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Un qualcosa di più unico che raro: sia per il calcio ellenico e sia per il calcio in generale.

La stagione 2024-25 rimarrà negli annali nella storia dell‘Olympiakos, la mitica formazione del Pireo che nella stessa season si mette in evidenza in Europa, con la prima squadra e la squadra primavera (Under 18 sé preferite).

I “Senior” biancorossi sono ad un passo dalla finalissima di Conference League, dopo aver sbancato in casa dell’Aston Villa per 4-2 e avranno ben tre risultati a disposizione per l’ultimo attimo della competizione che si giocherà proprio ad Atene, allo Stadio Agia Sophia la casa degli eterni rivali dell’AEK Atene.

I giocatori della Primavera, contro ogni pronostico, sono andati a prendersi la vittoria nella Youth League: l’equivalente della Champions League a livello Under 18. Un trionfo inaspettato e giunto con il successo in finale sul Milan di Abate per 3-0.

Per la prima volta nella storia del calcio internazionale, un Club ha la possibilità di giocare due finali continentali e di vincere due trofei europei nella stessa stagione, tra prima squadra e primavera.

Vediamo nel dettaglio.

L’impresa dei ragazzi di Sotiris Sylaidopoulos

Nel calcio giovanile, spesso i valori in campo si riducono rispetto al blasone dei club: ma quello che è successo nella Youth League 2023-24 è andato ben oltre il ponderabile. L’Olympiakos Under 18 partito a fari spenti nella competizione ha preso coraggio match dopo match e si è confermato il tabù delle formazioni italiane.

Va detto, prima di ripercorrere la cavalcata dei biancorossi, che la Youth League vede 64 club in lizza per il titolo: le 32 formazioni giovanili che fanno capo alle prime squadre qualificate alla fase a gironi di Champions League accedono agli stessi raggruppamenti, mentre gli altri 32 team sono quei club campioni nei rispettivi campionati nazionali, le cui prime squadre sono fuori dalla fase a gironi di Champions e prendono parte alla fase a scontri diretti dall’altra parte del tabellone.

Così, l’Olympiakos Under 18, vincente nella passata stagione nel campionato greco Primavera e penalizzato dalla mancanza della prima squadra in Champions League, prende parte fin da subito agli scontri diretti. Nel primo turno, ecco l’incrocio con il Lecce campione a sua volta nella stagione 2022-23 in Italia: doppio 3-1 calato dalla truppa di Sotiris Sylaidopoulos e pass per il secondo turno, dove gli ellenici affondano con un complessivo 7-0 i campioni azzeri del Gabala.

Superato questo doppio round, la formazione greca approda al playoff: qui si incrociano le otto squadre che hanno superato la fase a scontri diretti e le seconde classificate della fase a gironi. E proprio il playoff, oppone l’Olympiakos all’Inter: il match in gara secca si risolve ai calci di rigore per 6-5 a favore del club del Pireo, dopo lo 0-0 dei 120 minuti, con il secondo scalpo italiano conquistato.

Negli ottavi di finale, i Thrilos hanno superato il Lens sempre ai calci di rigore per 4-2, dopo il 2-2 nei 120 minuti. Nei quarti di finale, gli ellenici stendono addirittura il Bayern Monaco per 3-1 e in semifinale hanno la meglio sul Nantes: 3-1 ancora dal dischetto, con lo 0-0 a dominare la scentra tra tempi regolamentari e supplementari.

In finale, c’è il terzo avversario italiano da battere: il Milan di Ignazio Abate che a suon di gol e spettacolo si è preso la scena nella percorso verso l’ultimo atto. E la finalissima si colora di biancorosso nella ripresa, dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0. Mouzakitis apre le danze su rigore al 59′, Papakanellos raddoppia due minuti dopo e al 66′, Baloulas chiude i giochi per il 3-0. Tre gol in sette minuti per diventare campioni d’Europa.

Le “Stelline” dell’Olympiakos

Sarà stato un successo inaspettato, ma i ragazzi di Sotiris Sylaidopoulos hanno dimostrato di essere una squadra quadrata e capace di soffrire nei momenti più difficili. Il faro della squadra è senza dubbio, il mediano Christos Mouzakitis: capocannoniere nella Youth League con 6 reti, il classe 2006 si è dimostrato anche un rigorista infallibile e capace di sbloccare la finale. Insieme a lui, spicca il nome di Charalampos Kostoulas.

L’attaccante centrale dell’Olympiakos ha siglato 5 reti e nonostante sia un 2007, non ha pagato la differenza di età con i difensori avversari che in alcuni casi potevano avere anche tre anni in più. Molti club europei hanno messo gli occhi su Antonis Papakanellos. Il fantasista classe 2005 ha deliziato la platea con giocate d’autore e tutto condito da tre reti, con la perla segnata in finale contro il Milan.

Una citazione la meritano poi, l’ala sinistra Stavros Pnevmonidis capace di siglare due marcature e l’ala destra Athanasios Koutsogoulas a sua volta autore di due reti nella competizione. Senza dimenticare i due portieri che si sono alternati tra i pali e decisivi in ben tre gare terminate ai calci di rigore.

Stiamo parlando di Antzelo Sina (classe 2004) e Alexandros Exarchos, estremo difensore più giovane di un anno del collega. La vittoria dell’Olympiakos non è certo passata inosservata e alcuni di questi giocatori ben presto potrebbero lasciare la Grecia per essere acquistati da Club più “facoltosi”. Non solo, ma la stessa prima squadra si ritrova un patrimonio infinito da sfruttare negli anni a venire. Per un calcio di seconda fascia, come quello ellenico, crearsi giocatori in casa e da monetizzare in futuro, diventa di vitale importanza.

La Prima Squadra cerca il bis in Conference League

Mentre vi scriviamo, si deve ancora giocare il match di ritorno della semifinale di Conference League, tra Olympiakos – Aston Villa, con i padroni di casa forti del 4-2 maturato al Villa Park. Anche per i Senior, gran merito del percorso spetta al tecnico José Luis Mendilibar. Silurato dal Siviglia, l’iberico ha saputo rifarsi all’ombra del Partenone.

E pensare che la stagione dei biancorossi è iniziata dai preliminari di Europa League e conclusi con quattro vittorie verso la fase a gironi. Nel raggruppamento A, i Thrilos hanno chiuso al terzo posto con 7 punti, alle spalle di West Ham e Friburgo e davanti ai serbi del Topola. La terza piazza è valso il declassamento in Conference League e qui inizia tutta un’altra storia per Jovetic e soci.

Nel playoff, l’Olympiakos ha battuto con un doppio 1-0 il Ferencváros, mentre negli ottavi di finale l’incredibile rimonta sul Maccabi Tel Aviv: persa l’andata in casa per 4-1, la banda di José Luis Mendilibar si impone 6-1 nei tempi supplementari nella gara di ritorno, per una delle imprese più incredibili di sempre.

Nei quarti di finale gli ellenici hanno sudato le fatidiche sette camicie per avere la meglio sul Fenerbahçe: vittoria per 3-2 in casa e sconfitta per 1-0 in terra turca. La lotteria dei calci di rigore premia l’Olympiakos che come la formazione giovanile si conferma imbattibile dagli 11 metri.

Come detto, il club del Pireo ha in tasca il pass per la finalissima, dopo aver battuto 4-2 a domicilio l’Aston Villa e avrà tre risultati a disposizione per superare il turno, compresa la sconfitta con una rete di scarto. Nel caso di pass per l’atto conclusivo, l’Olympiakos diventerebbe il primo club a raggiungere due finali europei nella stessa stagione, con prima squadra e primavera, con la possibilità di alzare gli stessi due trofei continentali.

Un primato incredibile.