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Tra rientri dell’ultimo minuto dalle nazionali (soprattutto quelle del Sudamerica), infortuni e problemi fisici, condizione non ottimale e adattamenti tecnici ancora in corso, il campionato di Serie A arriva a una terza giornata piena di dubbi e insidie per molte formazioni. In particolare fari puntati sul big match tra Napoli e Juventus, e quello di S.Siro dove si affronteranno due delle cinque squadre ancora a punteggio pieno in classifica.

Ma se di queste due sfide ne parleremo approfonditamente a parte, non mancano certo spunti e curiosità interessanti anche negli altri otto match in programma nel week end.

Le altre sfide al vertice

L’Inter proverà a proseguire la sua corsa a punteggio pieno, cercando di trovare i tre punti sul campo di Marassi. I nerazzurri hanno vinto sette delle ultime otto sfide contro i blucerchiati, ma nell’uscita più recente della scorsa stagione, proprio i liguri sono risultati vincitori per 2-1.

In caso di vittoria, Inzaghi riuscirebbe per la prima volta a vincere tutte e tre le partite della stagione di Serie A, proprio nel giorno della sua 200ª panchina (con 110 vittorie all’attivo, dove solo Antonio Conte ha fatto meglio a questo punto della carriera con 136).

Per la Sampdoria invece, la terza partita senza segnare gol sarebbe un record negativo storico mai visto. Da segnalare anche la 400ª presenza di Antonio Candreva nella massima serie, unico a varcare la soglia tra i giocatori in attività insieme al suo compagno di squadra Fabio Quagliarella arrivato a quota 410.

Il mezzo passo falso dell’Atalanta contro il Bologna ha invece frenato le ambizioni di Gasperini, che vuole provare subito a riprendere il gruppo di testa contro una Fiorentina che però è altrettanto in cerca di conferme dopo le buone prestazioni fatte vedere dal nuovo gruppo di Italiano. Attacco però da inventare per i nerazzurri, con Muriel fuori dai giochi e Zapata in forte dubbio (rimane il solo Piccoli in avanti).

Ultimi scontri tutti a favore dei bergamaschi con tre vittorie di fila contro i Viola, che però non sono apparsi molto brillanti sotto porta: soltanto cinque tiri nello specchio della porta in queste prime due uscite (solo la Salernitana ha fatto peggio con quattro), mentre erano ben 13 nello scorso campionato.

C’è tanta attesa poi a Roma per la partita contro il Sassuolo. Primo perché rappresenterà la 1000ª panchina di Josè Mourinho tra tutte le competizioni, poi perché potrebbe essere la quinta vittoria su cinque partite in giallo rosso per il portoghese, stabilendo un record mai riuscito nella sua carriera.

Dal canto suo anche Alessio Dionisi è in cerca di un record: solo De Zerbi (nel 2018) era riuscito a tenere il Sassuolo imbattuto nelle prime tre uscite di stagione. Gli emiliani poi sono a quota cinque vittorie di fila in trasferta, che rappresenta già la migliore striscia mai ottenuta.

Le nobili del campionato in cerca di riscatto

Tra le grandi nobili del campionato, sono molte quelle non partite al meglio in cerca di riscatto.

La sfida tra Cagliari e Genoa (un punto in due giornate per i sardi, zero per i liguri) rappresenta un’occasione unica per entrambe. Sia Semplici che Ballardini devono ancora riuscire a inserire le tante novità di stagione, preferendo puntare per ora sui soliti nomi: Joao Pedro da una parte (2 gol e 1 assist in stagione), Pandev dall’altra (che ha proprio il Cagliari come vittima preferita con sei gol all’attivo).

Ultimi tre precedenti tutti a favore dei grifoni e tutti con il medesimo 1-0, segno comunque che sarà come sempre partita combattuta. In caso di sconfitta di una delle due, per il Genoa sarebbe il suo peggiore avvio di campionato dal lontano 1957 (tre sconfitte anche allora), mentre per il Cagliari si tratterebbe del bis dopo la tripletta a zero punti in avvio della scorsa stagione.

Zero invece sono i punti ottenuti sia dal Torino che dalla Salernitana, in una sfida quasi inedita (unici precedenti in Serie A nel lontanissimo 1947/48 con due vittorie granata) ma che diventa subito fondamentale per la parte bassa della classifica. Perdere la terza gara dell’avvio di stagione non sarebbe del resto una novità per nessuna delle due: al Torino era già capitato proprio lo scorso anno (oltre che nel 2002), alla Salernitana per ben due volte sulle tre partecipazioni nel massimo campionato (l’ultima nel 1998).

I campani sono ultimi nelle graduatorie per possesso palla (23%) e per passaggi riusciti (54%), il che la dice lunga su come potrebbe essere impostata la partita. Juric del resto è alla febbrile ricerca della vittoria, che tra Verona e Torino gli manca da ben 11 gare.

Ex da tenere sotto osservazione sarà Federico Bonazzoli, che proprio con il Torino ha giocato 20 partite la scorsa stagione segnando due reti.

Il Bologna dal canto suo ha iniziato bene invece, trovando una complicatissima vittoria all’esordio contro la Salernitana (3-2) per poi strappare un pareggio a reti bianche in quel di Bergamo. Nella partita del posticipo del lunedì affronterà il Verona, ancora fermo a zero punti e senza vittorie da 11 partite consecutive.

Peggio ha fatto il suo allenatore Di Francesco, arrivato ora a una striscia di ben 18 partite senza i tre punti, con qualcosa come 5 pareggi e 13 sconfitte.

Per i felsinei necessario da una parte evitare il record negativo di gol subiti in casa, con una striscia di quattro partite con almeno 2 gol al passivo (il massimo è stato cinque partite di fila nel 1991), dall’altra la possibilità di ottenere per la prima volta dal 2019 la porta inviolata per due partite di fila.

A definire il confine tra questi due possibili record, potrebbe essere Giovanni Simeone, appena arrivato in giallo blu e che ha proprio il Bologna come sua vittima preferita con già 4 reti all’attivo (solo contro il Torino ha fatto meglio, con sei reti).

Sfide già importanti in chiave salvezza

Per le due neo promosse, Empoli e Venezia, è solo la seconda volta insieme nella massima serie, l’ultima nel 1998/99, con i toscani che non sono mai riusciti a battere i veneti (un pareggio e una sconfitta con quattro gol fatti e cinque subiti). Stati d’animo però completamente diversi con il Venezia fermo a quota zero punti e zero gol segnati, mentre per l’Empoli è fresca la storica ed entusiasmante vittoria ottenuta allo Juventus Stadium nella scorsa giornata.

L’avvio molto positivo dell’Udinese, non fa però dimenticare ai friulani che il primo obiettivo della stagione è quello della salvezza tranquilla, e in questo senso la sfida in casa dello Spezia può rappresentare un crocevia importante.

I liguri non stanno attraversando un buon momento, non solo per la debacle dell’Olimpico con i sei gol incassati dalla Lazio, ma anche per una striscia negativa arrivata ormai a 18 turni consecutivi subendo almeno una rete, con una vittoria soltanto nelle ultime dieci giornate giocate. C’è di buono per lo Spezia che, almeno in casa, le cose vanno meglio: solo una sconfitta negli ultimi nove incontri disputati al Picco.

Udinese invece mai così propositiva in attacco, con cinque gol segnati (due da un Deulofeu sempre a segno in questo avvio) e una percentuale di tiri nello specchio del 73%, la seconda migliore in Serie A dopo quella della Fiorentina.

Il programma della 3ª giornata di Serie A

DATAORARIOPARTITA
11/09/2115:00EMPOLI-VENEZIA
11/09/2118:00NAPOLI-JUVENTUS
11/09/2120:45ATALANTA-FIORENTINA
12/09/2112:30SAMPDORIA-INTER
12/09/2115:00CAGLIARI-GENOA
12/09/2115:00SPEZIA-UDINESE
12/09/2115:00TORINO-SALERNITANA
12/09/2118:00MILAN-LAZIO
12/09/2120:45ROMA-SASSUOLO
13/09/2120:45BOLOGNA-VERONA