cherries che si sciolgono come neve al sole: dalla rete dell’uruguaiano, alla doppietta del lusitano e il poker è chiuso ancora da Nunez.

Numeri pesanti quelli producono questa coppia. Il sudamericano diventa il primo giocatore nella storia delle Premier League a firmare 10 reti e sfornare 10 assist nella stessa stagione. Il secondo gol segnato ai rossoneri diventa il centesimo in carriera, nelle squadre di Club; non solo, ma l’ex Benfica ha segnato due reti con tre tiri in porta, dopo aver vinto sei duelli nei 90 minuti, con 45 volte il pallone toccato nella gara, di cui sette nell’area avversaria.

Da par suo, Jota risponde con la quinta rete nelle ultime nove di campionato, a cui si aggiungono anche 4 assist. Per la sesta volta in carriera, in Premier League il lusitano segna e sforna assist nella stessa gara. Percentuale perfetta nei 90 minuti, con due tiri nello specchio e due reti, con 19 passaggi vincenti nella tre quarti avversaria, con 7 palloni toccati nell’area del Bournemouth: 6 duelli vinti e 5 contrasti portati a casa.

Insomma, l’assenza di Salah pesa sicuramente, ma per il momento Klopp può dormire sonni tranquilli con questi due attaccanti.

Liverpool per la fuga

14 volte da imbattuti. L’unico ko per il Liverpool, in Premier League, è arrivato a fine settembre in quella gara zeppa di orrori al Var in casa del Tottenham: un 2-1 che ha messo a nudo degli errori marchiani di chi dovrebbe controllare alla perfezione dalla Var Room. Ma sconfitta amara a parte, la formazione di Klopp non ha più fallito da quel momento.

14 risultati utili consecutivi, con 9 vittorie e 5 pareggi che hanno lanciato Salah e soci al comando della classifica. Una prima posizione a quota 48, con cinque lunghezze di vantaggio sul trittico composto da Arsenal, Aston Villa e Manchester City: i campioni in carica però hanno una partita da recuperare.

Numeri da titolo, almeno fino a questo momento, per i Reds: terza vittoria di fila, con il quarto acuto esterno consecutivo. Ad Anfield, gli uomini di Klopp hanno messo assieme 26 punti su 30 disponibili, con 26 reti segnate 8 al passivo. In trasferta, i sei volte campioni d’Europa, hanno ottenuto 22 punti su 33 disponibili: 21 reti all’attivo e 11 al passivo, con Allison rimasto in battuto in tre delle ultime cinque gare giocate lontano da Anfield, di cui due negli ultimi 180 minuti.

Nonostante l’assenza per la Coppa d’Africa, Salah comanda la classifica cannonieri in Premier League, assieme ad Haaland: 14 reti a testa. Dodici i giocatori del Liverpool andati in rete in 21 giornate di campionato, su un totale di 47 gol segnati. Messaggi chiari alle rivali.

Quante assenze per Klopp

A rendere ancor più speciale e importante il momento del Liverpool, ci pensa la lista degli assenti. Un’infermeria zeppa di giocatori che sono out, oltre al già citato Salah impegnato in Coppa d’Africa e ad Endo che segna per il Giappone in Coppa d’Asia. Escluse queste due pedine, sono ben 7 quelli infortunati.

E non giocatori di secondo piano, ma elementi fondamentali per Klopp. Mancano entrambi gli esterni sinistra di difesa: Robertson e Tsimikas infortunati alle spalle, con Gomez adattato come terzino sinistro. Ai box anche Alexander-Arnold e il binario di destra passa per il momento nelle mani dell’ottimo Conor Bradley. Il classe 2003 in poco tempo si è trovato da titolare della formazione Under 23, a terzino destro della prima squadra, con risultati eccellenti.

Sempre in difesa manca e mancherà a lungo Matip: il difensore centrale ha subito un grave infortunio al ginocchio e salvo miracolosi recuperi, lo rivedremo in campo nella prossima stagione. A centrocampo poi ci sono due lungodegenti ed entrambi iberici: il giovane e promettente Bajcetic e l’esperto Thiago Alcantara. Il primo ha avuto una ricaduta sul polpaccio già infortunato ad inizio stagione, mentre il secondo ha sempre dei gravi problemi all’anca e la sua ultima stagione ad Anfield rischia di concludersi senza alcuna presenza.

Infine, ma non per ultimo, manca anche uno degli acquisti di punta del mercato estivo che hanno rivoluzionato il Liverpool. Stiamo parlando di Szoboszlai: il magiaro ha avuto un infortunio muscolare alla coscia, ma la sua convalescenza è quasi al capolinea, con Klopp pronto a recuperare il suo giocatore.

Ma la vera forza del Liverpool è proprio questa: una rosa lunga e zeppa di grandi giocatori che non fanno pesare oltre modo le tante assenze. Anche da questi particolari, passano le grandi vittorie.