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Ci sono molti modi per misurare la grandezza di un uomo: intelligenza, cultura, bontà sono le caratteristiche che spesso delineano una personalità da tutti ammirata e gradita.

Peppino Prisco, storico vicepresidente dell’Inter che ha indissolubilmente legato la sua figura ai colori nerazzurri per tutta la propria vita, era un mix di tutto questo, unito poi ad una spiccata ironia che l’ha sempre reso – in fondo – trasversalmente simpatico e apprezzato, spesso anche da parte di chi veniva preso di mira nelle sue battute.

Ovviamente però questo suo modo di essere gli ha permesso di diventare un vero e proprio simbolo dell’interismo, ancor oggi narrato nelle generazioni di tifosi nerazzurri.

Le sue celebri battute sono diventate, negli anni, dei veri e propri tormentoni, destinati a rimanere per sempre attuali nel contesto della cultura del nostro calcio.

#1 La cura per le mani

Quando stringo la mano a un milanista me la lavo, quando stringo la mano a uno juventino mi conto le dita.

PEPPINO PRISCO

Non c’è modo più efficace per evidenziare il disprezzo (calcistico) per i cugini rossoneri e, nella stessa frase, insinuare sull’onestà e deridere la parte juventina. Senza dubbio una delle frasi di Peppino Prisco diventata quasi un marchio di fabbrica.

#2 Le tradizioni familiari

Io sono contro ogni forma di razzismo, ma mia figlia in sposa a un giocatore del Milan non la darei mai.

PEPPINO PRISCO

Prisco e il Milan erano agli antipodi, e l’avvocato voleva accertarsi che anche gli eredi stessero ben distanti dai colori rossoneri.

#3 Nati da poco

L’Inter nacque da una scissione del Milan… Ecco la dimostrazione che si può fare qualcosa di importante partendo da niente!

PEPPINO PRISCO

Invece di disconoscere le proprie radici, Prisco sottolineava come l’Inter si fosse fatta grande… partendo dal basso!

#4 La Milano del calcio

A Milano ci sono due squadre: l’Inter e la primavera dell’Inter.

PEPPINO PRISCO

Forse la più celebre frase dell’Avvocato. Milano, per lui, è solo nerazzurra.

#5 L’oblio rossonero

Il Milan in B. E per ben due volte: una… a pagamento e una… gratis. Sono dell’idea che una retrocessione cancelli almeno cinque scudetti conquistati e che la vittoria di una Mitropa Cup elimini i residui

PEPPINO PRISCO

Nei primi anni ’80 il Milan scese due volte in Serie B. A detta di Prisco, due avventure che hanno cancellato il palmares dei cugini, in collaborazione con la conquista della Mitropa Cup da parte dei rossoneri.

#6 Il reato corretto

Il rigore dello juventino su Ronie? Non è furto. Quando c’è la Juve è sempre ricettazione. Gli juventini a volte confessano i furti ma mai la refurtiva.

PEPPINO PRISCO

Il campionato 1997-1998 passò alla storia, più che per lo scudetto juventino, per le numerose sviste arbitrali di quella stagione a favore dei bianconeri, culminate dal rigore non fischiato a Ronaldo per il fallo subito da Iuliano. Prisco ha così commentato l’episodio.

#7 La passione enigmistica

Ho una scaramanzia. La domenica compro la Settimana enigmistica e cerco di risolvere i quesiti della sfinge. Credo che riuscendoci l’Inter poi vinca.

PEPPINO PRISCO

Tutti siamo un po’ scaramantici, ma questo è masochismo!

#8 Il pronostico

Un pronostico per Juventus-Milan di questa sera? Spero perdano entrambe.

PEPPINO PRISCO

Quando non si possono sopportare né il bianconero né il rossonero…viene da chiedersi cosa avrebbe detto Prisco in occasione della finale di Champions del 2003.

#9 Quella serata buia a Marsiglia

Sto preparando lo striscione del Milan Club Marsiglia. C’è già lo sponsor: l’Enel.

PEPPINO PRISCO

Il Milan, a Marsiglia nel 1991, uscì dal campo senza poi voler rientrare a seguito di un temporaneo guasto all’illuminazione. [LEGGI QUI LA STORIA]

Prisco non si fece sfuggire l’occasione per prendere in giro i cugini, in quel caso incappati in una figuraccia europea che costò la squalifica per un anno dalle competizioni UEFA.

#10 Sul letto di morte

Prima di morire mi faccio la tessera del Milan, così sparisce uno di loro.

PEPPINO PRISCO

Così si riassume il Prisco-pensiero: meglio perdere un milanista che un interista.