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La finalina tra deluse, per quanto sostanzialmente inutile, potrebbe rivelarsi un modo divertente per chiudere la stagione con una minore amarezza. Vediamo di capire insieme cosa aspettarci da questo Olanda-italia di Nations League che ci terrà compagnia nel pomeriggio di domenica.

Olanda-Italia: tutte le info utili

Quando e dove si gioca

Olanda-Italia è la finale per il terzo posto della Nations League 2022/23 e si giocherà domenica 18 giugno alle ore 15, presso lo Stadio “De Grolsch Veste” di Enschede (Olanda).

Dove vederla in TV e streaming

Olanda-Italia si potrà seguire in diretta in tv in chiaro su Rai 1, ma anche su Sky Sport Uno (canale 251 di Sky). In quest’ultimo caso occorre essere abbonati al servizio. La partita sarà sarà visibile anche in streaming, in chiaro su app e sito di RaiPlay, per abbonati Sky su SkyGo e NOW tv.

L’arbitro della partita

L’arbitro designato per questa partita è lo svedese Glenn Nyberg, coadiuvato dai connazionali Mahbod Beigi e Andreas Söderqvist in qualità di assistenti, e dall’estone Kristo Tohver come quarto ufficiale di gara. Al VAR ci sarà invece il polacco Bartosz Frankowski. Nyberg, 34 anni, è alla sua prima direzione con la nazionale italiana maggiore. Ha invece diretto due volte le squadre giovanili, una volta l’Under 17 (sconfitta) e una l’under 20 (vittoria). A livello di club, il fischietto svedese ha due precedenti con le romane: vittoria per la Roma (in Conference League 2021/22 contro il CSKA Sofia) e sconfitta per la Lazio (ottavi di Conference League in casa contro l’AZ Alkmaar).

Le probabili formazioni di Olanda-Italia

Qui Olanda

Smaltita la grande delusione per la mancata finale da giocare in casa, “Rambo” Koeman dovrebbe comunque affidarsi agli stessi undici che hanno battagliato con la Croazia. Non sono da escludersi, tuttavia, sorprese dell’ultim’ora come ad esempio l’inserimento di Bergwijn per il giovane Simons.

  • Olanda (4-3-3): Bijlow; Dumfries, Geertuida, Van Dijk, Aké; Wieffer, Koopmeiners, De Jong; Malen, Gakpo , Simons.

Qui Italia

Mancini non ha ufficialmente sciolto le riserve, ma erano previsti degli avvicendamenti tra la semifinale e la finale, a maggior ragione dovrebbe essere così se la finale non è quella vera e propria, ma solo per il terzo posto. In difesa, visto il momento non brillantissimo di Bonucci, potremmo rivedere Toloi titolare a fianco di Acerbi. A sinistra spazio per Dimarco in luogo di Spinazzola, mentre il centrocampo dovrebbe essere confermato con l’ovvio avvicendamento tra Frattesi e Verratti, visto anche l’infortunio del primo. Davanti nuova maglia da titolare per Retegui, con Chiesa, Gnonto, Raspadori e Zaniolo in corsa per due posti.

  • Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Acerbi, Toloi, Dimarco; Barella, Jorginho, Verratti; Zaniolo, Retegui, Chiesa.

Precedenti, curiosità e statistiche

Qualcuno sarà forse sorpreso, leggendo il bilancio globale tra Olanda e Italia. Prima di questa partita, le due nazionali europee si sono incontrate 23 volte, comprese le amichevoli, e gli azzurri hanno perso soltanto in 3 occasioni, mentre hanno sia vinto che pareggiato 10 volte.

Tuttavia, i 3 KO sono tutti abbastanza “pesanti”. Il primo avvenne nell’autunno del 1974 e il 3-1 dei tulipani si rivelò decisivo per la mancata qualificazione degli azzurri agli Europei del 1976. Era la nazionale del Calcio Totale, reduce dalla finale mondiale persa, con George Knobel che aveva appena sostituito Rinus Michels. Era la squadra di Krol, Rep, Neeskens, Resenbrink e ovviamente Cruijff, autore di una doppietta.

La seconda sconfitta dell’Italia contro l’Olanda avvenne in semifinale dei mondiali 1978, 2-1 in rimonta. L’Olanda era quella dei gemelli Van De Kerkhof, Willy e René, e senza Cruijff.

L’ultimo KO degli Azzurri contro l’Olanda risale alla fase a gironi di Euro 2008. L’Italia di Roberto Donadoni capitolò 3-0 contro gli arancioni del CT Marco Van Basten. Alla fine entrambe si qualificarono alla fase a eliminazione diretta, uscendo entrambe agli ottavi. Per l’Olanda, tra le favoritissime della vigilia, arrivò una inattesa e deludente eliminazione contro la Russia.

Il più famoso dei 23 precedenti tra Italia e Olanda è però senz’altro quello della semifinale di Euro 2000. Finì 0-0 con Zambrotta espulso dopo mezz’ora ed epica resistenza degli azzurri di Zoff, in una delle più epiche performance difensive di sempre. L’eroe di giornata fu Francesco Toldo, che parò un rigore nei tempi regolamentari (con altro penalty sbagliato da Kluivert) e ne respinse altri due nella lotteria dei rigori conclusiva.

Mateo Retegui può eguagliare Giorgio Chinaglia, diventando il secondo giocatore a segnare nelle prime tre partite disputate con la maglia dell’Italia. Non avendo giocato contro la Spagna, Retegui è fermo a 2 gol in altrettante presenze (contro Inghilterra e Malta).

Le possibili chiavi della partita

Detto della sostanziale inutilità del match, va aggiunto che simili condizioni di assenza di posta in palio, miste alla delusione per gli obiettivi sfumati, possono spesso dar vita a match divertenti. Dipende dalla voglia dei giocatori in campo e dalla capacità dei due CT di identificare i più in forma e motivati, tra calciatori esausti da una stagione lunga e particolare. Da questo punto di vista gli azzurri conservano un seppur minimo vantaggio, non avendo disputato i mondiali in Qatar, anche se molti dei calciatori azzurri hanno comunque nelle gambe migliaia e migliaia di minuti accumulati con i vari club.

Volendo essere un pelo cinici, una delle poche chiavi di lettura credibili di questo match potrebbe essere quella del mercato. Il grande carrozzone del calciomercato si è già messo in moto e in generale, in questo periodo dell’anno, si parla delle possibili destinazioni di calciatori già in vacanza. Alcuni, però, non lo sono ancora e quella di domenica è la loro ultima partita stagionale. Tra i possibili uomini-mercato c’è Mateo Retegui, dato in orbita-Inter ma con trattative ancora da definire. Un suo eventuale gol lo renderebbe l’azzurro più precoce di sempre insieme a Giorgio Chinaglia, e questo sarebbe un valore aggiunto non indifferente per le legittime ambizioni del ragazzo.

Altri elementi non ufficialmente sul mercato, ma che potrebbero finirci, sono Nicolò Zaniolo, Willy Gnonto e Federico Chiesa. L’esterno bianconero è sotto contratto fino al giugno 2025, ma si parla in questi giorni di difficoltà nel suo rapporto con la Juve. I dubbi sul fatto che il figlio di Enrico sia tornato quello devastante del pre-infortunio al crociato non sono ancora fugati, e chiudere la stagione con una bella prestazione in nazionale sarebbe per lui un biglietto da visita importante da portare sul tavolo delle trattative, sia in ottica rinnovo con la Juve che per rilanciare le sue quotazioni sul mercato estero.