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Se invece di calcio stessimo parlando de “La Posta del cuore”, potremmo immaginare il Napoli come la ragazza che aveva avuto una bellissima storia con un ragazzo di nome Maurizio, un amore intensissimo in cui lei appariva splendente come non mai. Poi, però, Maurizio aveva litigato con il padre di lei e la storia era finita male. Oggi lei sta con un altro ragazzo di nome Luciano, con il quale è come rinata dopo un periodo un po’ buio e, anzi, inaspettatamente riesce a essere felice come nemmeno con Maurizio le era mai riuscito. Anche Maurizio sta con un’altra e venerdì sera le due coppie si rincontreranno, con Luciano e la sua amata ormai vicinissimi alle nozze. Chissà quanto sarà dura, per Maurizio, vederla raggiungere con un altro quella felicità che con te aveva solo sfiorato…

Vabbè sono andato un po’ lungo, ma presentare Napoli-Lazio di questo venerdì come un romanzo rosa era qualcosa in più di una tentazione. Ora facciamoci seri.

Napoli-Lazio: tutte le info utili

Quando e dove si gioca

Napoli-Lazio è l’anticipo della giornata numero 25 in Serie A, in programma alle 20:45 di venerdì 3 marzo, ovviamente presso lo Stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli.

Dove vederla in TV e streaming

La partita sarà visibile in TV e in streaming, sempre in esclusiva per gli abbonati di DAZN e su tutte le opzioni disponibili. In televisione con la app per Smart TV, ma anche tramite TIMVISION Box, Amazon Fire TV, Google Chromecast e per gli abbonati Sky che hanno sottoscritto l’opzione Zona DAZN (canale 214). Inoltre la partita sarà fruibile anche sulle consolle PS4, PS5 o XBOX One. E poi, ovviamente, anche in streaming su dispositivi mobili tramite la app disponibile su tutti i principali app store.

L’arbitro della partita

L’arbitro designato per Napoli-Lazio è Luca Pairetto della sezione di Torino. Il 38enne fischietto di Nichelino, figlio del più noto Pierluigi, è alla sua direzione numero 103 in Serie A, l’ottava stagionale. Pairetto sarà coadiuvato dagli assistenti Lombardo e Rossi, con Orsato quarto ufficiale. Al VAR ci sarà Chiffi, con Marinelli come assistente.

Curiosi i precedenti di Pairetto con le due squadre, buoni con la Lazio che in 12 partite ha vinto 9 volte (1 pari, 2 sconfitte), ma eccellenti con il Napoli, che ha sempre vinto in tutte e 7 le occasioni in cui è stata arbitrata dal piemontese in Serie A.

Le probabili formazioni di Napoli-Lazio

Qui Napoli

Per ammissione dello stesso Spalletti, il suo Napoli non sa cosa voglia dire togliere il piede dall’acceleratore. Anche se ha dimostrato in più di un’occasione di cavarsela con diversi copioni tattici e di sapere anche soffrire, la squadra azzurra adora prendere possesso delle partite, aggredirle senza soluzione di continuità. Per questo ci si è chiesto più volte se e quando rallenterà un po’, anche in vista dell’impegno in Champions. Il ritorno casalingo con l’Eintracht è in programma a metà mese, lo 0-2 dell’andata è tranquillizzante ma Spalletti ovviamente farà di tutto per tenere la barra della concentrazione sempre altissima.

Probabile dunque che con la Lazio si veda qualche cambio, oltre a quello obbligato di Olivera per lo squalificato Mario Rui. Improbabile, ma non impossibile, una staffetta tra Osimhen e Simeone. Il nigeriano non sembra proprio uno affaticato, segna ininterrottamente da 8 turni e sembra intenzionato anche lui a battere qualche record. Tuttavia un po’ di riposo servirà anche per il bomber mascherato, ed è il caso di ricordare che il Cholito non ha mai deluso quando è stato chiamato in causa. Dunque molto probabile un cambio a gara in corso, difficile ma non impossibile Simeone titolare.

Anche Elmas potrebbe essere titolare contro la Lazio. Essendo il macedone un eccellente jolly, potrebbe essere al posto di Zielinski come di Kvaratskhelia e persino di Lozano. Anche nel suo caso, possibile un impiego a gara in corso anche perché gente come lui, Ndombele e lo stesso Simeone sono da considerarsi alla stregua dei titolari. Un gradino più sotto Politano, che non è titolare dal 5-1 alla Juve e ultimamente è poco utilizzato, ma sempre di grande affidabilità.

  • Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti.

Qui Lazio

L’assente di giornata si chiama Casale, per il quale la somma di ammonizioni ha fatto scattare una giornata di squalifica. Niente viaggio a Napoli, a meno di sorprese dell’ultim’ora, anche per Pedro. Lo spagnolo ex Barca e Chelsea aveva già il naso rotto e si è procurato anche una frattura alla mano sinistra. Sarri ha l’alternativa pronta, perché affiancare Felipe Anderson e Zaccagni a Immobile non è da considerare come una scelta di Serie B, ma certo il tecnico ha gli uomini contati lì davanti.

In mezzo è ormai certo – o quasi – del posto Luis Alberto, che con Sarri ha avuto un rapporto complicato ma adesso più sereno che mai. Il gol con cui lo spagnolo ha risolto il rognoso match con la Sampdoria è solo la più evidente, delle ragioni per cui Luis Alberto è oggi indispensabile per questa Lazio. Occhio dietro, perché il rientrante Romagnoli e un Patric ancora non al meglio potrebbero soffrire tremendamente l’esuberanza tecnico-atletica di Osimhen.

  • Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. All. Sarri.

Precedenti, curiosità e statistiche

Tra Napoli e Lazio sono 133 i precedenti in massima serie. Azzurri prevalenti con 54 vittorie contro le 38 biancocelesti, mentre i pareggi sono stati in tutto 41. Se prendiamo in considerazione solo le partite giocate a Napoli, i parte, cui fanno da contraltare 41 pareggi e 38 successi biancocelesti. Considerando soltanto i match giocati a Napoli i precedenti diventano 66, con i padroni di casa prevalenti a 34 successi, mentre i laziali sono tornati a casa con l’intera posta soltanto 10 volte (22 i pareggi).

Il Napoli ha vinto gli ultimi 4 scontri diretti con la Lazio in Serie A, con 13 gol fatti e 4 subiti in questo intervallo. L’ultimo successo laziale è del dicembre 2020 (Lazio-Napoli 2-0, con Simone Inzaghi in panchina), mentre per trovare una vittoria della Lazio a Napoli bisogna tornare al maggio 2015 (Napoli-Lazio 2-4, allenatore Pioli).

Il grande assente degli ultimi anni, in Napoli-Lazio, è il pareggio. Il segno X non esce da 13 incontri e, anzi, questo match è finito in pareggio solo una volta nelle ultime 19.

Curioso anche l’aspetto dei precedenti fra i due allenatori. Luciano Spalletti e Maurizio Sarri si sono incrociati 8 volte, con ben 5 successi del primo, 2 pareggi e una sola vittoria da parte di Sarri. Questo unico successo contro il collega corregionale risale al 4 marzo 2017 quando, con una doppietta di Mertens, il Napoli di Sarri stese la Roma di Spalletti all’Olimpico (1-2, gol romanista di Strootman).

Napoli e Lazio sono le due squadre che effettuano più passaggi in Serie A, prima e seconda sia per numero di passaggi effettuati che per percentuale di passaggi completati. Ciò indica ovviamente una tendenza a controllare le partite anche con il possesso palla, e infatti il Napoli è nettamente primo in questa voce statistica, con la Lazio quinta.

Le possibili chiavi della partita

Proprio il dato appena citato è una delle più probabili chiavi di Napoli-Lazio in programma venerdì sera. Partendo dall’ovvio presupposto che non possono esistere partite in cui entrambe le squadre dominano nel possesso palla, è fatale che una delle due debba cedere. Se si guarda al match di andata è possibile apprezzare come fu la Lazio padrona di casa a cedere, e anche di schianto. I dati del match, in cui pure i biancocelesti erano andati in vantaggio con Zaccagni dopo 4 minuti, parlano chiaro: 62% di possesso palla contro 38, 19 tiri totali contro 8, 7 tiri in porta contro 2. Sono dati da KO tecnico quale era stata quella vittoria in rimonta degli uomini di Spalletti, con reti nel secondo tempo di Kim e Kvaratskhelia.

La probabile scelta di Sarri di schierare Hysaj in luogo di Lazzari come terzino destro si può leggere anche come tentativo di arginare meglio lo spauracchio georgiano, ma anche per il fatto che l’albanese è sicuramente interprete più fedele del calcio sarriano rispetto all’ex Spal, al di là delle attitudini difensive.

Per caratteristiche, il centrocampo della Lazio è tra quelli che più potrebbero mettere in difficoltà i pari reparto del Napoli: le geometrie di Cataldi, le invenzioni di Luis Alberto e la potenza di Milinkovic-Savic possono provare a sfondare le certezze della mediana più solida d’Italia. Proprio il serbo è la grande incognita: dopo una stagione da 11 gol e 11 assist, SMS è fermo a 4+8 ma soprattutto ha segnato soltanto un gol nelle ultime 14 giornate. Curiosamente, proprio con 1 gol in 14 incontri, il Napoli è tra le squadre a cui Milinkovic-Savic ha segnato meno.