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Un futuro da costruire, in un domani che dipenderà da mille e più fattori. La Juventus, però, alla base ha posto una ricerca importante, arrivata quasi a conclusione: vuole un nuovo direttore sportivo per provare a organizzarlo, quel futuro. A partire dagli aspetti strettamente legati al mercato e proseguendo con tutto quello che una nuova stagione può regalare. Sogni, dunque. Ambizioni sicuramente. Trofei, possibilmente.

Non solo: la figura del DS si è resa strettamente necessaria dopo l’inibizione confermata a Federico Cherubini. L’attuale direttore bianconero è stato infatti condannato anche nel terzo grado della giustizia sportiva, elemento che di fatto l’ha estromesso dalle “camere decisionali” della sede bianconera. Da qui, il bisogno di un uomo forte, alla guida di una squadra che “forte” deve obbligatoriamente ritornare.

I nomi in corsa

La Juve pensa a varie figure, a come costruire con gli uomini giusti un patrimonio tecnico e legato anche agli ambienti societari. Il primo nome resta quello di Cristiano Giuntoli, attuale uomo mercato del Napoli campione d’Italia: ha ancora un anno di contratto con il club di De Laurentiis, che dovrà liberarlo per eventualmente dargli il via definito al passaggio in bianconero.

Non sarà scontato. Non sarà semplice. Sarà in salita, ma è comunque tutt’altro che impossibile. Le alternative restano comunque di livello: la prima porta il nome di Giovanni Rossi, ora diesse del Sassuolo e in passato uomo dell’area mercato bianconera; paventata anche l’opzione promozione interna: Giovanni Manna, che ha preso di fatto il posto pro tempore di Cherubini, può avere un’occasione. Al suo fianco, un talento dello scouting come Matteo Tognozzi.

Più defilati i nomi di Ribalta, attuale presidente del Marsiglia, e di Berta, oggi ds dell’Atletico Madrid. Di sicuro, la Juve cerca un profilo di rilievo per colmare un vuoto pesante. E per riorganizzare il parco giocatori della prossima stagione: l’obiettivo è tornare immediatamente alla vittoria.

Giuntoli in pole position

Il nome principale resta il suo, quello di Cristiano Giuntoli. A Napoli, giorno dopo giorno, sembrano ormai rassegnati al suo addio. Giuntoli porterebbe con sé i fedelissimi Pompilio – che potrebbe coordinare le squadre bianconere, dalla prima alle giovanili – e Stefanelli, già uomo mercato del Cesena. Proprio Stefanelli è stato a lungo collaboratore di Giuntoli ai tempi del Carpi, dalla scorsa estate è entrato nell’organigramma del Genoa.

Impossibile, a questo punto, vedere a Torino il capo scout degli azzurri Micheli (in odore di promozione, con il placet di ADL); decisivo, per Giuntoli, il pressing dell’amministratore delegato bianconero Maurizio Scanavino, per il quale l’attuale direttore del Napoli è sempre stata la prima scelta.

Gli incontri tra Juventus e Giuntoli

Due incontri a Milano, e poi i contatti fissi, frequenti, importanti. Così Giuntoli si è convinto ad accettare la proposta bianconera, che andrà formalizzata già nelle prossime ore. L’obiettivo della Juventus è affidare al nuovo direttore il mandato del prossimo mercato, dunque far partire la Juve di Giuntoli al termine di questa stagione.

“In questo momento sto cercando di realizzare quanto di straordinario abbiamo fatto e di godermelo. Poi con calma penseremo al futuro”, ha raccontato il direttore toscano. Intanto, si gode lo scudetto e un raggiungimento storico, per sé e per il calcio napoletano: “Sento parlare sempre di ciclo – ha raccontato -, di calciatori ne abbiamo cambiati tanti e abbiamo sempre fatto bene. Se fossi un tifoso non sarei così preoccupato con De Laurentiis presidente del Napoli”.

Quali possono essere i primi colpi di mercato?

Il prossimo DS dovrà decidere intanto sui rinnovi in pendenza in casa Juve, su tutte la situazione legata ad Angel Di Maria. “Con la penalizzazione? Non cambierà il futuro, se andremo o meno in Champions è indifferente. L’ho detto più volte”, il racconto del Fideo. Quello dell’argentino non è un caso isolato: in bilico resta il rinnovo di Cuadrado e in particolare quello di Rabiot. Per Alex Sandro si va invece verso il rinnovo, così come per Pinsoglio. Paredes tornerà invece al Psg.

Il primo acquisto potrebbe essere un riscatto, con prezzo già fissato: Milik costerebbe ai bianconeri soltanto 7 milioni. Giuntoli l’aveva preso al Napoli per il post Higuain e potrebbe ritrovarselo in bianconero.

Per il resto, i colpi necessari sarebbero tra difesa e attacco, con attesa spasmodica per quelle che saranno le cessioni: Vlahovic andrà veramente via da Torino? E quale sarà a quel punto il successore? Anche sugli esterni dovrà respirarsi aria nuova alla Continassa. Per non lasciare nulla d’intentato nell’inizio del nuovo ciclo.