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La stagione calcistica continua a correre in questo suo inizio frenetico che vede già la settima giornata di Serie A ai nastri di partenza.

Il derby di Torino nel pomeriggio del sabato e il derby lombardo tra Atalanta e Milan nel serale della domenica, sono solo i due apici di un turno che ci accompagnerà alla nuova sosta per le nazionali e che offre spunti di interesse praticamente in ognuna delle dieci sfide in programma.

Ma se dei due big match parleremo a parte, ecco invece un approfondimento sulle altre partite con qualche striscia record ancora aperta (vedi il Napoli) e qualche panchina già traballante (vedi il Bologna).

Cagliari vs Venezia

Troppo presto per definirla una sfida da ultima spiaggia, troppo tardi però per potersi crogiolare in una classifica che vede le due formazioni in zona rossa.

Mazzarri non ha per ora portato l’apporto sperato all’anima sarda di una squadra che ha racimolato solo un punto dal suo arrivo, quello stesso conquistato dal Venezia contro il Torino nell’ultimo turno.

Attacco abulico per entrambe (4 gol soltanto per i veneti, 7 per i sardi) e difese traballanti, con il Cagliari addirittura a quota 15 gol subiti (sempre almeno 2 gol partita fin qua). Urge inversione di tendenza e questa, almeno per una delle due, è occasione da non perdere.

  • Scontri diretti: 6 in totale con uno score di 1 vittoria per i sardi, 3 per il Venezia e 2 pareggi. Il Cagliari non batte i veneti dal lontano 1966 (anche se è dal 2000 che le due squadre non si affrontano).
  • Curiosità: il Cagliari non ha ancora mai vinto in queste sei partite di stagione. Arrivasse anche la settima senza i tre punti eguaglierebbe la striscia del 2006 che lo vide poi chiudere al 17° posto in classifica.
  • Occhio a: Joao Pedro, che incontrerà per la prima volta in Venezia e potrebbe portare a 27 il bottino di squadre diverse contro cui è andato in gol sulle 30 incontrate in totale (solo Gigi Riva ha fatto meglio segnando a 28 squadre diverse in carriera con la maglia del Cagliari).

Salernitana vs Genoa

Salernitana ultima in praticamente tutti i parametri della Serie A, tranne forse per i tiri in porta, dove in ultima piazza c’è proprio il Genoa. La differenza però è che i rosso blu quei pochi tiri li hanno fatti fruttare molto meglio, con 10 reti all’attivo, la metà segnate nelle ultime due partite (entrambe pareggiate).

Salernitana invece ancora a secco di vittorie e con un unico punto in classifica, con Castori che non può aspettare ancora molto per trasformare qualche scampolo di buona partita in un equilibrio buono per tutti e novanta in minuti. Genoa fuori casa però molto pericoloso, con tre vittorie e un pareggio nelle ultime cinque uscite.

  • Scontri diretti: solo due precedenti in Serie A nel lontano 1947/48, una vittoria a testa (sempre di chi giocava in casa).
  • Curiosità: due statistiche negative accomunano le due squadre in questa stagione. Sono quelle che hanno segnato meno possesso di palla in campionato (36.7% la Salernitana e 41.7% il Genoa), e sono quelle che sono state in vantaggio per meno tempo di tutte (11 minuti gli amaranto, 17 il grifone).
  • Occhio a: Domenico Criscito, che dopo aver realizzato tre reti nelle ultime tre partite, potrebbe diventare il primo difensore della Serie A nell’era dei tre punti a trovare il gol in quattro match consecutivi.

Sassuolo vs Inter

Non è ancora un Sassuolo bellissimo quello visto fin qua, e vista la sua potenza di fuoco stona vederlo ancora fermo a 6 reti. Ma se non altro sembra aver registrato meglio la difesa, bucata solo 7 volte al momento.

Le stesse reti subite anche dall’Inter, che però come sappiamo viaggia con il miglior attacco a quota 20 gol.

Nonostante le ultime fatiche di Champions (vane peraltro visto il pari senza reti), Inzaghi deve cercare i tre punti per non perdere contatto con il duo di testa, Napoli in particolare avanti già di quattro lunghezze.

  • Scontri diretti: 16 confronti in tutto in Serie A con un bilancio in sostanziale partita. Sette vittorie a testa e solo 2 pareggi (gol però nettamente a favore dei nero azzurri con un parziale di 32-20).
  • Curiosità: striscia record per l’Inter, che da 11 partite consecutive segna almeno due reti (come era capitato soltanto nel 1943), mentre è soltanto la seconda volta negli anni duemila che una squadra arriva alla sesta giornata segnando almeno 20 gol (l’altra è il Napoli nel 2017 con 22 reti all’attivo).
  • Occhio a: Domenico Berardi, che si esalta proprio nelle sfide contro le prime della classe, tanto che nelle ultime 10 partite contro squadre nella top tre della classifica, ha partecipato ad altrettante reti (7 gol e 3 assist).

Bologna vs Lazio

Forse per la prima volta in questi quattro anni di presenza sulla panchina del Bologna, Sinisa Mihailovic si gioca una buona fetta della sua panchina.

E lo fa proprio contro una delle squadre più importanti per lui, possibile meta proprio durante l’estate di calcio mercato, prima che Sarri mettesse a tacere le voci di trasferimento.

Ora è obbligato a vincere dopo un trittico di prove non molto convincenti che hanno portato solo un punto in dote. Non che la classifica sia drammatica, ma il morale certo è sotto i tacchi dopo la valanga di gol incassati (14 in campionato più i 5 in coppa Italia).

Di contro la Lazio viaggia sull’entusiasmo di un derby stra vinto, anche se non tutto sembra ancora perfetto nel meccanismo di Sarri.

  • Scontri diretti: siamo a quota 134 scontri totali con un bilancio di 45 vittorie e 52 sconfitte per i felsinei. Nelle ultime nove trasferte a Bologna però la Lazio ha perso soltanto una volta, proprio l’anno scorso (2-0), prima di quella erano 4 vittorie e 4 pareggi.
  • Curiosità: il primo tempo sarà particolarmente importante per le due squadre, visto che Lazio è quella che più di tutte ha segnato nella prima metà di gara (9 reti), mentre il Bologna ne ha segnata soltanto 1 (meglio solo del Genoa fermo a zero).
  • Occhio a: Ciro Immobile, che oltre ad essere il giocatore che tra i cinque campionati europei ha effettuato la percentuale più alta di tiri per la propria squadra (26 su 78 conclusioni laziali, il 33% circa), ha anche un buon feeling contro il Bologna contro cui ha partecipato a ben 10 reti in 13 sfide.

Sampdoria vs Udinese

L’inizio con il botto dei friulani sembra un ricordo, sbiadito da tre sconfitte di fila arrivate senza riuscire a segnare nemmeno un gol. I blucerchiati non vanno molto meglio con due match senza punti e un solo successo in stagione fin qua.

Squadre simili nei risultati, ma anche nei numeri: 6 gol fatti a testa, 7 contro 8 i gol subiti, circa 12 tiri a partita a testa, 46 a 44 il possesso palla. Un equilibrio però che dovrà essere spezzato se qualcuno vuole arrivare ai tre punti, fondamentali.

  • Scontri diretti: negli 80 scontri totali in Serie A, il bilancio pende a favore dei liguri con 35 vittorie a 22. Ma soprattutto i blucerchiati hanno vinto tutte e cinque le ultime sfide contro i friulani.
  • Curiosità: striscia negativa per l’Udinese che non solo potrebbe arrivare alla quarta sconfitta di fila come era accaduto nel 2018 (con Julio Velazquez in panchina), ma non segna da tre giornate e con la quarta sarebbe un record che non si vedeva dal 1986.
  • Occhio a: Fabio Quagliarella, che nonostante non abbia mai segnato in queste prime sei presenze di campionato (come era accaduto solo alla sua prima stagione in Serie A con l’Ascoli nel 2005), è comunque entrato attivamente in cinque gol nelle ultime cinque partite giocate contro la sua ex squadra.

Verona vs Spezia

La settima giornata come detto sembra aver riservato incroci particolari per la classifica, che anche nella zona calda vede tutte le protagoniste scontrarsi a vicenda.

La sfida di Verona potrebbe in effetti essere un crocevia per una delle due squadre, soprattutto per quella di Tudor che dal suo arrivo non ha mai perso raccogliendo tutti e cinque i punti dei veneti.

Difese però entrambe da registrare con 14 e 15 gol subiti al momento (per Tudor sono sette in tre partite), anche se perlomeno per il Verona l’attacco sembra invece funzionare già a dovere, ora che là davanti sono tutti disponibili: da Kalinic finalmente determinante, passando per Simeone, Caprari e Lasagna.

  • Scontri diretti: solo due precedenti in Serie A, con i veneti imbattuti (1 vittoria e 1 pareggio).
  • Curiosità: il Verona da tre partite sta segnano almeno due reti, mentre lo Spezia fuori casa ha perso soltanto una delle ultime cinque partite di campionato (1 vittoria e 3 pareggi).
  • Occhio a: Nikola Kalinic, che ha già messo a segno 3 reti nelle ultime due partite (ovvero già una in più di quante ne aveva messe a segno nelle 21 partite precedenti con la maglia del Verona.

Fiorentina vs Napoli

Nulla da invidiare ai big match di giornata, la sfida del Franchi vede probabilmente affrontarsi due delle squadre più in forma del momento.

Una partita infra settimanale in più sulle gambe per il Napoli, mentre per la Viola i dubbi di Italiano sono per riferiti su a chi dare spazio, visto che stanno facendo quasi tutti bene.

Il gioco dei viola è spumeggiante, ma lascia anche molto spazio di gioco agli avversari, come sa bene l’Inter che proprio a Firenze ha lottato ma strappato la vittoria. Vedremo se questa i padroni di casa saranno un po’ più accorti, o se come nella natura del mister cercheranno comunque di portare a casa il massimo del punteggio.

  • Scontri diretti: 142 totali, quasi in parità, 53 a 50 per i Viola che però hanno perso quattro delle ultime sei giocate contro i partenopei e un solo successo nelle ultime 12 partite giocate al Franchi (nel 2018).
  • Curiosità: al Napoli dopo le sei vittorie di fila, mancano ancora almeno altre due partite prima di raggiungere il record fatto da Sarri nel 2017, che arrivò a ben 8 successi di fila.
  • Occhio a: Lorenzo Insigne, che ha proprio la Fiorentina come sua vittima preferita in Serie A (9 reti e 5 assist in 17 partite, ma addirittura 8 partecipazioni al gol nelle ultime quattro con 5 reti e 3 assist).