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La notte di Wembley incorona per la 15^ volta nella sua storia il Real Madrid.

La finale di Champions League si colora di Blancos, con Carlo Ancelotti che diventa il primo allenatore ad alzare 5 volte il trofeo. Partita dai due volti, con i tedeschi che mettono alle corde i campioni di Spagna nella prima frazione, mentre il Real nella ripresa alza il baricentro e colpisce chirurgicamente nella ripresa.

Per gli uomini di Edin Terzic l’onore delle armi, come si dice in questi casi, ma anche tanti rimpianti per non aver capitalizzato a dovere la mole di gioco prodotta nei primi 45 minuti.

Vediamo i voti della finalissima di Champions League.

Pagelle Borussia Dortmund

Kobel: praticamente inoperoso per tutto il primo tempo, viene chiamato in causa nella ripresa. Dice di no alla punizione di Kross e alla deviazione sotto misura di Carvajal, ma niente può sulle due reti madrilene. Voto 6,5.

Ryerson: Già nel primo tempo appare in difficoltà sulle accelerazioni di Vinicius, per poi affondare nel secondo tempo. Voto 5.

Hummels: il veterano è l’ultimo ad alzare bandiera bianca, dopo aver giocato una partita eccellente. Nella prima frazione non lascia passare nemmeno gli spilli e nella ripresa mette diverse pezze. Voto 7.

Schlotterbeck: Gioca dalla mezzora con un pesante cartellino giallo sopra la testa e rimediato in maniera dir poco ingenua per proteste. Lacuna a parte, il difensore centrale dei gialloneri è uno dei pochi che si salva nella ripresa, dopo un primo tempo dominante. Voto 6.5.

Maatsen: Macchia una prestazione decorosa, con l’errore che spalanca le porte del 2-0 al Real Madrid, dopo un secondo tempo giocato in sofferenza, rispetto ad una prima frazione eccellente. Voto 5.

Can: le finali di Champions sono la sua maledizione. 6 anni dopo quella persa contro il Real Madrid a Kiev ai tempi del Liverpool, il centrocampista dei gialloneri cade ancora contro le Merengues. Resta il successo contro il Borussia nel 2013 con la maglia del Bayern. Un vero peccato considerando la prestazione di spessore che l’ex Juventus mette in mostra. Voto 6.5 (80′ Malen: forse con un pizzico di coraggio in più andava inserito prima. Perché una volta in campo mette in difficoltà la difesa iberica. Voto 6)

Sabitzer: Primo tempo d’alta scuola per l’austriaco che nella ripresa cala come tutta la squadra e viene travolto dalla forza del Real Madrid, complice un Bellingham che lo scherma a tutto campo. Voto 5,5.

Sancho: parte bene e forte l’ex giocatore del Manchester United, ma sulla distanza cala e si vede sempre meno nella manovra dei prussiani. Voto 5.5. (87′ Bynoe-Gittens: SV)

Brandt: disegna geometrie nel primo tempo, mentre nella ripresa fatica a smarcarsi dal pressing madrileno ogni qualvolta entra in possesso palla. Voto 6. (80′ Haller: vale lo stesso discorso fatto per Malen. Serviva con qualche minuto d’anticipo in campo. Voto 6).

Adeyemi: Primo tempo in cui mette a ferro e fuoco la difesa del Madrid: velocissimo e imprendibile per i rivali. Fallisce almeno due occasioni limpidissime che avrebbero potuto cambiare la storia della finale. Nella ripresa cala in maniera netta. Voto 5.5. (72′ Reus: alla sua ultima gara con il Borussia non riesce a risollevare le sorti della squadra. Voto 5.5).

Fullkrug: fastidioso per tutta la difesa del Real perché non da mai punti di riferimento. Attacca la profondità come pochi, sa giocare spalle alla porte e con le sue sponde apre varchi per i compagni. Pecca di lucidità sottoporta nella prima frazione e solo per questioni di centimetri si vede negare il gol dal Var nella ripresa. Voto 6.

All. Terzic: Ha il grande merito di aver costruito una gioiosa macchina da guerra che contro ogni pronostico ha raggiunto la finale e messo tanta paura al Real Madrid nel primo tempo. Poi come spesso accade, sono gli episodi che cambiano il finale di una storia, ma quella di Terzic e i suoi ragazzi resta storica. Voto 7.5.

Pagelle Real Madrid

Courtois: Out tutta la stagione per un grave infortunio, il portiere belga torna disponibile per la finale e nella prima frazione tiene a galla il Real Madrid. Nella ripresa meno impegnato, ma pur sempre vigile. Voto 7.

Carvajal: Nel primo tempo è quello che soffre più di tutti le sgroppate di Adeyemi, ma nella ripresa cambia passo e piglio. Sfiora il gol in due occasioni e alla terza non perdona sbloccando il risultato con una girata di testa che vale la sua personale sesta Champions League. Voto 7.

Rudiger: prima frazione in netta difficoltà, si rialza nella ripresa, ma ha offerto prestazioni nettamente migliori. Voto 6.

Nacho: anche lui balla per 45 minuti, ma quanto meno si fa sentire fisicamente sugli attaccanti del Borussia. Nella ripresa chiude a doppia mandata la difesa iberica. Voto 6.5.

Mendy: dei quatto difensori Blancos è quello che nel primo tempo riesce in qualche modo a vincere dei duelli e a proporsi in attacco. Nella ripresa gioca in maniera diligente e dalle sue parti non si passa più. Voto 6.5.

Valverde: stranamente in difficoltà e fuori gara per 45 minuti, migliora leggermente nella ripresa. Ma non è stato il solito martello della mediana, con licenza di andare a rete. Voto 5.5.

Kamavinga: nella tempesta giallonera della prima frazione è l’unico mediano che non perde calma e lucidità. Non si limita a spezzare l’azione, ma imbastisce anche la manovra. Nel secondo tempo sale in cattedra e nonostante la giovane età, il francese appare come un veterano. Voto 7.

Kross: sarà l’emozione per l’ultima gara da professionista in un club, sarà per l’avvio determinato del Borussia, ma nel primo tempo non è nemmeno la più brutta fotocopia di sé stesso. Archiviati 45 minuti da incubo inizia a fare il Kross che tutti conosciamo, incluso un magistrale calcio di punizione diretto all’incrocio e sventato dal portiere. Esce nel tripudio e adesso attende Euro 2024 prima di salutare definitivamente il calcio. Voto 6. (85′ Modric: entra nei minuti finali per la passerella conclusiva e al pari di Kross conquista la sesta Champions in carriera: SV).

Bellingham: è il grande assente del primo tempo. Stretto nella morsa tedesca e sempre in ritardo non si vede praticamente mai. Nella ripresa si sveglia dal torpore, si alza di diversi metri e torna ad essere quel fantastico giocatore ammirato per tutta la stagione. Sforna il cioccolatino per il gol del 2-0 e finalmente conquista il primo trofeo europeo. Voto 6.5. (85′ Joselu: in campo per scampoli di gloria. SV).

Vinicius JR: seconda finale e secondo gol. Il brasiliano si conferma l’uomo che non fallisce le grandi partite e nella prima frazione è l’unico che riesce a mettere in difficoltà la difesa avversaria. Nel secondo tempo è un tumulto crescente e infine, trova la rete che spegne le speranze giallonere. Voto 7.5. (94′ Lucas: in campo negli ultimi secondi. SV).

Rodrygo: si vede poco. Nel primo tempo non lo innescano mai e lui si perde nelle maglie del Borussia, mentre nel secondo tempo prova a rendersi pericoloso, ma senza grandi risultati. Voto 5.5. (90′ Militao: in campo per alzare il muro blancos. SV).

All. Ancelotti: Dammi un cinque Carletto. Due trionfi con il Milan, tre con il Real Madrid e Ancelotti da Reggiolo diventa l’allenatore con il maggior numero di Champions League vinte nella storia del calcio. Aggiungiamoci le due alzate da giocatore con i rossoneri e sono ben sette quelle nel Palmares. Re di Coppe, Don Carlos che nella notte inglese diventa Re Carlo. Leggendario. Voto 10.