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Un risultato a sorpresa che cambia tutte le prospettive di questa Coppa del Mondo. La Croazia elimina il Brasile e passa in semifinale, come peraltro ha sempre fatto nelle due precedenti occasioni in cui era arrivata agli ottavi. E se lo è anche meritato, imbrigliando i campioni verdeoro tramite una solidità di squadra che ora può davvero fare paura. Per Neymar e compagni, un (altro) dramma sportivo da mettere in archivio.

Tabellino partita

  • Risultato finale: 2-1 d.c.r. (1-1)
  • Marcatori: 105′ Neymar (B), 117′ Petkovic (C)
  • Ammoniti: Casemiro, Marquinhos, Petkovic
  • Successione rigori: Vlasic GOL (C); Rodrygo PARATO (B), Majer GOL (C), Casemiro GOL (B), Modric GOL (C), Pedro GOL (B), Orsic GOL (C), Marquinhos PARATO (B).

Le pagelle del Brasile

Alisson: sembrava una partita di ordinaria amministrazione, praticamente mai impegnato per tutti i novanta minuti. Poi arriva quel tiro sporcato da una deviazione che cambia tutto. Ai rigori fa il suo. VOTO 6

Militao: anche per lui una partita nella norma, senza acuti nè in fase difensiva nè quando prova a dar manforte in avanti. VOTO 6-

(106′ sub) Alex Sandro: entra giusto per partecipare al dramma sportivo, ma non incide. VOTO sv.

Marquinhos: questa giornata se la ricorderà a lungo e, pur senza particolari colpe, la sconfitta porta il suo nome. Prima deviando involontariamente il tiro di Petkovic che finisce in rete, poi quando sbaglia il rigore decisivo centrando il palo. VOTO 4

Thiago Silva: forse il migliore della sua linea, aiutato dall’inconsistente attacco croato. Non sbaglia nulla però. VOTO 6,5

Danilo: male in tutte e due le fasi, forse condizionato dall’ammonizione precoce che frena per quasi tutta la partita. VOTO 5

Casemiro: meno brillante del solito, partecipa attivamente al naufragio verdeoro sulla diga croata. VOTO 5,5

Paquetà: se non altro ha il merito di provarci, fino a quel tocco che vale l’assist per Neymar che sembra spezzare la maledizione. Ma dura solo un attimo. VOTO 6

(106′ sub) Fred: troppo poco per un giudizio. VOTO sv.

Neymar: imprescindibile, come sempre, eppure non appena le cose non girano come dovrebbero, il suo sorriso si trasforma in insofferenza e qualche comportamento scocciato (un fallo non visto dall’arbitro gli poteva costare caro). Poi ovviamente è anche classe cristallina e il suo gol è un capolavoro. VOTO 6,5

Raphinha: uno degli elementi fin qua migliori del gruppo offensivo, si perde totalmente in questa sfida che lo vede costantemente fuori dal gioco, avvolto dai falchi in maglia a quadretti che non gli fanno vedere palla. VOTO 5

(56′ sub) Antony: se non altro si muove con gran dinamismo, autore di qualche galoppata notevole sulla sua fascia. Instaura un duello feroce con Perisic, vinto solo in parte. VOTO 6

Richarlison: assente ingiustificato. O meglio, una motivazione c’è, eccome. Lovren e Gvuardiola lo sovrastano e lui non riesce mai a liberarsi e mettersi in luce. VOTO 5

(84′ sub) Pedro: entra e combatte provando a fare meglio del suo compagno di squadra. Ma siamo più o meno sugli stessi risultati. VOTO 5,5

Vinicius: sostituito a metà del secondo tempo, a dire il vero sembrava lui uno dei più pericolosi in avanti fino a quel momento. Certo molto meno in mostra rispetto alla solite magie, ma forse viene accantonato troppo presto. VOTO 6+

(56′ sub) Rodrygo: lo dimostra il fatto che il suo cambio, non riesce mai a fare meglio, perdendosi nella difesa croata. VOTO 5,5

All. Tite: quando sei il favorito dei mondiali ed esci ai quarti di finale, qualcosa è andato storto. Incapace di rimettere le cose a posto, vive sullo spunto di alcuni suoi campioni, ma l’impressione è che non sia riuscito a cambiare marcia alla partita. VOTO 5

Le pagelle della Croazia

Livakovic: forse è vero che molte volte gli attaccanti brasiliani sembrano quasi prenderlo di mira, ma lui però è nella posizione giusta e con i tempi giusti ogni volta. Serve una magia di Neymar per superarlo, dopo qualcosa come 10 parate. Ai rigori è ancora lui il protagonista, indirizzando nuovamente la qualificazione. VOTO 8

Sosa: lui che di solito è bravo anche a spingere, viene sacrificato in una fase difensiva pura. Ci riesce benino, anche se perde gran parte delle sue qualità, non a caso non perfetto su Neymar in occasione del gol. VOTO 5,5

(110′ sub) Budimir: dieci minuti impalpabili, ma utili alla causa. VOTO sv.

Gvardiol: mostruoso, letteralmente. Non solo per l’imponenza fisica che con quella maschera nera lo rendono simile a un super eroe, ma per la sua onnipresenza difensiva. Un muro invalicabile in ogni zona del campo. VOTO 8

Lovren: se la Croazia è alle semifinali, il merito è anche suo e del suo compagno di reparto, visto che insieme sembrano poter reggere l’urto di qualsiasi attacco, persino quello fin qua stellare del Brasile. Annichilito dalla strapotenza di questo duo dinamico e potente. VOTO 8

Juranovic: e parlando di una linea difensiva da sogno, almeno oggi anche il terzino destro è stato nettamente all’altezza, surclassando il suo dirimpettaio (Danilo) e bloccando ogni scorribanda di Vinicius da quella parte. VOTO 7

Brozovic: fa parte della festa croata, ma forse questa non è la sua miglior partita, con tanto di cartellino giallo e un errore nell’unica vera occasione offensiva che sarebbe potuto costare caro. VOTO 5,5

Modric: si era perso contro il Giappone, è tornato il mostruoso metronomi di centrocampo contro il Brasile. Passaggi millimetrici, visione di gioco totale, non sbaglia un colpo. Praticamente perfetto, questa volta anche dagli undici metri. VOTO 7,5

Kovacic: gli tocca tutto il lavoro sporco di centrocampo, tanto che non si vede moltissimo nelle trame di gioco, ma i suoi avversari lo sentono, eccome. In ogni zona del campo, lui c’è e fa bene quello che deve fare. VOTO 7

(106′ sub) Majer: troppo poco per giudicare, anche se come contro il Giappone, mette dentro il secondo rigore croato. VOTO sv.

Perisic: difficile ripetere la grande prestazione offerta contro i nipponici, ma l’ex inter è comunque una spina nel fianco dall’inizio alla fine, spendendosi senza sosta anche nei recuperi e nella fase difensiva. VOTO 7

Kramaric: i centro avanti titolari non sembrano avere molta fortuna in questa stagione. Questa volta tocca a Kramaric, ma la sua presenza è piuttosto impalpabile e può solo far rifiatare la squadra in alcuni momenti. Poco altro. VOTO 6-

(’72 sub) Petkovic: poteva essere un cinque per quanto stava facendo, perdendo anche alcuni palloni di troppo. Poi quel tiro che ha cambiato il corso della storia. Fortunato nella deviazione, si ricorderà però solo il suo gol che ridato vita alla Croazia. VOTO 6,5

Pasalic: una partita onesta e di grande sacrificio, che era poi probabilmente quello che Dalic gli aveva chiesto prima della partita. E così lui ha fatto. VOTO 6

(’72 sub) Vlasic: entra con grande piglio e si vede subito proprio nell’azione che porterà al gol di Petkovic. Si toglie anche la soddisfazione di segnare il rigore di apertura. VOTO 6,5

All. Dalic: imbriglia per oltre novanta minuti uno degli attacchi più forti del mondo, fa tutte le mosse giuste nello scacchiere della partita. La semifinale è il premio per una condotta tattica perfetta. VOTO 7,5