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Dei quattro match dei quarti di finale a Qatar 2022, solo uno è stato in precedenza a sua volta una finale di coppa del mondo: Olanda-Argentina, appunto. Non a caso si tratta di un grande classico che sintetizza l’eterna competizione tra due continenti che si contendono l’egemonia tecnica del calcio, visto che quella economica è da sempre appannaggio del Vecchio Continente.

Tuttavia questo match è anche molto altro, riproponendo in chiave contemporanea un’altra classica dicotomia pallonara: la forza del collettivo vs le prodezze dei singoli. L’ideale passaggio di consegne tra Diego Maradona e Lionel Messi, atteso da circa tre lustri e che può legittimarsi pienamente solo con la conquista del titolo mondiale, che ha un suo snodo fondamentale contro gli eredi del Calcio Totale.

Olanda-Argentina: le info utili

Quando si gioca?

Olanda-Argentina si gioca venerdì 9 dicembre alle ore 20 italiane, presso il Losail Iconic Stadium di Losail.

Dove vederla?

La partita sarà visibile su Rai 1, ovviamente in chiaro come tutte le gare del Mondiale Qatar 2022. Per quanto riguarda l’online, la partita sarà disponibile anche in diretta streaming sulla app e sul sito di RaiPlay.

I precedenti tra Olanda e Argentina

Si diceva di questo match come l’unico tra i quarti a essere stato anche finale mondiale. A ulteriore conferma dei quattro quarti di nobiltà calcistica di Olanda-Argentina, va ricordato che sarà la sesta volta in cui queste nazionali si affrontano nella fase finale di una coppa del mondo. In questo senso, solo Brasile-Svezia e Germania-Argentina si sono disputate più volte in un torneo iridato, con 7.

In generale sono 9 i precedenti tra Olanda e Argentina, con 3 successi dell’Albiceleste, 2 pareggi e 4 vittorie dei Tulipani. La prima risale al 1974, quando il mondo scoprì l’Olanda del calcio totale di Cruijff in campo e Michels in panchina. Finì 4-1 con reti di Krol, Rep e Cruijff (doppietta). Quattro anni dopo la vendetta, proprio in finale del mondiale di casa, 3-1 con doppietta di Kempes e gol di Bertoni. Quindi si dovette attendere 20 anni, fino ai quarti di Francia ’98 e un nuovo successo orange, 2-1 con gol di Kluivert e Bergkamp.

Le ultime due tracce lasciate da questa rivalità nei mondiali di calcio sono due 0-0, ma con valenza molto diversa tra loro. Nel 2006 avvenne durante la fase a gironi, nel 2014 fu invece una drammatica semifinale, terminata poi solo ai rigori con errori decisivi di Vlaar e Sneijder.

Le scelte dei c.t. e lo stato di forma

Quando hai in squadra Lionel Andrés Messi Cuccittini, anche a 35 anni e forse nemmeno a metà del suo potenziale, in generale sono gli altri a doversi preoccupare. Però Lionel Scaloni ha avuto il merito di tenere la squadra unita dopo l’esordio-shock contro l’Arabia e il primo tempo scialbo contro il Messico, fino appunto al lampo del numero 10 che ha riacceso la speranza.

La paura tuttavia non è del tutto svanita, se è vero che solo un mezzo miracolo all’ultimo secondo del portiere Emiliano Martinez ha evitato alla Seleccion i supplementari contro l’Australia. Dunque i problemi permangono, anche se va ricordato che gli ottavi sarebbero andati in cassaforte molto prima, se Lautaro Martinez non si fosse trasformato in un Egidio Calloni dei nostri tempi. El Toro è un dilemma aperto per Scaloni e i tifosi argentini, ma dovrebbe venire risolto per il momento con la conferma del sempre positivo Julian Alvarez, mentre il terzo elemento del tridente rischia di non poter essere Angel Di Maria. Il Fideo non è ancora al meglio e al suo posto potremmo rivedere ancora Papu Gomez, positivo contro i Socceroos finché Scaloni lo ha lasciato in campo.

Van Gaal invece ha quasi solo buone notizie, visto il modo anche autoritario con cui la sua Olanda si è sbarazzata degli USA. La difesa sembra sempre più un punto di forza e può permettersi un de Ligt in panchina. Il City di Guardiola ha trasformato Nathan Aké in un difensore eclettico, molto forte anche nell’impostazione. Il terzetto formato da lui, Van Dijk e il giovane Timber è il più efficace di questo mondiale.

In attacco si è risvegliato Depay, che potrebbe diventare decisivo nel prosieguo del mondiale perché senza di lui l’Olanda non ha un uomo dalla necessaria confidenza con il gol, vuoto che il pur fortissimo Gakpo non può sempre colmare, per caratteristiche. E poi c’è quel Dumfries sulla destra che è tornato l’iradiddio ammirato a Euro 2020, cosa che invece si è vista raramente con la maglia dell’Inter.

Le probabili formazioni di Olanda-Argentina

  • Olanda (3-4-1-2): Noppert; Timber, Van Dijk, Aké; Dumfries, F. De Jong, De Roon, Blind; Klaassen; Gakpo, Depay. C.T.: Van Gaal
  • Argentina (4-3-3): E. Martinez; Molina, Romero, Otamendi, Acuna; De Paul, Fernandez, Mac Allister; Di Maria, Messi, Alvarez. C.T.: Scaloni.

Che partita dobbiamo attenderci

A un certo punto della partita contro l’Australia, Scaloni è passato alla difesa a tre togliendo il Papu per Lisandro Martinez, quindi avanzando i terzini Molina e Acuna come esterni a tutta fascia. Le cose poi sono andate bene, ma di fatto l’Argentina ha rischiato di riaprire un match che era già chiuso. Inoltre, bucare l’Olanda con la stessa facilità con cui Messi ha sbloccato l’ottavo contro l’Australia non è per nulla scontato.

Dall’altra parte abbiamo un’Olanda pragmatica come raramente era stata. Van Gaal ha avuto l’intelligenza di capire che le caratteristiche dei suoi consigliavano uno stile di gioco che metta la solidità difensiva al primo e anche al secondo posto. Per dirla con Allegri, l’Olanda è stata spesso “bruttina ma vincente”. Una volta messo al sicuro il risultato negli ottavi con gli USA, gli Orange hanno anche regalato momenti spettacolari, prestando però più il fianco agli USA che infatti si sono resi molto pericolosi. La domanda ovvia è: cosa succederà ora che dall’altra parte c’è una squadra forse meno organizzata, ma certamente molto più tecnica e talentuosa rispetto agli USA?

Tralasciando tutta la narrativa relativa a Messi, potrebbe davvero essere il match di Julian Alvarez, che dispone di guizzi e inventiva necessaria per mandare in crisi il solidissimo terzetto difensivo olandese. Ma potrebbe anche essere l’occasione della definitiva consacrazione di Cody Gakpo: tra PSV e Olanda, il 23enne ha partecipato a qualcosa come 35 gol in appena 30 presenze stagionali (17 gol e 18 assist). E l’Argentina può patirlo assai sulla catena di sinistra, soprattutto se Dumfries si confermerà in palla come nelle ultime uscite.