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Dopo gli spareggi che hanno visto le seconde classificate dei gironi fronteggiare le squadre qualificatesi terze nei gironi di Europa League, è arrivato il momento degli ottavi di finale della neonata Conference League.

La nascita di questa terza coppa europea ha permesso all’Europa League di avere una formula più snella e con maggiori incontri di rilevanza, mentre il carattere di più ampia partecipazione è passato a questa competizione. A questi ottavi di finale infatti troviamo una squadra inglese, un’italiana, due francesi e ben tre olandesi fronteggiare formazioni di prim’ordine da Norvegia, Svizzera, Danimarca, Serbia, Belgio, Grecia, Austria e Repubblica Ceca.

Per quanto riguarda il match tra Roma e Vitesse vi rimandiamo all’articolo dedicato, mentre passiamo in rassegna tutte le altre partite in programma giovedì 17 marzo.

PAOK Salonicco-Gent (Toumba Stadium 18:45)

Alla guida del PAOK Salonicco troviamo Razvan Lucescu, il figlio del mitico Mircea, allenatore della Dinamo Kiev (almeno fino allo scoppio della guerra) passato per Pisa, Brescia, Reggiana e Inter in Italia.

La squadra greca in campionato ha chiuso la stagione regolare al secondo posto con 7 punti di vantaggio sull’AEK Atene terzo, mentre l’Olympiacos si è piazzato 12 punti avanti, al primo posto a quota 65.

In Conference League hanno ottenuto il secondo posto nel Girone F con 11 punti (3 vittorie e 2 pareggi), dietro il Copenaghen e davanti allo Slovan Bratislava e al Lincoln Red Imps.

Negli spareggi ha affrontato il Midtjylland, perdendo 1-0 in Danimarca ma riuscendo a ribaltare il risultato nel match di ritorno, portato fino ai calci di rigore dove ha vinto mettendo a segno tutti i tiri dal dischetto, in particolare l’ultimo con Jasmin Kurtic, vecchia conoscenza del campionato italiano e capocannoniere della squadra con 15 gol in campionato e 2 in Coppa di Grecia. Altri ex della serie A sono il trequartista marocchino Omar El Kaddouri e il difensore spagnolo José Crespo.

I belgi del Gent si sono qualificati vincendo il Girone B con 13 punti (4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta) davanti Flora Tallinn, Anorthosis Famagosta e Partizan Belgrado.

Quinta nel campionato belga con 52 punti, a tre punti dall’Anderlecht e con quattro di vantaggio sul Mechelen, la squadra di Hein Vanhaezebrouck fa affidamento soprattutto sull’ala marocchina Tarik Tissoudali (15 gol in campionato e 1 in Conference), sul trequartista ucraino Roman Bezus e sull’esperto centravanti Laurent Depoitre. A centrocampo trova spazio l’esperto Sven Kums, ex Udinese.

Slavia Praga-LASK Linz (Sinobo Stadium 18:45)

Partita particolare per il centrocampista danese Mads Madsen, che in estate si è trasferito proprio dal LASK allo Slavia Praga.

I cechi guidati da Jindrich Trpisovsky, appaiati al Viktoria Plzen in testa alla Fortuna Liga a quota 60 punti e con un decisivo scontro diretto in programma il 2 aprile, sono arrivati secondi nel Gruppo E con 8 punti, uno in più dell’Union Berlino, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, dietro al Feyenoord e davanti ai tedeschi e al Maccabi Haifa.

Agli spareggi hanno affrontato i turchi del Fenerbahce, vincendo sia l’andata che il ritorno per 3-2.

Uomini chiave della formazione sono il capitano, il nigeriano Peter Olayinka, e il trequartista Ondrej Lingr. Attenzione anche al mediano Daniel Samek, solo 18 anni ma già 3 gol e 3 assist in campionato.

Gli austriaci del LASK hanno chiuso la prima parte di stagione nella metà inferiore della classifica, e al momento sono al secondo posto nella poule retrocessione dietro al Ried.

La squadra di Andreas Wieland ha avuto un cammino decisamente migliore in Conference League, dove ha vinto il Gruppo A con 16 punti, 5 vittorie e 1 pareggio, davanti a Maccabi Tel Aviv, HJK Helsinki e Alashkert.

Gli uomini di punta della formazione austriaca sono l’ala Thomas Goiginger e il trequartista Sascha Horvath.

Partizan Belgrado-Feyenoord (Partizan Stadion 18:45)

Il Partizan Belgrado, che guida il campionato serbo con tre punti di vantaggio sulla Stella Rossa, ha eliminato agli spareggi i cechi dello Sparta Praga (vittorie per 1-0 in trasferta e 2-1 in casa) dopo aver chiuso al secondo posto il Girone B dietro al Gent e davanti a Anorthosis Famagosta e Flora Tallinn, con 8 punti frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.

La squadra di Aleksandar Stanojevic si basa principalmente sull’asse d’attacco formato dal trequartista israeliano Bibras Natcho e dalla punta capoverdiana Ricardo Gomes (21 reti in campionato e 3 in Conference).

Il Feyenoord di Arne Slot (che alla guida dell’AZ Alkmaar ha già affrontato il Partizan ai gironi di Europa League nel 2019, ottenendo due pareggi per 2-2), si è invece qualificato chiudendo imbattuto (4 vittorie e 2 pareggi) il Gruppo E davanti a Slavia Praga, Union Berlino e Maccabi Haifa.

Terzo in Eredivisie con un punto di vantaggio sull’AZ Alkmaar e a sei lunghezze dal PSV, non potrà contare sul trequartista Guus Til (13 gol in campionato), squalificato per 3 giornate per l’espulsione rimediata contro lo Slavia Praga alla penultima giornata della fase a gironi.

Occhi puntati quindi sul colombiano Luis Sinisterra e sull’iraniano Alireza Jahanbakhsh, i due attaccanti esterni della squadra, a supporto del centravanti Bryan Linssen (11 gol in campionato). A centrocampo attenzione al giovane turco Orkun Kokcu, che ha attirato l’attenzione di molte squadre tra cui la Roma.

PSV Eindhoven-Copenaghen (Philips Stadion 21:00)

Il PSV Eindhoven e il Copenaghen tornano ad affrontarsi dopo essersi sfidati ai gironi di Europa League nel lontano 2009, quando gli olandesi vinsero 1-0 in casa e pareggiarono 1-1 in Danimarca.

Oggi il PSV, che in campionato insegue l’Ajax a due lunghezze di distanza e precede il Feyenoord di sei punti, arriva a questo confronto dopo essere stato “retrocesso” dall’Europa League. Classificatosi terzo nel Girone B alle spalle di Monaco e Real Sociedad e davanti allo Sturm Graz, con 8 punti (2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte), uno in meno degli spagnoli.

Agli spareggi ha affrontato il Maccabi Tel Aviv, vincendo per 1-0 in a Rotterdam per poi pareggiare 1-1 in Israele.

La squadra di Roger Schmidt (che alla guida del Bayer Leverkusen ha affrontato il Copenaghen ai preliminari di Champions League del 2014, vincendo 4-0 in Germania e 3-2 in Danimarca), si affida principalmente ai gol dell’esperto israeliano Eran Zahavi (ex Palermo), del giovane Cody Gakpo e del brasiliano Carlos Vinicius, passato anche per Napoli.

Il Copenaghen di Jess Thorup, saldamente in vetta alla Superligaen con tre punti di vantaggio su Midtjylland a due giornate dalla fine e alla vigilia dello scontro diretto, fa invece affidamento su un grandissimo numero di giocatori arrivati dalla Serie A: Khouma Babacar (ex Fiorentina e Sassuolo) in attacco, Andri Baldursson (ex Bologna) e Lukas Lerager (ex Genoa) a centrocampo, Kevin Diks (ex Fiorentina), Marios Ikonomou (ex Bologna), Peter Ankersen (ex Genoa) e Denis Vavro (ex Lazio) in difesa.

L’uomo chiave è comunque Pep Biel, trequartista spagnolo autore di 8 gol e 8 assist in campionato e che in Conference League è andato a segno 3 volte, servendo 2 assist.

Il cammino in Conference League è stato molto positivo, con 5 vittorie e 1 sconfitta che hanno permesso ai danesi di chiudere il Girone F a quota 15 punti davanti a PAOK Salonicco, Slovan Bratislava e Lincoln Red Imps.

Bodø/Glimt-AZ Alkmaar (Aspmyra Stadion 21:00)

Sono anni che il Bodø/Glimt si fa notare tra gli addetti ai lavori per il suo gioco, e forse la formula della Conference League è proprio quello che serviva ad una squadra giovane e intraprendente, ma non al livello dei principali campionati europei, per mettersi in luce.

Dopo il secondo posto nel Gruppo C a un solo punto dalla Roma, peraltro sconfitta 6-1 in casa e con cui ha pareggiato 2-2 all’Olimpico, i norvegesi hanno eliminato agli spareggi una squadra prestigiosa come il Celtic, vincendo 3-1 a Glasgow e 2-0 in casa.

Kjetil Knutsen dal 2018 ad oggi ha portato il Bodø ai vertici del campionato norvegese, vincendo gli ultimi due titoli norvegesi facendo emergere alcuni talenti come Jens Petter Hauge (che il Milan ’acquistò dopo averlo affrontato nei preliminari di Europa League due anni fa) o Ola Solbakken, l’attuale stella della squadra che ha già messo a segno 5 gol e 2 assist in questa edizione della Conference League (più 1 gol e 1 assist nelle qualificazioni).

Il campionato norvege non inizierà prima di metà aprile, ma nel frattempo il Bodo è reduce da una vittoria negli ottavi di Coppa di Norvegia per 3-0 contro l’Aalesund.

Gli olandesi dell’AZ Alkmaar sono invece reduci dalla vittoria del Gruppo D con 14 punti (4 vittorie e 2 pareggi) davanti a Randers, Jablonec e Cluj.

La squadra di Pascal Jansen occupa il quarto posto in Eredivisie, un punto dietro al Feyenoord e con tre lunghezze di vantaggio sul Twente.

Uomini chiave il terzino sinistro (nazionale orange) Owen Wijndal, il centravanti greco Vangelis Pavlidis, il trequartista Dani de Wit e soprattutto l’esterno d’attacco svedese Jesper Karlsson, 13 gol e 7 assist in campionato. In rosa troviamo anche il mediano Peer Koopmeiners, fratello minore del centrocampista rivelazione dell’Atalanta, e Milos Kerkez, terzino ungherese acquistato dalla Primavera del Milan a fine gennaio.

Marsiglia-Basilea (Orange Vélodrome 21:00)

Sfida di primissimo livello per la Conference League, il match tra Basilea e Marsiglia vede fronteggiarsi due squadre abbastanza deluse dalla stagione in corso.

Il Basilea è attualmente al secondo posto della Super League svizzera, appaiato al Young Boys a quota 44 punti, ma con ben 15 punti di distacco dallo Zurigo capolista. Durante il mercato invernale è partito il capocannoniere Artur Cabral (destinazione Firenze), oltre all’ala Edon Zhegrova (Lille) e al difensore Eray Comert (Valencia).

In sostituzione sono arrivati l’esperto attaccante ungherese Adam Szalai, il russo Fedor Chalov e il giovane difensore serbo Strahinja Pavlovic, in una squadra imbottita di giovani tanto talentuosi quanto discontinui, tra cui i due prestiti dell’Inter Sebastiano Esposito e Darian Males. Fuori causa per infortunio invece il giovane difensore in prestito dalla Juve Albian Hajdari, così come i due terzini italiani Raoul Petretta e Andrea Padula.

Il campionato deludente è costato la panchina al tecnico Patrick Rahmen a fine febbraio, sostituito ad interim fino a fine stagione dal giovanissimo allenatore spagnolo Guillermo Abascal, già allenatore della primavera dell’Ascoli con 3 panchine anche in prima squadra.

Rahmen aveva ottenuto il primo posto del Gruppo H davanti a Qarabag, Omonia Nicosia e Kairat Almaty con 14 punti frutto di 4 vittorie e 2 pareggi, buona parte grazie ai 5 gol messi a segno da Cabral.

L’Olympique Marsiglia di Jorge Sampaoli sta vivendo una stagione costellata di alti e bassi, che al momento lo vedono comunque in terza posizione in Ligue 1 con 47 punti, due in meno del Nizza secondo e uno in più del Rennes quarto. La vetta occupata dal PSG con 62 punti è però distantissima.

In Europa League il cammino è stato complicato, con l’unica vittoria arrivata all’ultima giornata contro la Lokomotiv Moska, dopo quattro pareggi consecutivi e una sconfitta, a Istanbul contro il Galatasaray, che l’hanno costretta alla terza posizione nel Gruppo E dietro i turchi e la Lazio.

Agli spareggi di Conference sono stati accoppiati al Qarabag, liquidato agevolmente con un 3-1 in casa e un 3-0 in Azerbaigian.

La squadra è piena di vecchie conoscenze della serie A: Pau Lopez (ex Roma) in porta, Pol Lirola (ex Juve e Sassuolo) terzino destro, Gerson (ex Roma e Fiorentina) a centrocampo e Cengiz Under (ex Roma) e Arkadiusz Milik (ex Napoli) in attacco. L’uomo chiave è però sempre l’esperto Dimitri Payet, trequartista dal cui estro dipendono in buona parte le fortune dell’OM.

Leicester-Rennes (King Power Stadium 21:00)

Il Rennes di Bruno Genesio si è qualificato direttamente agli ottavi grazie alla vittoria a tavolino per 0-3 assegnata dopo l’impossibilità del Tottenham di disputare l’ultima partita del Gruppo F a causa di un focolaio di Covid nella squadra.

I francesi hanno così ottenuto la testa del girone a 14 punti (4 vittorie e 2 pareggi) davanti a Vitesse, Tottenham e Mura.

In campionato la squadra occupa la quarta posizione in Ligue 1, un punto dietro il Marsiglia e con due punti di vantaggio sullo Strasburgo.

Uomo chiave della formazione è il centravanti Gaetan Laborde, 5 gol in Conference finora (oltre a 11 in campionato) e punto di riferimento dell’attacco, attorno al quale giocano l’ala Martin Terrier (13 gol in Ligue 1) e il giovanissimo belga Jeremy Doku, visto contro l’Italia agli Europei.

In porta troviamo l’italo-senegalese Alfred Gomis, ex di Torino e SPAL tra le altre.

Il Leicester di Brendan Rodgers è attualmente nono in Premier League, con 36 punti, distante quattro lunghezze dal Wolverhampton ottavo e con un punto di vantaggio sul Southampton.

La prospettiva di qualificarsi alle coppe europee attraverso il campionato è sempre più remota, per cui la Conference League è diventato un obiettivo di primaria importanza per le Foxes.

Dopo aver chiuso al terzo posto il Gruppo C di Europa League con 8 punti (2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) alle spalle di Spartak Mosca e Napoli e davanti al Legia Varsavia, il Leicester non ha avuto grandi problemi nello spareggio contro i danesi del Randers, sconfitti per 4-1 in casa e per 3-1 in Danimarca.

Il centravanti simbolo della squadra, Jamie Vardy, è stato spesso tenuto a riposo in Europa League, sostituito da Patson Daka o da Kalechi Ineacho, ma si sono messi in mostra il trequartista James Maddison e l’ala Harvey Barnes. Sulla fascia destra trova invece spazio il belga ex Atalanta Timothy Castagne.